Generalità
Nome scientifico
Aloe vera (o Aloe barbadensis)
Famiglia
L'aloe appartiene alla famiglia delle Xanthorrhoeaceae, subfamiglia Asphodeloideae.
Parte utilizzata in Erboristeria
La parte dell'aloe impiegata a scopo medicinale è costituita dal succo essiccato (succo di aloe) ottenuto per percolazione dalle foglie incise.
Dalle foglie è anche possibile ricavare il gel (aloe vera gel) ottenuto attraverso la loro compressione o per estrazione.
Origine
Con molta probabilità, l'aloe è originaria della penisola arabica, ma è presente anche in Nord Africa, in Asia, nell'America centrale, in Messico, in alcune regioni mediterranee e in molte aree sub-tropicali.
Descrizione botanica
L'aloe è una pianta costituita da foglie carnose di forma lanceolata, spinose sui margini e all'apice. Le foglie sono riunite in una disposizione a rosetta alla base, oppure possono trovarsi ad una certa altezza del fusto.
I fiori sono riuniti in un grappolo terminale e sono di colore giallo o rosso.
Il frutto è costituito da una capsula.
Principi Attivi
Aloe succo
I principi attivi contenuti nel succo di aloe ottenuto per percolazione dalle foglie incise, sono:
- Glucosidi antrachinonici, fra cui troviamo l'aloina (conosciuta anche come barbaloina) e l'aloe-emodina. Gli antrachinoni sono i principali responsabili dell'azione lassativa dell'aloe succo.
- Flavonoidi.
Aloe vera gel
L'aloe vera gel, invece, possiede un contenuto di antrachinoni molto inferiore rispetto all'aloe succo. L'aloe gel contiene soprattutto:
- Mucillagini;
- Polisaccaridi;
- Saponine;
- Vitamine;
- Steroidi;
- Acidi organici.
Proprietà
Fitoterapia
Nella moderna fitoterapia, il succo di aloe è impiegato principalmente per combattere la stitichezza occasionale, questo grazie alla presenza dei glucosidi antrachinonici che sono dotati di proprietà lassative. Quest' applicazione è stata confermata da diversi studi clinici.
L'aloe parrebbe anche dotata di attività antimicrobica e antivirale; più precisamente, queste proprietà sono attribuite all'aloe-emodina in essa contenuta. Alcuni studi, infatti, hanno dimostrato che questo composto è efficace nell'inibire la crescita dell'Helicobacter pylori (responsabile dell'insorgenza di ulcere gastriche) e nel contrastare le infezioni provocate da alcuni ceppi di Staphylococcus aureus meticillino-resistenti. Per quanto riguarda l'attività antivirale, è stato dimostrato che l'aloe-emodina è capace di inattivare l'Herpes simplex virus di tipo 1 e 2, il varicella-zoster virus, il virus della pseudorabbia (o malattia di Aujeszky) e alcuni virus dell'influenza.
Infine, pare che l'aloe-emodina sia dotata anche di attività antitumorale e varie ricerche sono state condotte in questo campo.
Gli studi condotti sull'aloe vera gel, invece, ne hanno evidenziato le proprietà antinfiammatorie, immunostimolanti e cicatrizzanti.
Alcune ricerche hanno, inoltre, mostrato come l'aloe vera gel utilizzato esternamente può essere un potenziale alleato nel trattamento della psoriasi o delle ustioni cutanee causate dai raggi X impiegati nella radioterapia antitumorale.
Grazie a queste proprietà, sia l'aloe vera gel che l'aloe succo sono oggetto di diversi studi che ne prevedono un potenziale utilizzo in vari tipi di patologie.
In erboristeria, l'aloe vera gel è impiegato esternamente come lenitivo, per il trattamento di scottature (anche solari), bruciature, eritemi, ferite, cicatrici e per la cura del capello e del cuoio capelluto.
Medicina popolare
Nella medicina popolare, l'aloe trova numerosi impieghi fra cui l'evacuazione in soggetti affetti da ragadi anali, il trattamento delle emorroidi, il trattamento di infezioni o infestazioni, il trattamento dei disturbi mestruali e perfino il trattamento di alcuni tipi di tumori.
NB: le applicazioni dell'aloe nella medicina popolare non sono state confermate da verifiche sperimentali, condotte con metodo scientifico, o non le hanno superate. Potrebbero, pertanto, risultare inefficaci o addirittura dannose.
Effetti Collaterali
L'aloe può causare reazioni d'ipersensibilità in soggetti sensibili. Queste reazioni possono manifestarsi sotto forma di dermatiti.
L'aloe, inoltre, può provocare alcuni effetti collaterali, quali crampi e spasmi gastrointestinali. L'uso prolungato dell'aloe può portare alla pigmentazione della mucosa intestinale (un effetto collaterale innocuo) e può anche portare ad albuminuria (cioè la presenza di elevati livelli della proteina albumina nelle urine) ed ematuria (cioè la presenza di sangue - visibile o meno - nelle urine).
Un altro effetto collaterale imputabile all'uso prolungato dell'aloe è la perdita di elettroliti, in particolar modo di potassio, che può avere conseguenze molto pericolose.
Infine, è bene sottolineare che l'utilizzo dell'aloe è controindicato in persone affette da ostruzione intestinale, da patologie infiammatorie dell'intestino (come, ad esempio la colite ulcerosa o il morbo di Crohn), da appendicite o in pazienti affetti da dolore addominale di natura non accertata.
L'aloe non deve essere utilizzata in bambini con meno di 12 anni di età.
Gravidanza e allattamento
A scopo precauzionale, l'aloe non deve essere utilizzata da donne in gravidanza e da madri che allattano al seno.
Interazioni farmacologiche
L'aloe può interferire con varie tipologie di farmaci o anche con altre piante medicinali, fra cui:
- Piante contenenti glicosidi cardioattivi (come, ad esempio, la digitale) e farmaci antiaritmici, poiché l'aloe ne può aumentare la tossicità.
- Liquirizia, farmaci diuretici e cortisonici, può verificarsi un aumento del rischio della perdita di potassio in caso di somministrazione concomitante con aloe.
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