Che Cos'è
Papavero è un nome generico che designa un intero genere (Papaver) di piante erbacee, appartenenti alla famiglia delle Papaveraceae.
La specie più nota in medicina è il papavero da oppio (Papaver somniferum L.); dalle sue capsule seminifere immature si ottiene infatti una sostanza lattiginosa che rappresenta la materia prima di farmaci e stupefacenti, come la codeina (antitussivo), l'idrocodone e la morfina (antidolorifici), e l'eroina (stupefacente).
In erboristeria, si preferisce invece usare il papavero comune o rosolaccio (Papaver rhoseas L.). L'impiego dei petali di questa pianta nelle tisane trova spazio per le sue proprietà sedative, bechiche e diaforetiche.
Anche la specie Papaver rhoseas è una fonte di oppio; tuttavia, occorre considerare che i semi e il loro olio, così come i petali, ne sono pressoché privi.
Può tuttavia accadere che i semi di papavero siano contaminati dal lattice (ricco di oppioidi) quando le piante subiscono l'attacco di parassiti oppure in fase di raccolta; per questo motivo, i semi di papavero destinati all'alimentazione umana vengono puliti da questi contaminanti durante la lavorazione 1.
A Cosa Serve
Il papavero (Papaver rhoseas) viene usato in medicina popolare a uso interno per le sue proprietà:
- sedative: utili per tranquillizzare persone affette da ansia o tensione emotiva;
- bechiche: utili per calmare la tosse;
- diaforetiche: utili per aumentare la sudorazione, con effetto antipiretico nelle forme febbrili conseguenti a raffreddore e influenza;
- antispastiche.
Il Papaver rhoseas trova quindi impiego per uso interno nel trattamento di 2, 3:
- disturbi e affezioni a carico delle vie respiratorie, in modo particolare tosse secca e stizzosa, ma anche bronchiti catarrali acute e forme pertussoidi;
- insonnia;
- come calmante e analgesico.
Per uso esterno, alla pianta vengono attribuite proprietà sedative e lenitive, utili nel trattamento di dermatiti e irritazioni cutanee di varia natura.
Droga e Principi Attivi
Le parti della pianta utilizzate in fitoterapia sono i petali.
I principi attivi contenuti nei petali del Papaver rhoseas sono: alcaloidi di cui 0,7% alcaloidi isochinolici: 50% in roeadina, protopina, coptisina, sanguinarina, cheleritrina, glicosidi antocianici (mecocianina, cianina), mucillagini.
Nei semi si trova un olio grasso in prevalenza composto da acido linolenico sia in forma libera che combinata ed acido oleico, palmitico, stearico.
Per maggiori informazioni, leggi il nostro articolo sui semi di papavero »
Caratteristiche
Il papavero è da sempre conosciuto in medicina popolare come rimedio blandamente sedativo e antitussivo.
La Commissione E tedesca, sottolineandone la sicurezza d'uso, lo consiglia per conciliare il sonno, nei bambini, negli anziani e comunque nelle persone defedate.
Queste proprietà e le indicazioni terapeutiche illustrate nel capitolo precedente si basano soprattutto sul consolidato uso tradizionale del papavero nella medicina popolare.
Per contro, i risultati provenienti da studi di laboratorio (in vitro) e su modelli animali sono limitati ma sembrano sostenere le proprietà antidepressive, antibatteriche e analgesiche del papavero 4, 5, 6.
Modo d'uso
Nella moderna fitoterapia il Papaver rhoseas viene utilizzato sottoforma di infuso, estratto fluido e tintura madre. Le relative dosi di assunzione normalmente consigliate sono pari a:
- Per l'infuso, un pizzico di fiori per tazza di acqua bollente. Assumerne 3-4 tazze al giorno o una tazza prima di coricarsi.
- Estratto fluido: 1-10 grammi pro die (1 g = 37 gocce).
- Tintura madre: 25 gocce tre volte al giorno o 40 gocce prima di coricarsi.
In passato era molto utilizzato lo sciroppo di papavero per bambini, sia come sedativo che come espettorante (per favorire l'espulsione del catarro accumulatosi nelle vie respiratorie).
Avvertenze
- Non superare la dose consigliata.
- Tenere fuori dalla portata dei bambini al di sotto dei 3 anni.
- L'impiego del papavero è sconsigliato ai bambini e alle donne in gravidanza.
- Gli integratori non vanno intesi come sostituti di una dieta variata, equilibrata e di un sano stile di vita.
- Se i sintomi dovessero aggravarsi durante l'uso del prodotto o qualora persistano dopo un breve periodo di trattamento, consultare il medico.
Controindicazioni
- L'impiego di Papaver rhoseas è controindicato in caso di sensibilità individuale alla pianta
- Attenzione alla contemporanea assunzione di farmaci ad attività sedativo-ipnotico e antidepressiva.
- A scopo precauzionale, l'uso erboristico del papavero è da evitare in gravidanza e durante l'allattamento.
- L'assunzione di integratori in presenza di situazioni particolari o se si sta seguendo una terapia farmacologica è consigliata sotto controllo del medico che, conoscendo approfonditamente il quadro clinico del Paziente, saprà dare i migliori consigli
Effetti Collaterali
- Sono stati in passato segnalati casi di intossicazione in bambini dopo l'ingestione di 16 grammi di sciroppo. Il suo utilizzo come colorante in tisane o preparati vari non offre, tuttavia, alcun pericolo.
- L'uso erboristico del Papaver rhoseas non conduce alla dipendenza; al contrario può essere usato per migliorare la sindrome da astinenza da morfina 7.
- Il papavero può anche essere usato come alimento. Tuttavia, il consumo di quantità eccessive a fini alimentari (250-500g) può portare a condizioni cliniche come nausea, vomito, confusione, convulsioni, miosi, aritmia e sintomi simili all'intossicazione da morfina 8.