Che Cos'è
Il cardo mariano (Silybum marianum) è una pianta officinale appartenente alla famiglia delle Asteraceae.
In Algeria (e un tempo anche nelle Puglie) se ne consumano le giovani foglie in insalata, oltre ai ricettacoli dei fiori, cotti come i carciofi.
Tuttavia, l'utilizzo più noto del cardo mariano rimane quello erboristico.
Noto anche come carciofo selvatico, il cardo mariano viene utilizzato sotto forma di estratto secco come epatoprotettore.
Ancora oggi, come in passato, il cardo mariano si utilizza per trattare i disturbi del fegato, ma anche per promuovere la produzione di latte materno e proteggere il fegato da morsi di serpenti, alcol, funghi velenosi e altri veleni ambientali.
Cardo Mariano e Silimarina
I principi attivi del cardo mariano sono un gruppo di composti vegetali collettivamente noti come silimarina 1.
La silimarina estratta dal cardo mariano ha proprietà antiossidanti, antivirali e antinfiammatorie 2, 3, 4.
A livello epatico, sostiene e favorisce il metabolismo del fegato e ne protegge le cellule dai radicali liberi, stabilizzando la membrana cellulare; stimola la sintesi proteica e la rigenerazione epatica, ostacola l'entrata di agenti tossici e antagonizza vari tipi di tossine, come quelle del fungo velenoso Amanita phalloides.
Secondo la leggenda
Il cardo mariano è una pianta erbacea biennale e spinosa, con caratteristici fiori viola. Un altro elemento distintivo sono le grandi venature bianche che spiccano sul verde chiaro delle foglie; secondo la leggenda, tali venature sono state causate da una goccia del latte della Vergine Maria che cadde sulle foglie.
A Cosa Serve
Come Integratore Epatoprotettivo
Il cardo mariano è usato per trattare i disturbi del fegato da oltre 2.000 anni. Ancora oggi è l'ingrediente erborisitico più spesso utilizzato per disturbi del fegato negli Stati Uniti 5, mentre in Italia esiste una specialità farmaceutica registrata a base di silimarina, chiamata Legalon.
Il cardo mariano:
- Favorisce i processi di detossificazione del fegato;
- Aiuta a inibire i processi di perossidazione lipidica;
- Favorisce il mantenimento della normale funzionalità cellulare;
- Svolge una forte azione antiossidante, riducendo l'infiammazione e lo stress ossidativo nel fegato.
In particolari situazioni, ad esempio in caso di alimentazione ricca di grassi o di eccesso di alcool, il fegato può essere sottoposto a un "superlavoro" e quindi affaticarsi. Alito pesante, mal di testa, stanchezza e digestione lenta, soprattutto al mattino, possono essere segnali di questa condizione.
Sotto consiglio medico, gli integratori di cardo mariano possono trovare indicazione in presenza di generici stati di sofferenza epatica e patologie del fegato 1, 5, 6:
- steatosi epatica / fegato grasso (da obesità, cattiva alimentazione e/o abuso alcolico)
- epatite e steatoepatite
- itterizia
- uso/abuso di farmaci epatolesivi (come il paracetamolo)
Il cardo mariano è usato anche per proteggere il fegato dalle tossine, come le amanitine (o amatossine), prodotte dal fungo Amanita phalloides e mortali se ingerite 7, 8.
Il cardo mariano è solitamente ben tollerato. Occasionalmente è stato segnalato un modico effetto lassativo.
Fegato e Silimarina
Cause di Danno Epatico
Il fegato è un organo emuntore, importante non solo per molti processi metabolici ma anche per la particolare ed essenziale attività di detossificazione, ovvero di eliminazione delle tossine.
L'azione detossificante si espleta scindendo o neutralizzando sostanze tossiche, come l'alcol e i farmaci o immagazzinando sostanze che non possono essere catabolizzate ed escrete.
La normale funzionalità epatica può essere alterata da stili di vita scorretti (abitudine al fumo, alcolismo, utilizzo di sostanze stupefacenti, abuso di farmaci e dieta incongrua).
In particolare, per quanto riguarda l'alimentazione, i principali nemici del fegato sono l'alcol ed i grassi, soprattutto quelli sottoposti ad elevate temperature (es. fritture). Anche un consumo smodato di caffeina ed altri alcaloidi può, alla lunga, contribuire ad alterare la normale attività del fegato.
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Cos'è la Silimarina?
La Silimarina è un complesso di bioflavonoidi estratti dal Cardo mariano, la cui azione antiossidante favorisce le fisiologiche funzioni epatiche e l'eliminazione delle scorie metaboliche.
La forte azione antiossidante della silimarina riduce l'infiammazione e lo stress ossidativo nel fegato.
Tale stress è alla base del danno epatico causato da sovrappeso, steatosi epatica (fegato grasso), diabete, farmaci, alcol e infezioni croniche virali (es. Epatite C).
