Generalità
La cute (o pelle) è ricoperta da uno strato di sebo e lipidi, noto come film idrolipidico cutaneo.
In medicina, per "film" s'intende una sorta di pellicola costituita da acqua e grassi (lipidi).
Chiamato anche mantello acido, il film idrolipidico ricopre una funzione fondamentale perché protegge la pelle da aggressioni esterne, mantenendola morbida e idratata.
Che Cos'è?
Significato di Mantello Idrolipidico
Il mantello idrolipidico costituisce lo strato protettivo esterno della pelle.
Si tratta di una pellicola (da qui il nome "film") sottile e leggermente acida che ricopre e protegge l'intera cute 1.
I componenti principali del mantello idrolipidico sono grassi di origine prevalentemente sebacea (grassi prodotti dalle ghiandole sebacee).
In minor quantità, i grassi del mantello idrolipidico possono avere una natura cheratinocitaria, ovvero hanno origine sull'epidermide.
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Funzioni
Un Efficace Sistema di Difesa
Il mantello idrolipidico concorre a difendere la pelle da fattori ambientali potenzialmente pericolosi, quali ad esempio:
- radiazioni UV del sole e delle lampade solari;
- microorganismi patogeni (possibile causa d'infezioni);
- agenti chimici irritanti;
- agenti fisici lesivi.
Altre Funzioni
La funzione del film idrolipidico non si limita a proteggere l'organismo dagli agenti esterni.
Infatti, la presenza di sebo e di lipidi sulla pelle è importante anche per:
- regolare l'assorbimento delle sostanze applicate sulla pelle (es. cosmetici, farmaci ecc.);
- regolare l'escrezione di sostanze attraverso la pelle;
- controllare la termoregolazione;
- conferire alla pelle un odore specifico: in base alla distribuzione dei lipidi sulla pelle, ogni corpo emana un odore caratteristico;
- il mantenimento dell'idratazione e della morbidezza della pelle*.
*Una carenza di lipidi di superficie favorisce un aumento della perdita di acqua attraverso l'epidermide - dunque la disidratazione - che si può descrivere con l'espressione "Trans Epidermal Water Loss" (o con l'acronimo TEWL).
Il mantello idrolipidico è un elemento fondamentale per mantenere l'idratazione della pelle e controllare la termoregolazione perché limita la perdita di acqua transdermica (TEWL).
pH
pH Acido del Mantello Idrolipidico
Il pH della pelle è compreso tra i valori 4.5 e 6.2, risultando quindi leggermente acido 2,3: l'acidità del mantello idrolipidico è un elemento fondamentale per assicurare un'adeguata protezione alla pelle contro i batteri.
Poiché il sangue è leggermente basico (pH: 7.4), i microorganismi possono adattarsi al pH acido del mantello idrolipidico, dunque penetrare la pelle e raggiungere i tessuti interni: una volta oltrepassata la cute, i batteri incontreranno un ambiente in cui sono poco adatti (pH alcalino del sangue).
Una simile variazione di pH tra quello alcalino del sangue e quello acido della cute costituisce una prima difesa non specifica dell'organismo contro i microorganismi patogeni.
Da quanto scritto, si evince facilmente come sia importante mantenere i valori di pH del mantello idrolipidico corretti: un eventuale squilibrio potrebbe favorire l'ingresso dei microorganismi patogeni.
Ad esempio, un aumento del pH della pelle potrebbe favorire infezioni batteriche o fungine, soprattutto nelle zone sensibili alla macerazione (es. genitali, zona interdigitale ecc.).
Lipidi
Costituenti del Mantello Acido
Il mantello idrolipidico è costituito principalmente da grassi di varia natura:
- lipidi del sebo (la maggior parte): si tratta di lipidi non polari, che possono includere:
- trigliceridi;
- esteri cerosi;
- squalene.
- lipidi prodotti dai cheratinociti (cellule dell'epidermide) 4, ovvero lipidi formati da:
- acidi grassi liberi;
- ceramidi;
- colesterolo.
Sebo
Il sebo è il prodotto escreto dalle ghiandole sebacee, piccoli organi a secrezione olocrina, capaci di produrre - nelle zone ad alta concentrazione - fino a 10 mg di sebo per centimetro quadro.
Ad esempio, il cuoio capelluto e il viso rappresentano le sedi anatomiche più ricche di ghiandole sebacee.
Attenzione. Un eccesso di sebo può provocare una condizione nota come seborrea.
Funzioni
Il sebo assolve varie funzioni, in particolare:
- previene la disidratazione della pelle;
- insieme all'NMF, lubrifica la superficie esterna;
- concorre a regolare e controllare la termoregolazione;
- concorre a proteggere l'organismo da aggressioni esterne, quali microorganismi patogeni e agenti chimico-fisici.
Composizione
Il sebo non è tutto uguale.
Infatti, la sua composizione può variare in base alla sede in cui si collocano le ghiandole sebacee.
Tanto per fare un esempio, il cerume, ovvero il sebo prodotto all'interno del canale auricolare, è più ricco di cere e di esteri a lunga catena.
Nonostante la diversità di composizione, in generale, il sebo presente sulla pelle è composto da:
- 1-2% di digliceridi;
- 1-5% di colesterolo/esteri sterolici;
- 5-40% di acidi grassi liberi;
- 10-14% di squalene;
- 23-29% di esteri cerosi;
- 20-60% di trigliceridi.
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Lipidi Epidermici
I lipidi epidermici sono costituiti essenzialmente da acidi grassi, primo tra tutti l'acido linoleico.
Un'eventuale carenza di acido linoleico si traduce in un'evidente disidratazione: lo strato corneo dell'epidermide diventa squamoso, arido e secco.
