Curcuma contro la Cattiva Digestione

Perché si usa?

La curcuma può essere utilizzata per il trattamento dei disturbi gastrointestinali di lieve entità associati a cattiva digestione. Infatti, la curcuma è dotata di proprietà eupeptiche (cioè facilita la digestione) e di proprietà coleretiche e colagoghe (cioè promuove la sintesi e l'eliminazione della bile, promuovendo, in questo modo, la funzionalità epatobiliare).
Più nel dettaglio, queste proprietà sono attribuite all'olio essenziale di curcuma e alla curcumina, una sostanza colorante presente all'interno del rizoma della curcuma.

Dosi e modo d'uso

Le preparazioni erboristiche a base di curcuma possono essere sotto forma di polvere, decotto, infuso, estratto secco o tintura madre.
A titolo indicativo, la dose efficace di curcuma in polvere nel trattamento dei disturbi digestivi è di 1.5-3 g al giorno, da assumersi in due o tre dosi frazionate dopo i pasti.
Se si utilizza l'estratto secco di curcuma standardizzato in curcumina al 95%, la dose solitamente impiegata è di 50-500 mg al giorno.
Se, invece, si utilizza la tintura madre di curcuma (1:10), la dose abitualmente utilizzata è di 0.5-1 ml di tintura da assumersi tre volte al giorno.
Sul mercato sono reperibili numerosi integratori a base di curcuma. Questi integratori si trovano soprattutto sotto forma di capsule, compresse o opercoli che possono contenere curcuma in polvere e/o estratto secco di curcuma.
Le dosi di integratore raccomandate sono fornite dalle varie aziende produttrici in funzione della quantità di sostanze attive (curcumina) presenti all'interno della preparazione, perciò, è indispensabile attenersi strettamente a tali indicazioni.

Consigli

Quando si assumono integratori a base di curcuma, le dosi giornaliere consigliate non devono essere superate.
Gli integratori non devono essere intesi come sostituiti di una dieta sana ed equilibrata e di uno stile di vita sano.
Quando la curcuma è assunta a scopo curativo, è indispensabile ricorrere a preparazioni definite e standardizzate in curcumina; in questo modo si può sapere esattamente quante molecole farmacologicamente attive si stanno assumendo. L'utilizzo di rimedi tradizionali che prevedono il consumo di curcuma sotto forma di decotti, infusi o succhi non consente l'esatta determinazione della quantità dei principi attivi che vengono assunti, pertanto, l'utilizzo di queste preparazioni a scopo curativo, solitamente, è sconsigliato.
Prima di utilizzare la curcuma, è necessario consultare il proprio medico o farmacista di fiducia per accertarsi che non vi siano controindicazioni.
Il consulto medico preventivo è particolarmente importante se:

• Si è già in trattamento con farmaci antiaggreganti piastrinici o anticoagulanti;
• Si è in trattamento con ciclosporina, un farmaco immunosoppressore utilizzato per prevenire i rigetti nei trapianti.
• Se si è già in terapia con digossina, un farmaco impiegato per aumentare la forza di contrazione del cuore.

La curcuma non deve essere utilizzata in pazienti con gravi malattie del fegato e/o con ostruzione delle vie biliari.
A scopo precauzionale, la curcuma non deve essere utilizzata in gravidanza e durante l'allattamento.