Che Cos'è
Lo stramonio (Datura stramonium L.) è una pianta erbacea annuale, appartenente alla famiglia delle Solanaceae. Si tratta della stessa famiglia di patate, melanzane e pomodori, ma con lo stramonio è meglio non condire la pasta.
Stiamo infatti parlando di una pianta estremamente velenosa, diffusissima anche in Italia, dove vegeta sporadica nei terreni incolti, vicino ai ruderi e nei margini delle strade.
Lo stramonio è una pianta particolarmente venefica a causa della massiccia presenza degli alcaloidi scopolamina e atropina.
Il nome popolare "erba del diavolo" o "erba delle streghe" è da ricondurre anche alle proprietà allucinogene dello stramonio, che in passato venivano sfruttate nei rituali magici ed esoterici.
Gli indiani d'America, ad esempio, ne usavano le foglie per pozioni inebrianti e allucinogene.
In Europa, già nel Medioevo, ne è stato descritto l'uso in stregoneria da parte delle donne partecipanti ai riti satanici (sabba), al fine di ottenere un potente effetto allucinatorio e afrodisiaco.
Sintomi dell'avvelenamento
Gli effetti collaterali di un'assunzione incontrollata di Datura stramonium possono essere molto gravi, soprattutto se l'assunzione di questa pianta è combinata con alcolici o psicofarmaci.
L'assunzione anche di piccole quantità di stramonio scatena una grave intossicazione, con sintomi come tachicardia, secchezza delle mucose, dilatazione delle pupille (midriasi), disturbi visivi e motori, debolezza, oliguria (scarsa emissione di urina), fino alla paralisi respiratoria e all'arresto cardiaco.
La morte può verificarsi per insufficienza cardiaca dopo l'ingestione di 125 semi, poiché i semi contengono la più alta concentrazione e hanno una rapida insorgenza d'azione
Usi dello Stramonio
Droga e Principi Attivi
Tutte le parti della pianta contengono alcaloidi tropanici molto tossici con proprietà allucinogene.
I principi attivi caratterizzanti lo stramonio sono gli alcaloidi tropanici (prevalentemente iosciamina e scopolamina).
L'atropina non è presente nella pianta fresca, ma si forma per racemizzazione durante l'essiccamento, in particolare per azione delle alte temperature.
Le foglie dello stramonio contengono dallo 0,2 allo 0,45% di alcaloidi totali (peso secco), mentre i semi ne contengono approssimativamente lo 0,2-1,2%.
Stramonio come Allucinogeno
Tradizionalmente, lo stramonio è stato utilizzato per scopi mistici e religiosi, per preparare pozioni inebrianti e narcotiche e per il presunto potere afrodisiaco.
Nelle opere Malleus Maleficarum (redatto nel 1486 dai frati domenicani Jacob Sprenger e Heinrich Institor Kramer) e Compendium maleficarum (di Francesco Mario Guazzo, del 1608) si narra di come lo stramonio, insieme alla belladonna e al giusquiamo, contribuisse all'effetto aberrante d'intossicazione che si manifestava nei sabba, incontri fra streghe in cui si compivano riti orgiastici per unirsi carnalmente con i demoni.
Purtroppo, questa nomea dello stramonio attrae la curiosità di persone alla ricerca di forti sensazioni e dal desiderio di sperimentare gli effetti allucinogeni della droga. Si tratta chiaramente di una pratica pericolosissima, che potrebbe esitare in conseguenze devastanti sulla salute, anche permanenti o letali per paralisi dell'apparato respiratorio.
Usi Etnomedici 1
Le prime documentazioni riguardanti l'uso medico dello stramonio in Europa risalgono alla fine del 1700.
In Germania e in Francia un seme di stramonio veniva posto in una carie per diminuire il dolore.
Più recentemente, in fitoterapia sono stati sfruttati i suoi effetti narcotici e anticolinergici per il trattamento dell'asma. Il fumo della foglia che brucia veniva infatti inalato per alleviare l'asma e la bronchite, tanto che esistevano apposite “Sigarette per l'Asma” che contenevano parti della pianta.
L'uso dello stramonio come sigaretta antiasmatica è un efficace broncodilatatore in pazienti asmatici con lieve ostruzione delle vie aeree. Tuttavia tale utilizzo in gravidanza può rivelarsi estremamente pericoloso per il feto 2.
