Glicemia | Spiegata Bene | Valori, Come Abbassarla

In questo articolo parliamo della Glicemia, del suo significato e dei Suoi Valori Normali. Con Informazioni, Studi e Consigli sulle Migliori Strategie per Abbassare la Glicemia Alta Senza Farmaci: Dieta, Stile di Vita e Attività Fisica

Glicemia
Supervisione Scientifica a Cura del Dottor Gilles Ferraresi - Ultima revisione dell'articolo:

Che Cos'è

Il termine "glicemia" indica la concentrazione di glucosio nel sangue.

Normalmente, nell'individuo a digiuno da circa 12 ore, i valori della glicemia risultano compresi tra 70 e 95 mg per 100 ml di sangue.

Glucosio

Il glucosio è lo zucchero più diffuso in natura e più abbondante nel corpo umano. Per questo motivo, nel linguaggio comune, la glicemia viene talvolta indicata con il termine "zucchero nel sangue".

Il glucosio è la principale fonte di energia per il corpo umano e viene trasportato dal sangue per fornire energia alle cellule.

L'organismo converte i carboidrati assunti con la dieta in glucosio. Dopo i pasti, la quota di glucosio che non è immediatamente necessaria per alimentare le cellule viene immagazzinata, per essere poi usata nelle condizioni di carenza.

Insulina e Glucagone

La glicemia è controllata da diversi ormoni, i più importanti dei quali sono l'insulina e il glucagone.

Questi ormoni sono importanti per fare in modo che la glicemia non scenda o aumenti troppo.

  • l'insulina abbassa la glicemia quando è troppo alta;
  • il glucagone aumenta la glicemia quando è troppo bassa.

Quando i livelli di glicemia aumentano, il pancreas rilascia insulina. Questo fa sì che il glucosio passi dal sangue alle cellule, dove può essere usato come fonte di energia o immagazzinato come riserva.

Quando i livelli di glucosio nel sangue diminuiscono, il pancreas interrompe il rilascio di insulina e, se la glicemia scende troppo, secerne glucagone. Questo fa sì che il glucosio passi dalle riserve muscolari ed epatiche (nel fegato) al sangue, aumentando la glicemia.

Glicemia e Diabete

Troppo zucchero nel sangue può essere dannoso.

Il diabete è una malattia caratterizzata da valori di glicemia cronicamente superiori rispetto a quelli considerati normali.

La causa dal diabete è da ricercarsi in una insufficiente quantità e/o efficacia dell'insulina prodotta dall'organismo.

L'iperglicemia cronica che accompagna il diabete è responsabile di danni a lungo termine a carico di vari organi e apparati, tra cui l'occhio, il rene, il sistema cardiocircolatorio e i nervi periferici.

Valori di Glicemia

Valori Normali

La glicemia subisce oscillazioni importanti durante la giornata, aumentando dopo i pasti e diminuendo nei periodi di digiuno. Tuttavia, è molto importante che queste oscillazioni rimangano entro limiti definiti.

I valori di glicemia possono essere facilmente stabiliti con un semplice prelievo del sangue.

A seconda delle condizioni e dei tempi dell'esame, i livelli di glicemia dovrebbero essere compresi negli intervalli elencati in tabella.

Persone senza diabete Persone con diabete
Glicemia a digiuno, prima di colazione 70-99 mg/dl 80-130 mg/dl
Glicemia prima di pranzo, cena e spuntini sotto 70-99 mg/dl 80-130 mg/dl
Glicemia due ore dopo aver mangiato sotto 140 mg/dl sotto 180 mg/dl

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Le persone con diabete dovrebbero parlare con il proprio medico per stabilire gli obiettivi glicemici più adatti al proprio caso.

Diagnosi di Diabete

Il test della glicemia a digiuno comporta il prelievo del sangue al mattino, dopo aver digiunato per 8-12 ore (dalla sera precedente).

Il medico valuterà questi valori di glicemia per capire se il paziente soffre di diabete.

In base alle attuali raccomandazioni:

  • Livelli di glicemia inferiori a 100 mg/dL sono considerati normali.
  • Livelli di glicemia compresi tra 100 e 125 mg/dL indicano prediabete.
  • Livelli di glicemia pari o superiori a 126 mg/dL indicano il diabete (se rilevati in due diversi esami del sangue).

Importanza dell'Emoglobina glicata

Il test dell'emoglobina glicata (detto anche test HbA1c) misura la quantità di glucosio che si è legata ai globuli rossi nel sangue, negli ultimi due o tre mesi.