Silimarina: Come Funziona?
Come abbiamo visto, il fegato rappresenta l'organo bersaglio di molti dei più comuni tossici sia di origine alimentare che ambientali.
La silimarina, principio attivo del cardo mariano, si è dimostrata in grado di antagonizzare gli effetti di varie epatotossine.
L'attività di questo estratto naturale è riconducibile alla sua proprietà di interferire con i meccanismi patogenetici innescati dalle epato-tossine stesse.
Il meccanismo d'azione della silimarina è comunque complesso:
- per la maggior parte dei tossici, esso è dovuto a un'inibizione della loro attivazione metabolica, mediante la capacità della silimarina di interferire con eventi di membrana, esercitando a questo livello azioni antilipoperossidative e scavenger di radicali liberi.
- In aggiunta la silimarina interferisce con i sistemi di trasporto, a livello delle membrane cellulari, comuni a molte sostanze esogene (tetracloruro di carbonio, rifampicina, acido fusidico, amanitina, ecc.) determinando così un ridotto uptake di tali sostanze da parte delle cellule epatiche.
- Inoltre la silimarina, nelle intossicazioni da etanolo, si è dimostrata in grado di inibire la conversione dell'etanolo stesso ad acetaldeide e di impedire la diminuzione delle concentrazioni endocellulari di glutatione, indotte da agenti tossici esogeni quali alcool e paracetamolo, determinando così una maggior disponibilità di questa molecola per l'inattivazione degli agenti tossici stessi e dei loro metaboliti.
Studi Clinici
- L'esperienza empirica e gli studi clinici hanno dimostrato miglioramenti della funzionalità epatica nelle persone con malattie del fegato che hanno assunto integratori di cardo mariano; questo suggerisce che la silimarina potrebbe aiutare a ridurre l'infiammazione del fegato e i danni epatici 9.
- Uno studio, ad esempio, ha esaminato gli effetti del cardo mariano su bambini in trattamento chemioterapico per la leucemia. Dopo 56 giorni, i bambini che hanno ricevuto integratori di cardo mariano presentavano riduzioni lievi ma significative della tossicità epatica indotta da chemioterapia 10.
- Uno studio ha anche scoperto che il cardo mariano potrebbe prolungare leggermente l'aspettativa di vita delle persone con cirrosi epatica provocata da malattie alcoliche del fegato 11.
- Una meta-analisi del 2017 ha scoperto che la silimarina ha ridotto minimamente, ma senza rilevanza clinica, alcuni enzimi marcatori di danno epatico (transaminasi), nelle persone con malattie del fegato 12.
Sono necessari ulteriori studi per determinare quale dose e durata del trattamento siano ottimali per trattare condizioni epatiche specifiche 2, 12, 13.
Altre Proprietà
Aumento del Latte materno
Tra gli usi tradizionali del cardo mariano, spicca la presunta azione galattogoga, in base alla quale viene consigliato alle madri che allattano per aumentare la produzione di latte materno.
Aldilà delle tradizioni popolari, i dati scientifici sono molto limitati.
Uno studio controllato randomizzato ha osservato che le madri che assumevano 420 mg di silimarina per 63 giorni hanno prodotto il 64% di latte in più rispetto a quelle che assumevano un placebo 14.
Sono comunque necessarie ulteriori ricerche per confermare questi risultati e soprattutto la sicurezza del cardo mariano per le madri che allattano 15, 16, 17.
Controllo del Colesterolo e della Glicemia
Sebbene siano necessarie ricerche approfondite, studi preliminari dimostrano che la silimarina (estratto di cardo mariano) può ridurre i livelli di colesterolo totale, lipoproteine a bassa densità (LDL o "cattivo") e trigliceridi nei pazienti diabetici di tipo 2.
- I 25 pazienti arruolati hanno assunto una compressa di silimarina (200 mg) 3 volte al giorno in aggiunta alla terapia antidiabetica convenzionale, mentre il gruppo di controllo ha ricevuto la stessa terapia ma una compressa di placebo al posto della silimarina.
Dopo 4 mesi è stata osservata una riduzione significativa dei livelli di emoglobina glicata, glicemia a digiuno, colesterolo totale, colesterolo cattivo, trigliceridi e transaminasi SGOT e SGPT nei pazienti trattati con silimarina, rispetto al placebo e ai valori basali all'inizio dello studio 18. - Una recente revisione ha scoperto che le persone che assumevano regolarmente silimarina hanno sperimentato una riduzione significativa dei livelli di zucchero nel sangue a digiuno e HbA1c (o emoglobina glicata, una misura del controllo della glicemia) 19.
Tuttavia, questa revisione ha osservato che la qualità degli studi non era molto elevata, quindi sono necessari ulteriori ricerche prima che sia possibile formulare raccomandazioni solide.