Le foglie di stramonio sono state usate per alleviare il mal di testa e i vapori dell'infusione di foglie inalati per dare sollievo al dolore di reumatismi e gotta.
Un rimedio europeo per le emorroidi consigliava di esporre la zona ai vapori liberati dall'acqua bollente contenente foglie di stramonio.
I semi e le foglie dello stramonio furono usati per sedare pazienti isterici e psicotici, e per curare l'insonnia.
Esternamente, lo stramonio costituisce la base di un unguento per ustioni e reumatismi. Le sue foglie, applicate dopo la tostatura, sono utili per alleviare il dolore; sono state usate per preparare cataplasmi nel trattamento di fistole, ascessi, ferite e nevralgie.
Il succo del frutto di stramonio veniva applicato sul cuoio capelluto per trattare la forfora e la caduta dei capelli.
Lo stramonio è stato principalmente usato come antielmintico e antiparassitario nelle Marche, in Abruzzo e nel Lazio.
Proprietà e Usi Degli Alcaloidi dello Stramonio
Gli alcaloidi dello stramonio, in forma isolata e purificata, sono ampiamente utilizzati nella moderna medicina in ambito oculistico (per indurre midriasi) e come antispastici e agenti preanestetici.
Iosciamina e scopolamina esibiscono analoghe azioni periferiche anticolinergiche, mentre a livello del sistema nervoso centrale si comportano in maniera opposta.
La scopolamina ha un effetto sedativo e narcotico molto potente, mentre atropina e l-iosciamina inducono (a dosi tossiche) uno stato di forte eccitazione corticale.
Atropina e scopolamina hanno anche un'azione broncodilatatoria, bloccando i recettori muscarinici (in particolare i recettori M2) nella muscolatura liscia delle vie aeree e nelle cellule ghiandolari della sottomucosa; in questo modo, dilatano la muscolatura liscia bronchiale alleviando gli attacchi asmatici.
Riassumendone l'attività, questi alcaloidi provocano effetti parasimpaticolitici con:
- effetto spasmolitico (muscolatura liscia);
- midriasi e paralisi dell'accomodazione visiva;
- diminuzione dell'attività escretiva delle ghiandole esocrine;
- tachicardia;
- effetti antiemetici.
La scopolamina (o ioscina) è un farmaco anticolinergico che rientra nella nota specialità medicinale Buscopan.
La scopolamina è indicata negli adulti e nei bambini di età superiore a 6 anni per:
- dolore e spasmi a stomaco e intestino,
- dolore e spasmi dovuti a ostacoli nel flusso delle vie urinarie e delle vie biliari (dove fluisce la bile, sostanza coinvolta in alcuni processi digestivi).
Il medico potrebbe quindi prescrivere un farmaco a base di scopolamina in caso di:
- coliche biliari (conseguenti ad es. alla presenza di calcoli al fegato o calcoli alla cistifellea)
- coliche renali (conseguenti ad es. alla presenza di calcoli al fegato o calcoli renali)
- coliche addominali
- crampi addominali, ad esempio nella dispepsia e nella sindrome del colon irritabile
- crampi mestruali
- cistite
- cinetosi
- nausea e vomito postoperatori
Modo d'uso
Lo stramonio viene generalmente somministrato ad una dose da 60 a 185 mg, se si usano le foglie essiccate in polvere, e da 60 a 120 mg se si utilizzano i semi in polvere 3.
Avvertenze
- Quasi tutte le parti della pianta di stramonio hanno effetti tossici, dovuti principalmente agli alcaloidi tropanici.
- La somministrazione orale e sistemica di stramonio può portare a gravi sintomi anticolinergici. Vari casi di delirio tossico e sintomi psichiatrici sono stati riportati dopo l'ingestione di stramonio, indicando la necessità di estrema precauzione durante l'utilizzo di questa pianta.
- Gli effetti avversi aggiuntivi possono essere estremamente gravi e dannosi. Dalle allucinazioni si può passare ai deliri, alle convulsioni, a disturbi gravi della vista, fino al coma per anossia cerebrale (scarsa irrorazione sanguigna del cervello) e alla morte.
- Pertanto, anche alla luce dei suoi numerosi effetti benefici, il rapporto rischio-beneficio deve essere sempre preso in considerazione prima di utilizzare questa pianta a fini medici.
- Poiché la moderna farmacologia e la fitoterapia offrono rimedi meno "rischiosi" e alla portata di tutti, l'uso medicinale dello stramonio è quasi sparito