Rispetto alla glicemia a digiuno, il test dell'emoglobina glicata ha il vantaggio di:

  • poter essere effettuato in qualsiasi momento (anche dopo aver mangiato);
  • misurare il livello medio di glicemia negli ultimi 2-3 mesi.

I risultati dell'esame HbA1c sono espressi in percentuale:

  • se inferiori al 5,7% sono normali;
  • se compresi tra il 5,7 e il 6,4% indicano prediabete;
  • se pari o superiori al 6,5% indicano diabete.

Nelle persone che soffrono di diabete, sono considerati ottimali valori di emoglobina glicata inferiori al 6,5-7%.

Test di tolleranza al glucosio

Il test orale di tolleranza al glucosio (detto OGTT) si svolge nel corso di due ore, e viene talvolta utilizzato nella diagnosi di diabete e condizioni prediabetiche.

Il livello di glicemia viene testato inizialmente (con il paziente a digiuno da 8-12 ore); dopodiché viene fatta bere al paziente una bevanda zuccherata.

Dopo due ore, i livelli di zucchero nel sangue vengono nuovamente testati e analizzati:

  • valori di glicemia inferiori a 140 mg/dL sono normali;
  • valori di glicemia tra 140 e 199 mg/dL indicano prediabete;
  • valori di glicemia pari o superiori a 200 mg/dL indicano il diabete.

Nell'arco delle due ore si possono anche effettuare delle valutazioni glicemiche intermedie ogni 30 minuti, per valutare la cosiddetta "curva glicemica".

Alimentazione e Glicemia

I carboidrati assunti con la dieta vengono digeriti e metabolizzati per formare glucosio.

Più alta è la quantità di carboidrati che si mangiano e maggiori sono i livelli di glucosio che vengono rilasciati nel sangue, man mano che il cibo viene digerito.

Pertanto, quello che mangiamo ha un impatto importante sulla glicemia.

A tal proposito, è importante valutare due parametri:

  • la quantità di carboidrati assunti (parametro espresso dal cosiddetto carico glicemico);
  • la qualità dei carboidrati assunti, ovvero quanto rapidamente vengono digeriti e passano nel sangue (parametro espresso dal cosiddetto indice glicemico).

Per fare un esempio, gli zuccheri semplici assunti da soli (ad esempio mangiando un cucchiaino di zucchero o consumando una bevanda zuccherata), vengono assorbiti più rapidamente rispetto a quelli contenuti in alimenti più elaborati.

Di conseguenza, determinano un rapido aumento della glicemia; si dice - per questo motivo - che sono alimenti ad alto indice glicemico.

Per Fissare i Concetti

  • La glicemia è il valore della concentrazione di glucosio nel sangue
  • In una persona normale a digiuno, la glicemia è pari a circa 70/100mg di glucosio in 100 ml di sangue
  • I valori di glicemia aumentano dopo i pasti (fino a circa 140mg/dl), con velocità ed entità variabili in base alla composizione del pasto
  • L'indice glicemico (IG) è un parametro che ci dice quanto velocemente aumenta la glicemia in seguito all'ingestione di un dato alimento.

Nello specifico:

  • un alimento ad alto indice glicemico ha la capacità di aumentare rapidamente i livelli di glucosio nel sangue;
  • un alimento a basso indice glicemico determina rialzi lenti (e generalmente moderati) della glicemia.

Un organismo sano risponde agli aumenti di glicemia liberando una quantità di insulina, che (in genere) risulta proporzionale al rialzo glicemico.

Di conseguenza:

  • un alimento ad alto indice glicemico determina un rapido aumento della glicemia e un altrettanto rapido rilascio di insulina;
  • un alimento a basso indice glicemico provoca un lento rilascio di glucosio nel sangue dopo il suo consumo, perciò mantiene i valori di glicemia e insulina relativamente costanti.

Alimenti ad Alto Indice Glicemico

Gli alimenti che generano il più alto picco nel livello di glicemia (alimenti ad alto indice glicemico) sono i cibi trasformati (prodotti industriali) ad alto contenuto di carboidrati e poveri di fibre e proteine.

Questi alimenti includono:

  • prodotti a base di cereali raffinati come pasta e riso;
  • biscotti, dolciumi e snack dolci;
  • pane bianco;
  • bevande zuccherate.

A livello generale, è bene ricordare che sono alimenti ad alto indice glicemico (elevato o medio-elevato) tutti i carboidrati raffinati ad alta densità, come pasta, pane, riso, dolci e zuccheri in generale.