La disidratazione cutanea rappresenta una condizione in cui i lipidi e le cheratine presenti nello strato corneo non riescono a trattenere le molecole d'acqua.
La produzione del sebo inizia solo a partire dalla pubertà.
Infatti, la frazione lipidica del mantello acido dei bambini si compone esclusivamente dai grassi epidermidi.
I lipidi epidermici costituiscono una sorta di collante per favorire la coesione tra i cheratinociti presenti sull'epidermide.
Questo collante altro non è che una massa lipidica composta prevalentemente da:
- ceramidi;
- colesterolo;
- acidi grassi liberi.
Anche se rappresentano solo una minima parte della frazione lipidica del mantello acido della pelle, i lipidi epidermici contribuiscono a rafforzare la funzione barriera della pelle.
Infatti, i lipidi prodotti dalle cellule dell'epidermide:
- prevengono la perdita di elettroliti;
- rafforzano la protezione contro i microorganismi patogeni;
- favoriscono la coesione tra i cheratinociti;
- prevengono la perdita di acqua transdermica.
Alterazione del Mantello Idrolipidico
Reazione della Pelle in caso di Squilibrio del Mantello Acido
In alcune circostanze, il mantello acido può subire uno squilibrio in termini di composizione lipidica.
In tabella, sono descritte alcune tipiche condizioni di alterazione del mantello acido.
Condizione | Cosa può succedere |
Squilibrio del pH | La pelle è più suscettibile a batteri, agenti inquinanti e sostanze chimiche aggressive. |
La pelle secca può andare incontro a disidratazione, dunque apparire desquamata e arida. Si avverte la sensazione di pelle che tira. | |
Accumulo di sebo | La pelle può essere colpita da acne. Un accumulo di sebo può talvolta essere correlato a un'alimentazione ad alto indice glicemico, dunque ricca di zuccheri, responsabili di sbalzi glicemici tali da aggravare l'acne 5. |
Mancanza di lipidi | La pelle diventa molto sensibile, e tende a infiammarsi, arrossarsi e irritarsi molto facilmente. |
Integrità del Mantello Idrolipidico
Vantaggi
Preservare l'integrità del mantello idrolipidico è importante per assicurare una corretta e adeguata idratazione all'epidermide.
Infatti, lo squalene, le ceramidi, il colesterolo e gli altri lipidi sono sostanze fondamentali per mantenere la pelle idratata e morbida, preservandola dalla disidratazione.
Cosmetici per Mantenere l'Integrità del Mantello Idrolipidico
Un cosmetico ad azione idratante è la soluzione ideale per preservare l'integrità del mantello idrolipidico.
Ogni crema idratante è costituita da una frazione idrofila (solubile in acqua) e da una componente lipofila (solubile nei grassi) ad azione barriera.
Tra le sostanze ad azione barriera più utilizzate nelle formule delle creme idratanti, non possono mancare componenti lipidiche, che vanno a mimare l'azione dei grassi naturalmente presenti nel mantello acido.
Tra le sostanze lipidiche più popolari contenute nei cosmetici idratanti, si annoverano:
- Ceramidi;
- Colesterolo e derivati;
- Acidi grassi saturi, come ad esempio:
- acido stearico;
- acido palmitico.
- acidi grassi insaturi (es. acido linoleico, linolenico, oleico ecc.), come quelli ricavati da:
- olio d'oliva;
- olio d'argan;
- olio di cocco;
- olio di borragine;
- olio di avocado;
- olio di macadamia;
- olio di mandorle dolci;
- burro di karité;
- acido sapienico;
- olio di germe di grano.
- grassi sintetici, come ad esempio:
- vasellina;
- paraffina liquida;
- derivati dell'isobutilene;
- esteri.
- grassi di derivazione animale, come ad esempio:
- olio di emù, ricavato dalla pelle di uno struzzo dell'Australia, dalla composizione in acidi grassi che si avvicina molto a quella della barriera cutanea umana;
- alcoli della lanolina.
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In un prodotto idratante, la frazione idrofila può essere costituita da ingredienti solubili e dispersibili in acqua, in grado di agire come umettanti e idro-regolatori, come ad esempio:
- glicerina;
- NMF (fattore naturale d'idratazione);
- pantenolo (provitamina B5);
- aloe vera gel;
- vitamina C;
- alfa-idrossiacidi a basse concentrazioni;
- acido ialuronico e collagene.
Altri Consigli per Mantenere l'Integrità del Mantello Idrolipidico
Per preservare l'integrità del mantello idrolipidico, si possono rispettare piccoli ma importanti accorgimenti, quali ad esempio:
- applicare sulla pelle creme solari con filtri anti UV prima di uscire, anche durante i mesi invernali (sulle zone esposte e non coperte);
- preferire detergenti delicati, evitando prodotti chimici aggressivi;
- applicare regolarmente creme idratanti per assicurare alla pelle il corretto grado di idratazione;
- proteggere la pelle applicando cosmetici antiossidanti (sieri viso, creme viso idratanti/antietà ecc.), arricchiti ad esempio con sostanze efficaci per contrastare i radicali liberi accumulatisi sulla pelle, che possono includere:
- vitamina A;
- vitamina C;
- vitamina E;
- estratto di melograno;
- resveratrolo;
- pantenolo;
- astaxantina;
- evitare di sporsi al sole durante le ore più calde della giornata;
- assumere integratori a base di collagene (es. collagene marino/collagene da bere) e acido ialuronico fin dalla giovane età, per prevenire la disidratazione, dunque per assicurare un adeguato equilibrio del sebo e dei lipidi sulla pelle.
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