Che Cos'è

La gramigna è una pianta erbacea appartenente alla famiglia delle graminaceae (Poaceae), la stessa dell'avena, del mais, del frumento e della segale.

La gramigna è originaria dell'Europa, ma si può trovare anche in Asia ed Africa. Si tratta di una specie molto comune, che riconosce numerosi sinonimi.

La specie botanica che la identifica è Elymus repens L., chiamata anche Agropyron repens, Elytrigia repens o Triticum repens.

Ancor più interessante segnalarne l'appellativo popolare "gramigna dei medici", in riferimento alle sue proprietà terapeutiche.

Amata dagli erboristi, la gramigna non è altrettanto venerata dagli agricoltori; si tratta infatti di una pianta infestante, che spesso causa gravi danni alle coltivazioni perché sottrae spazio e nutrimento alle colture. La Gramigna, inoltre, è difficile da eliminare, a meno che non si scavi in profondità nel terreno, in modo da eliminare il maggior numero di radici.

A Cosa Serve

Impieghi in Erboristeria

La Gramigna viene usata in erboristeria ad uso interno per le proprietà:

diuretiche: favorisce l'eliminazione dei fluidi in eccesso attraverso la stimolazione della diuresi;
depurative: favorisce l'eliminazione delle sostanze tossiche presenti nell'organismo
sedative/antispastiche: utili per rilassare la muscolatura involontaria e placare i dolori associati (coliche).

La gramigna trova quindi impiego per uso interno nel trattamento degli stati infiammatori del tubo digerente e dell'apparato urinario, ad esempio in caso di:

calcolosi renale: favorisce l'eliminazione dei calcoli di ridotte dimensioni, sufficientemente piccoli da essere espulsi con l'urina;
renella: favorisce l'eliminazione della cosiddetta "sabbiolina" che, aggregandosi nelle vie urinarie, conduce al deposito di concrezioni solide chiamate appunto calcoli renali;
cistiti ricorrenti: la sua azione diuretica sull'apparato urinario può essere utile in chiave preventiva contro le infiammazioni della vescica;
lieve ipertensione: l'attività diuretica può favorire una riduzione della pressione sanguigna;
prostatiti: grazie all'attività diuretica, antispastica e antimicrobica;
enterocoliti: grazie all'attività antispastica.

La commissione E tedesca raccomanda la "terapia diluente" con tisane di gramigna nel trattamento della renella e degli stati infiammatori del tratto urinario, indicazione peraltro ripresa nella monografia dell'Agenzia Europea per i medicinali ¹.

Le proprietà depurative e antidiscrasiche riconosciute dalla medicina popolare, rendono la gramigna un rimedio tradizionale contro diverse affezioni reumatiche, epatiche e cutanee.

Per uso esterno, la gramigna vanta proprietà antinfiammatorie ed emollienti, che ne giustificano l'impiego sottoforma di impacchi imbevuti di decotti contro emorroidi, prurito anale e svariate affezioni cutanee.

Droga e Principi Attivi

La parte della pianta utilizzata in fitoterapia è il rizoma.

I principi attivi contenuti sono polifenoli (flavonoidi), olio essenziale (agropirene), triticina, inositolo, mannitolo, mucillagini, olio grasso, saponine e minerali (acido salicilico, sali di potassio e ferro). L'agropirene è considerato un principio attivo importante in virtù del suo effetto antimicrobico verso Staphylococcus, Streptococcus, Enterococcus spp..

I principi attivi responsabili delle attività farmacologiche di tipo diuretico, antinfiammatorio e disinfettante sono i polifenoli, le saponine, la triticina e l'olio essenziale.

Studi e Benefici

In una sperimentazione clinica aperta su 99 pazienti con disturbi della minzione (12 femmine e 87 maschi), l'estratto fluido etanolico al 20% di Agropyron repens è stato somministrato per 28-31 giorni (60 gocce 3 volte al dì).