Tanto più un alimento è lavorato (processato industrialmente o cucinato a lungo), tanto maggiore è il suo indice glicemico; quindi, come regola generale (salvo rare eccezioni):

Le persone con diabete o che vogliono controllare la glicemia, non devono escludere totalmente i cibi ad alto indice glicemico, ma è molto importante limitare le dimensioni della porzione.

Inoltre, mangiare pasti misti è utile; proteine, grassi e fibre aiutano infatti a rallentare la digestione dei carboidrati, diminuendo l'indice glicemico complessivo dei pasti. Ciò contribuirà a ridurre i picchi di glicemia dopo i pasti.

Rischi delle Diete ad Alto Indice Glicemico

Un organismo sano è perfettamente in grado di controllare la glicemia, anche quando segue una dieta ad alto contenuto di zuccheri.

Tuttavia, per ridurre gli effetti negativi del consumo elevato di zucchero, l'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) raccomanda di non assumere più del 10% delle calorie giornaliere dagli zuccheri aggiunti (quelli che non sono naturalmente presenti nei cibi) 1.

Il consumo eccessivo di alimenti ad alto indice e carico glicemico ha infatti un impatto negativo sulla salute 2, 3, 4, 5, 6:

  • favorisce lo sviluppo dell'obesità;
  • favorisce lo sviluppo dell'ipertensione e di malattie cardiovascolari;
  • aumenta il rischio di diabete e altre malattie metaboliche.

Le ricerche suggeriscono che mangiare cibi con un alto indice e carico glicemico può portare a:

  • un eccessivo picco glicemico (un aumento rapido e troppo elevato della glicemia dopo il pasto);
  • un aumento della fame e un maggiore rischio di consumare un eccesso di cibo 7, 8, 9, 10.

Uno studio condotto su 571 adulti ha anche collegato il consumo di alimenti ad alto indice glicemico a un aumento del peso corporeo 13.

Le diete ad alto contenuto di carboidrati possono anche essere associate a un maggior rischio di diabete di tipo 2 e sindrome metabolica, aumentando sensibilmente il rischio di malattie cardiache 11, 12, 13.

Associazioni da moderate a deboli sono state osservate tra diete ad alto indice e carico glicemico, e aumentato rischio di alcune tipologie di cancro, come ad esempio quello all'endometrio, al seno o al colon retto 14, 15, 16.

Alimenti A Basso Indice Glicemico

Sono alimenti a basso indice glicemico tutta la verdura (tranne le patate), quasi tutta la frutta fresca (tranne la banana e l'anguria) e alcuni cereali (orzo e avena).

È possibile ridurre l'indice glicemico dei pasti con pochi semplici passaggi:

  • Quantità di Fibra Alimentare. Gli alimenti a basso indice glicemico comprendono essenzialmente frutta, verdura e cereali integrali (oltre agli alimenti di origine animale).
    In generale, più fibre sono presenti in un alimento, più basso è l'indice glicemico.
    La differenza comunque non è così elevata. Un piatto di riso bianco o una fetta di pane bianco aumentano la glicemia solo un po di più rispetto a un piatto di riso integrale o a una fetta di pane integrale.
    Tuttavia, consumare in uno dei due pasti quotidiani cereali integrali al posto di quelli bianchi è una scelta condivisibile, non solo per questo modesto effetto sull'indice glicemico (e quasi trascurabile sul carico glicemico), ma anche perché un adeguato apporto di fibra è utile a vari livelli.
  • Evitare cibi raffinati, fortemente lavorati. La trasformazione del cibo tende ad aumentare l'indice glicemico, rendendo i carboidrati più facili da digerire.
    La farina d'avena istantanea, ad esempio ha un indice glicemico molto più alto della normale farina d'avena e i fiocchi di mais aumentano lo zucchero nel sangue più di una pannocchia di mais dolce.
    Quindi, più un alimento è vicino al suo stato naturale, meglio è.
  • Associazioni Alimentari. È possibile ridurre l'impatto degli alimenti a elevato indice glicemico combinandoli con alcuni alimenti a basso indice glicemico.
    Ad esempio, è preferibile preparare un panino con un cucchiaio di burro di arachidi o con un salume magro, rispetto a un panino preparato con marmellata alla fragola.
  • Aceto e agrumi. Gli acidi alimentari aiutano ad abbassare l'indice glicemico di un pasto.
    Se gradita, l'aggiunta di un po' di aceto di mel o succo di limone, può quindi contribuire a ridurre leggermente l'indice glicemico.

