Tè nero per dimagrire
Il tè nero, ottenuto dalla pianta Camellia sinensis, è la varietà di tè più venduta al mondo, sia per il classico e inconfondibile aroma, sia per le spiccate attività biologiche, tra le quali spicca quella dimagrante.
Al contrario degli altri di tipi di tè, il tè nero subisce un processo aggiuntivo di lavorazione, che dona al prodotto il classico colore scuro nonché l'aroma particolarmente intenso.
In questo ulteriore processo di essicazione, si assiste alla degradazione di numerosi enzimi, con conseguente inibizione dei vari processi catalitici.
Il tutto porta ad una maggior concentrazione di certi principi attivi, tra i quali i classici polifenoli.
Principi attivi del tè nero
Il tè nero costituisce una fonte preziosissima di numerosi principi attivi, dotati di diverse attività biologiche, tra le quali quelle stimolanti, eccitanti, diuretiche e dimagranti.
Il contenuto di principi attivi, tuttavia, non dipende unicamente dalla varietà del tè, bensì anche dai tempi di infusione e dalla conseguente solubilizzazione in ambiente acquoso.
Una corretta preparazione, quindi, permette l'opportuna estrazione di:
- Caffeina, per circa 50-100 mg per tazza di tè nero;
- Teofillina, xantina dalle importanti attività stimolanti e broncodilatatorie;
- Teobromina, alcaloide dotato di spiccate attività antiossidanti;
- Polifenoli, noti sia per le proprietà antiossidanti che per le numerose altre attività biologiche;
- Tannini, dotati di attività astringenti e mucoprotettive.
L'insieme di questi principi attivi rende il tè nero un prodotto particolarmente apprezzato in ambito fitoterapico.
Per questo motivo, ancora oggi si avvicendano numerose ricerche per cercare di caratterizzare al meglio tutte le attività biologiche di questo prodotto.
Tè nero e dimagrimento
Sempre più frequentemente, è possibile reperire il tè nero nella formulazione di integratori e prodotti vari destinati al dimagrimento. Non a caso, le attività dimagranti del tè nero, sempre sotto la lente d'ingrandimento della ricerca scientifica, sembrano essere particolarmente interessanti e variegate.
Numerosi lavori sperimentali e pre-clinici attribuiscono al tè nero diverse funzioni biologiche, direttamente correlabili alla riduzione del tessuto adiposo e al controllo del peso corporeo.
In particolare, da un'attenta disamina della letteratura, il tè nero sembrerebbe:
- Sostenere il metabolismo di base attraverso l'attività simpaticomimetica delle xantine;
- Migliorare l'ossidazione degli acidi grassi, intensificando il metabolismo ossidativo dei grassi;
- Ottimizzare il metabolismo degli zuccheri, migliorando i principali parametri glicemici;
- Attivare i recettori Beta 3-adrenergici, molto rappresentati nel tessuto adiposo bruno, inducendo un effetto lipolitico;
- Controllare, attraverso meccanismi centrali non ancora caratterizzati, la sensazione di appetito;
- Migliorare i principali parametri metabolici nei pazienti dislipidemici;
- Salvaguardare l'integrità funzionale della flora intestinale, promuovendo variazioni di composizione in direzione antiobesigena;
- Sostenere l'attività cardiovascolare durante esercizi fisici sub-massimali;
- Controllare l'evoluzione infiammatoria del tessuto adiposo, molto frequente nei soggetti obesi e responsabile di differenti complicanze;
- Inibire il processo di differenziamento adipocitario, che porta alla sintesi di nuovo tessuto adiposo.
L'insieme di queste attività potrebbe quindi giustificare il potenziale ruolo coadiuvante del tè nero nel dimagrimento.
Occorrerebbe tuttavia sottolineare, l'evidente necessità, contestualmente all'uso di tè nero, di una dieta ipocalorica e di uno stile di vita sano e attivo.
Come e quanto assumerne
Il contenuto di xantine e polifenoli nel tè nero è decisamente più alto rispetto alle altre varietà di tè.
Basti pensare che in un bicchiere di tè nero da 150 ml vi è una quantità di caffeina paragonabile a quella presente in due caffè espresso.
Di conseguenza, già una tazza di tè nero al giorno potrebbe fornire quantità di principi attivi sufficienti ad espletare parte delle funzioni descritte.
Effetti collaterali del tè nero
Data la presenza importante di caffeina e metilxantine, l'uso inadeguato di tè nero potrebbe determinare l'insorgenza di insonnia, irritabilità, stipsi, nervosismo, bruciore di stomaco, senso di agitazione, emicrania e tachicardia.
In presenza di tali reazioni, sarebbe opportuno sospenderne immediatamente l'assunzione.
Quando non usare il tè nero
L'uso di tè nero e di integratori a base di tè nero è controindicato in caso:
- Disturbi d'ansia, disturbo bipolare e altre patologie psichiatriche;
- Reflusso gastro-esofageo e gastrite;
- Epilessia e disturbi neurologici;
- Ipertensione e patologie cardiovascolari;
- Disturbi della coagulazione e terapie farmacologiche associate;
- Gravidanza e allattamento.
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