Sintomi come incontinenza da urgenza, disuria, nicturia e tenesmo dovute a ipertrofia prostatica benigna, prostatite e cistite sono stati significativamente alleviati nel 44,4-100% dei pazienti.

Anche i marker di laboratorio dell'infiammazione (proteine, epiteli, leucociti ed eritrociti nelle urine) sono risultati normalizzati. Di conseguenza, il 96% dei pazienti ha valutato i risultati come buoni o molto buoni. Non sono stati registrati effetti collaterali.

Bibliografia: Barsom S. Die Behandlung von Moktionbescwerden mit dem Phytopharmakon Acorus. Erfahrungsheilkunde 1981; 30:1011-1016.

L'efficacia e la tollerabilità di un estratto fluido di gramigna su 313 pazienti con infezioni del tratto urinario o vescica irritabile è stata analizzata in uno studio post-marketing aperto multicentrico.

I pazienti con diagnosi di vescica irritabile, uretrite, cistite e prostatite inclusi nel test sono stati trattati in media per 12 giorni con 50-60 gocce di estratto etanolico fluido al 20% di
Agropyron repens.

Il criterio di efficacia primaria era il miglioramento e il cambiamento clinicamente rilevanti di sintomi urologici durante il corso della terapia: incontinenza da urgenza, minzione dolorosa, disuria, pollachiuria, nicturia e tenesmo.

In base alla diagnosi urologica sottostante, tra il 32% e il 53% dei pazienti è risultato completamente privo di sintomi dopo il trattamento (il 32% dei pazienti con vescica irritabile, il 44% con uretrite, il 53% con cistite e il 42% con prostatite).

Non sono stati registrati effetti collaterali.

Bibliografia: Hautmann C, Scheithe K. Fluidextrakt aus Agropyron repens bei Harnwegsinfektionen oder Reizblase. Ergebnisse einer multizentrischen Anwendungsbeobachtung. Z Phytotherapie 2000; 21:252-255.

Entrambi gli studi sono citati nel rapporto di valutazione dell'EMA ², che sottolinea tuttavia come sulla base dei dati pubblicati non sia possibile valutare la qualità di questi studi. Non essendoci dati disponibili provenienti da studi clinici controllati, l'uso della gramigna dev'essere considerato tradizionale.

Modo d'uso

Nella moderna fitoterapia, la Gramigna viene utilizzata sottoforma di decotti, tisane e tintura madre. Le dosi di assunzione normalmente consigliate sono pari a:

5-10 grammi di rizoma essiccato e sminuzzato per tazza di acqua bollente (decotto),
3-5 grammi di rizoma essiccato e sminuzzato per tazza di acqua bollente (infuso),
40 gocce di Gramigna tintura madre tre volte al giorno.

La monografia dell'Agenzia Europea per i medicinali, in merito all'uso della gramigna per aumentare l'escrezione di urina come adiuvante nei disturbi urinari minori, propone le seguenti modalità d'uso:

infuso preparato con 3-6 grammi di droga essiccata e sminuzzata, da assumere più volte nel corso della giornata per un totale di 10-20 grammi
estratto liquido (etanolico al 20-25% V/V): 4-8 ml, da 2 a 4 volte al giorno
tintura (1:5 in etanolo al 40% V/V): 5-15 ml, tre volte al giorno

Avvertenze

Non superare la dose consigliata.
Tenere fuori dalla portata dei bambini al di sotto dei 3 anni.
Gli integratori non vanno intesi come sostituti di una dieta variata, equilibrata e di un sano stile di vita.

Controindicazioni

A scopo cautelativo l'impiego della Gramigna è sconsigliato in gravidanza ed allattamento.
Evitare l'uso di prodotti a base di Gramigna in caso di terapia con diuretici (probabile sommazione degli effetti).

Effetti Collaterali

La Gramigna non presenta particolari effetti collaterali alle comuni dosi terapeutiche, a meno che non vi sia un'ipersensibilità accertata del paziente a uno o più principi attivi contenuti nella droga.