Benefici delle Diete a Basso Indice Glicemico

  • Diete a basso indice (IG) e carico glicemico (GL) sono rilevanti per la prevenzione e la gestione del diabete e delle cardiopatie coronariche, e probabilmente dell'obesità 17.
  • Le diete a basso IG e GL sono particolarmente importanti nei soggetti con insulino-resistenza (condizione che rappresenta una sorta di anticamera del diabete).
  • Inoltre, aiutano a controllare i valori di colesterolo. È stato dimostrato che le diete a basso indice glicemico riducono il colesterolo totale del 9,6% e il colesterolo LDL dell'8,6% 18, 19, 20, 21.

Fanno Dimagrire?

Le diete a basso indice glicemico aiutano anche a controllare il peso corporeo. In alcuni studi, hanno aiutato gli adulti sani a perdere 0,7-1,9 kg in 5-10 settimane 22, 23, 24.

Si consideri che quando si mangiano molti alimenti ad alto indice glicemico, il forte rilascio di insulina, conseguente al rapido aumento della glicemia, determina una rapida riduzione della glicemia.
Tale riduzione viene interpretata dal cervello come un segnale di scarsità energetica, innescando il segnale della fame.

Viceversa, una dieta basata sul consumo prevalente di cibi a basso indice glicemico aiuta a prevenire gli attacchi di fame, grazie alla "calma insulinica": il glucosio viene riversato lentamente nel sangue, la glicemia rimane pressoché costante e la sazietà viene mantenuta a lungo.

Dieta e Glicemia

Cosa Mangiare - Regole Generali

Come regola generale è importante:

  • dare la preferenza agli alimenti non lavorati, così come si trovano spontaneamente in natura, come semi, verdure a foglia, legumi, frutti, pesce, carne, uova e acqua;
  • scegliere alimenti confezionati privi di zuccheri aggiunti.

Molti alimenti industriali contengono zucchero aggiunto, ad esempio:

  • bevande zuccherate (coca-cola, , energy drinks ecc.)
  • yogurt
  • marmellata
  • succhi di frutta
  • merendine
  • frutta sciroppata
  • macedonia di frutta
  • ketchup
  • molte salse pronte
  • cioccolato, soprattutto quello al latte
  • cereali per la prima colazione
  • barrette dietetiche e vari snack proteici
  • zuppe pronte
  • legumi in scatola.

Se si fa un largo consumo di questi alimenti, l'apporto di zuccheri (e calorie) della dieta sale notevolmente:

ad esempio, se durante la giornata consumiamo una lattina di coca-cola (35 grammi di zucchero) e 3 caffè zuccherati, abbiamo già raggiunto la soglia dei 50 grammi di zuccheri aggiunti, superando il limite suggerito dall'OMS per una dieta da 2.000 kcal.

Si consideri che in etichetta gli zuccheri semplici aggiunti non comprendono solo lo zucchero (saccarosio), ma anche il fruttosio, il destrosio, il maltosio, lo zucchero d'uva, lo sciroppo di mais e altri sciroppi come quello di glucosio-fruttosio. Anche le maltodestrine possono essere assimilate a uno zucchero semplice, in virtù di un indice glicemico molto alto (pari o addirittura superiore a quello dello zucchero).

Importanza della Quantità

Come regola generale, è consigliabile dare la preferenza al consumo di alimenti con indice glicemico basso e medio-basso.

Tuttavia, è assai più importante scegliere alimenti a bassa densità calorica (poveri di carboidrati e calorie, quindi a basso carico glicemico) e ad elevato potere saziante.

Ad esempio, come fonte di carboidrati complessi, le patate bollite (nonostante abbiano un alto indice glicemico), andrebbero preferite alla pasta (che ha un indice glicemico medio), in quanto:

  • più povere di calorie (minore densità calorica) e carboidrati;
  • maggiormente sazianti (alto indice di sazietà), perché più ricche di acqua (quindi più voluminose e pesanti) e di fibre.

Il potere saziante degli alimenti è dunque un parametro molto importante.

Gli alimenti integrali, ad esempio, possiedono valori analoghi (in termini di indici e carico glicemico e insulinico) a quelli degli alimenti raffinati. Tuttavia, la presenza di fibre conferisce un maggiore potere saziante.

