Dimagrimento passivo
Tra le metodiche di dimagrimento, descrivibili come “passive” (in quanto non richiedono l'impegno diretto dell'utente) ritroviamo sicuramente l'utilizzo dell'elettrostimolatore.
Nato principalmente come strumento riabilitativo neuro-muscolare, l'elettrostimolatore è stato successivamente impiegato, non senza polemiche, anche in altri ambiti, come quello della preparazione atletica-muscolare e del dimagrimento.
Ancora oggi, tuttavia, gli esperti del settore dibattono relativamente alla reale utilità non-riabilitativa di questa metodica, nonché nella sua applicazione al dimagrmento.
Come funziona
Come agisce l'elettrostimolatore
L'elettrostimolatore è un apparecchio in grado di generare impulsi elettrici, diversi per intensità e durata.
Gli stessi impulsi elettrici, tramite appositi elettrodi, adeguatamente posizionati sulla cute, possono attivare la placca neuromuscolare inducendo così una contrazione specifica dei muscoli del corpo umano.
L'intensità e la durata della contrazione dipenderanno dal diverso tipo di impulso elettrico generato, modulabile opportunamente attraverso il generatore.
Al contrario di quanto fa l'attività fisica generalizzata, l'elettrostimolatore è in grado di attivare, determinandone la contrazione, soltanto specifici muscoli. Ed è proprio su questo fattore che si basa l'uso dell'elettrostimolatore in ambito riabilitativo, la cui utilità è ampiamente riconosciuta.
Fa dimagrire?
Elettrostimolatore e dimagrimento: i benefici
Escludendo l'impiego dell'elettrostimolatore nel dimagrimento come mimetico calorico-metabolico dell'attività fisica "tradizionale", diventa complicato immaginarne ulteriori potenziali benefici.
Il dimagrimento, infatti, è un insieme di eventi endocrino-metabolici che portano alla progressiva riduzione del tessuto adiposo, sia attraverso un miglioramento dei processi ossidativi, sia attraverso l'inibizione del processo adipogenico.
In questi meccanismi, purtroppo, l'elettrostimolatore non può esprimere alcun tipo di attività tangibile e misurabile, o almeno non può farlo direttamente. Tuttavia, in alcune complicanze del sovrappeso e dell'obesità, come il linfedema, ossia il ristagno di liquidi corporei, soprattutto a carico degli arti inferiori, l'elettrostimolatore potrebbe avere qualche beneficio diretto e immediato.
L'attivazione del microcircolo e della pompa muscolare, anche se effettuata passivamente, ossia mediante l'impiego dell'elettrostimolatore, potrebbe infatti consentire un drenaggio migliore dei liquidi corporei, con conseguente calo del peso e recupero di una normale mobilità.
Il tutto, se effettuato in un adeguato contesto dietetico, potrebbe pertanto agevolare sensibilmente il dimagrimento, migliorandone la compliance.
Interessante, inoltre, potrebbe essere l'impiego dell'elettrostimolatore, nel sostenere l'attività fisica, nel miglioramento del tono cutaneo, parzialmente compromesso in seguito ad importanti dimagrimenti.
Per quanto riguarda i benefici indiretti derivanti dall'uso dell'elettrostimolatore, la contrazione muscolare indotta dagli impulsi elettrici necessita chiaramente di energia per espletarsi; pertanto, l'elettrostimolatore - seppur in maniera più circoscritta e generalmente inferiore - favorisce comunque l'instaurarsi di tutta quella serie di adattamenti endocrino-metabolici indotti dall'attività fisica naturale.
Effetti Collaterali e Controindicazioni
Gli effetti collaterali dell'elettrostimolazione
L'elettrostimolazione, soprattutto quando effettuata da un professionista della salute, risulta generalmente sicura e priva di effetti collaterali.
Tuttavia, l'impiego di questa metodica potrebbe determinare indolenzimento muscolare, arrossamento dell'area trattata e raramente insonnia.
Le controindicazioni all'elettrostimolazione
Per quanto risulti molto semplice acquistare e utilizzare un elettrostimolatore per dimagrire, sarebbe importante stabilirne le modalità d'uso corrette e soprattutto le controindicazioni.
L'uso dell'elettrostimolatore è difatti controindicato:
- Nei portatori di pacemaker;
- Nei pazienti affetti da neoplasie;
- Nei pazienti neurologici affetti da epilessia;
- Nelle gestanti;
- In caso di flebite e tromboflebite;
- In caso di lesioni o infezioni cutanee nell'area da trattare.
Costi
I costi dell'elettrostimolazione
Considerando la seduta di elettrostimolazione come prestazione sanitaria, offerta pertanto da un professionista sanitario titolato, il suo costo potrebbe variare dai 30 ai 100 euro.
La durata mediamente è di circa 20-30 minuti e tale metodica, soprattutto nel dimagrimento, potrebbe essere supportata anche dall'ausilio di altre tecniche, come la radiofrequenza o la mesoterapia.
Consigli per l'Acquisto
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