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Contro l'Acne
È stato suggerito che lo stress ossidativo nel corpo può svolgere un ruolo predisponente nello sviluppo dell'acne 20.
A causa dei suoi effetti antiossidanti e antinfiammatori, il cardo mariano può essere un supplemento utile per le persone con acne.
Uno studio ha scoperto che le persone con acne che avevano assunto 210 milligrammi di silimarina al giorno per 8 settimane, hanno beneficiato di una riduzione del 53% delle lesioni acneiche 21.
Altri Potenziali Benefici
- Supporta la perdita di peso: le prime ricerche sugli animali hanno scoperto che la silimarina ha causato una perdita di peso nei topi nutriti con una dieta destinata a causare aumento di peso 22.
- Supporta la salute delle ossa: studi sperimentali su provette e animali indicano che il cardo mariano potrebbe essere utile per stimolare la mineralizzazione ossea e risultare protettivo contro la perdita ossea 23, 24.
Uno studio del 2013 ha scoperto che il cardo mariano ha contribuito a prevenire la perdita ossea. Lo studio ha esaminato specificatamente la perdita ossea causata da una carenza di estrogeni 23. - Supporta le funzioni immunitarie: uno studio su un modello animale ha scoperto che l'estratto di cardo mariano ha migliorato l'immunità 24.
Uno studio precedente aveva scoperto che l'estratto di cardo mariano ha avuto un effetto positivo sulla risposta immunitaria nell'uomo 25.
Sono tuttavia necessari ulteriori studi con partecipanti umani prima che gli scienziati possano affermare con certezza che il cardo mariano rinforza il sistema immunitario di una persona. - Supporta le funzioni cognitive: il cardo mariano è usato come rimedio tradizionale per condizioni neurologiche da oltre duemila anni 26.
Le sue proprietà anti-infiammatorie e antiossidanti lo rendo potenzialmente neuroprotettivo; pertanto, potrebbe aiutare a prevenire il declino delle funzioni cerebrali associato all'età 27, 28.
Negli studi su provette e animali, la silimarina ha effettivamente dimostrato di prevenire danni ossidativi alle cellule cerebrali 29, 30.
Questi studi hanno anche visto che il cardo mariano può essere in grado di ridurre il numero di placche amiloidi nel cervello degli animali con malattia di Alzheimer 31, 32, 33.
Tuttavia, non abbiamo trovato studi sull'uomo che abbiano esaminato gli effetti del cardo mariano nelle persone con Alzheimer o altre condizioni neurodegenerative come la demenza e il Parkinson.
Modo d'uso
Le dosi di cardo mariano utilizzate in terapia variano in base al contenuto di silimarina dell'estratto.
Normalmente, si consigliano dosi da 140 a 210 mg di silimarina, da assumere 3 volte al giorno nella fase acuta e 2 volte al giorno nel mantenimento.
Avvertenze
- Non superare le dosi di assunzione consigliate.
- Non assumere in gravidanza.
- Tenere fuori dalla portata dei bambini al di sotto dei 3 anni.
- Il cardo mariano e gli altri integratori non vanno intesi come sostituti di una dieta variata.
- Conservare in luogo fresco e asciutto.
Controindicazioni
- Gravidanza e Allattamento al seno: non ci sono sufficienti studi scientifici a disposizione per stabilire la sicurezza dell'assunzione degli estratti erboristici di cardo mariano durante la gravidanza e l'allattamento al seno.
Pertanto, le donne incinte o che allattano dovrebbero usare il cardo mariano con cautela e sotto controllo medico. - L'impiego di cardo mariano andrebbe evitato in caso di ostruzioni delle vie biliari, come in presenza di calcoli alla colecisti (meglio conosciuti come calcoli biliari, al fegato o alla cistifellea). Consultare il medico.
- Gli effetti ipoglicemizzanti del cardo mariano possono mettere le persone con diabete a rischio di ipoglicemia; potrebbe quindi essere necessario un adattamento della dose di farmaci assunti. Consultare il medico.
- Il cardo mariano può avere effetti simil-estrogenici, che possono potenzialmente peggiorare condizioni sensibili agli estrogeni, inclusi alcuni tipi di cancro al seno.
L'assunzione di cardo mariano in caso di condizioni patologiche o se si sta seguendo una terapia farmacologica è consigliata sotto controllo del medico che, conoscendo approfonditamente il quadro clinico del paziente, saprà dare i migliori consigli.
Effetti Collaterali
- Il cardo mariano è generalmente considerato sicuro se assunto per via orale 1, 34. In effetti, negli studi in cui dosi elevate sono state utilizzate per lunghi periodi, solo l'1% circa delle persone ha manifestato effetti collaterali, perlopiù disagi intestinali 1.
- Il cardo mariano può provocare una reazione allergica nelle persone con allergia alla famiglia di piante Asteraceae / Compositae .
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