Generalità
Cos'è il Selenio? A Cosa Serve?
Il selenio è un oligoelemento, in quanto presente solo in piccole tracce nell'organismo umano.
In natura, è diffuso sia in forma inorganica, selenite e selenati, che in forma organica, associato a diversi aminoacidi. Queste ultime forme rappresentano sicuramente la quota di selenio più importante e maggiormente biodisponibile per l'uomo.
Il selenio organico è normalmente presente nella frutta secca come le noci brasiliane, nei semi oleaginosi, nel pesce, nella carne e nelle uova.
La grande ricchezza di selenio in natura, fa sì che stati deficitari, seppur sub-clinici, siano oggettivamente rari.
Dal punto di vista biologico, il selenio interviene come cofattore di numerosissimi enzimi, noti come selenio-proteine, maggiormente coinvolti nel metabolismo ossidativo. Particolarmente importante è il ruolo del selenio nel catalizzare la reazione enzimatica di deiodinazione degli ormoni tiroidei, condotta dall'enzima iodio-tironina dediodinasi, che porta alla formazione dell'ormone T3, biologicamente attivo.
Indicazioni
Perché si usa il Selenio? A cosa serve?
Nonostante condizioni carenziali di selenio siano oggettivamente rare nella popolazione sana e ben nutrita, l'integrazione con questo oligoelemento è impiegata con successo in ambito clinico e preventivo.
Più precisamente, l'integrazione di selenio è suggerita:
- Nei casi di deficit di selenio, per ripristinare un adeguato equilibrio;
- Nel controllo di diverse patologie autoimmuni, in particolare nel preservare la funzionalità tiroidea in corso di tiroidite autoimmune, detta anche tiroidite di Hashimoto;
- Nel controllare l'ipercolesterolemia, in pazienti dismetabolici;
- Nel trattamento e nella prevenzione di patologie atopiche come l'asma o l'eczema;
- Nella prevenzione di diverse patologie oncologiche, come il carcinoma polmonare e prostatico, in associazione a tutte le altre misure di prevenzione dietetica e comportamentale;
- Nella protezione dell'organismo dallo stresso ossidativo;
- Nella modulazione dell'attività del sistema immunitario.
Proprietà ed Efficacia
Quali benefici ha dimostrato il Selenio, nel dimagrimento, nel corso degli studi?
Nonostante l'assenza di studi che associno in maniera diretta e univoca l'uso di selenio a un dimagrimento o a una riduzione della massa grassa, l'impiego di questo oligoelemento, nell'ambito di una dieta ipocalorica e di un adeguato stile di vita, potrebbe risultare prezioso nel gestire lo stato di forma fisica.
Le basi razionali dell'uso del selenio come strumento coadiuvante il dimagrimento, sarebbero rintracciabili negli effetti diretti di questo minerale sulla funzionalità tiroidea. Per questo motivo, il selenio è annoverato a pieno titolo tra i così detti tireostimolanti.
Più precisamente, il selenio potrebbe coadiuvare l'enzima iodio-tironina deiodinasi, nelle deiodinazione dell'ormone T4, biologicamente poco attivo, nell'ormone T3 decisamente più responsivo.
Questa reazione - che risulta compromessa in corso di deficit di selenio, di forte restrizione calorica o di patologie infiammatorie o autoimmuni - garantirebbe pertanto agli ormoni tiroidei di agire a valle, controllando l'attività periferica di vari tessuti, esaltandone il rate metabolico.
Il tutto si concretizzerebbe:
- In un miglioramento del metabolismo ossidativo dei lipidi;
- In un apprezzabile aumento della termogenesi;
- In una trasformazione graduale del tessuto adiposo bianco in tessuto adiposo bruno;
- In un incremento della spesa energetica giornaliera;
- In una riduzione della sensazione di appetito.
Questo, permetterebbe, nel contesto di una dieta sana e di un adeguato stile di vita, di gestire più agevolmente il peso corporeo, e quando necessario, facilitarne la discesa.
Dosi e Modo d'uso
Come si usa il Selenio
L'assunzione di soli 50 mcg giornalieri di selenio, sarebbe già sufficiente a escludere condizioni carenziali, in grado di compromettere l'attività tiroidea.
Per sfruttare al meglio le potenzialità biologiche del selenio, secondo diverse evidenze cliniche, sarebbe invece opportuno assumere circa 100 - 200 mcg giornalieri, preferibilmente frazionandone la dose.
Effetti Collaterali
Sicurezza d'impiego
I vari lavori dimostrano come l'impiego di selenio risulti sicuro e ben tollerato fino alla dose giornaliera massima di 400 mcg.
L'assunzione di dosi più alte, potrebbe invece facilmente indurre tossicità, con comparsa di nausea, vomito, alterazioni degli annessi cutanei, inappetenza, irritabilità e astenia.
Più rari, ma clinicamente più importanti, gli effetti collaterali a livello epatico, renale e coagulativo.
Controindicazioni
Quando non dev'essere usato il Selenio?
Per questi motivi, l'impiego di selenio è generalmente controindicato:
- Durante la gravidanza e l'allattamento al seno, se non adeguatamente supervisionato dal ginecologo;
- In caso di chirurgia maggiore, disturbi della coagulazione o terapia anticoagulante;
- In caso di emodilaisi;
- In presenza di patologie autoimmuni come artrite reumatoide o lupus eritematoso sistemico.
In presenza di ipotiroidismo o altre malattie della tiroide, l'uso di selenio dovrebbe essere valutato dall'endocrinologo.
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