In linea generale, i cibi più sazianti sono quelli caratterizzati da:

  • bassa densità energetica
  • ricchezza in acqua,
  • ricchezza in fibre
  • elevato contenuto proteico
  • discreto contenuto lipidico (di per sé i grassi hanno uno scarsissimo potere saziante; tuttavia, in associazione agli altri nutrienti, favoriscono un senso di sazietà maggiore e prolungato)

Un esempio di spuntino particolarmente saziante sarebbe quindi costituito da una porzione di frutta fresca (ricca di acqua e fibre, e a bassa densità energetica), associata a una porzione di frutta secca oleosa (ad alto contenuto proteico e lipidico).

Abbassare la Glicemia

Il trattamento per il diabete di tipo 2 include il monitoraggio dei valori di glicemia e l'uso di farmaci o di insulina quando necessario.

I medici raccomandano anche di perdere peso attraverso la dieta e l'esercizio fisico.

Se il diabete di tipo 2 è agli esordi (è in forma lieve e si è manifestato solo da pochi anni), con uno stile di vita più sano è addirittura possibile invertire la condizione evitando l'uso di farmaci.

Anche nelle forme più gravi di diabete, uno stile di vita sano è in grado di migliorare le condizioni di salute e può ridurre le dosi di farmaci necessarie.

Fattori di rischio legati allo stile di vita

Il diabete di tipo 2 è spesso legato allo stile di vita.

I fattori modificabili che aumentano il rischio di sviluppare questa forma di diabete includono:

  • obesità;
  • inattività fisica;
  • fumo;
  • dieta malsana.

Importanza di Perdere Peso

  • Anche una "semplice" riduzione del 7% del peso corporeo in eccesso può ridurre il rischio di sviluppare il diabete fino al 58% e sembra funzionare anche meglio dei farmaci 25.
  • In un piccolo studio del 2011 26, 11 persone con diabete di tipo 2 hanno ridotto drasticamente il loro apporto calorico per 8 settimane, invertendo il corso della loro condizione.
    I ricercatori fanno comunque notare che si tratta di un piccolo campione e che i partecipanti erano diabetici solo da pochi anni.
  • Altre ricerche 27 hanno dimostrato che la chirurgia bariatrica (un intervento chirurgico che riduce le dimensioni dello stomaco per aiutare a perdere peso) può invertire il diabete di tipo 2 ed è uno dei pochi modi per invertire il diabete per un lungo periodo di tempo.

Abbassare la Glicemia con l'Esercizio Fisico

Il muscolo sottoposto ad attività fisica di durata è in grado di assorbire glucosio dal sangue anche in assenza di insulina. Questa è indubbiamente un'ottima notizia per i diabetici.

Iniziare un esercizio regolare è importante per la salute generale, ma aiuterà anche a perdere peso e a tenere sotto controllo la glicemia.

Le persone diabetiche dovrebbero discutere con il proprio medico l'opportunità di intraprendere un piano di attività fisica. A livello generale, sono valide le seguenti raccomandazioni:

  • Inizia lentamente. Se non sei abituato a fare esercizio, inizia con una breve passeggiata.
    Nell'arco di giorni e settimane, aumenta gradualmente la durata e l'intensità (vedi come ecco come iniziare a correre).
  • Cammina velocemente. Camminare velocemente è un ottimo modo per fare esercizio fisico. Una camminata veloce è facile da fare e non richiede costose attrezzature.
  • Controlla la glicemia prima, durante e dopo l'allenamento.
  • Tieni uno spuntino a portata di mano nel caso in cui il livello di zucchero nel sangue diminuisca troppo durante l'esercizio.

A seconda dell'intensità e della durata dell'esercizio, l'attività fisica può aiutare ad abbassare la glicemia anche per molte ore dopo aver terminato lo sforzo fisico.

Allenandosi regolarmente, le cellule del corpo tendono anche a diventare più sensibili all'insulina. Ciò contribuirà a mantenere i valori di glicemia entro i limiti di normalità.

Altre Strategie per Abbassare la Glicemia attraverso la Dieta

Ci sono molti accorgimenti alimentari che aiutano a tenere sotto controllo la glicemia.

Nei pazienti diabetici o prediabetici, controllare il proprio livello di zucchero nel sangue con un glucometro dopo i pasti è il modo più preciso per imparare a identificare i migliori alimenti per controllare la glicemia.

Tuttavia, a livello generale, molti interventi dietetici e comportamentali possono rivelarsi utili per controllare e abbassare la glicemia.

Ecco i nostri migliori consigli.

  • Aumentare l'apporto di fibra solubile. Ci sono due tipi di fibra: insolubile e solubile. Sebbene entrambi siano importanti, la fibra solubile ha dimostrato di abbassare i livelli di zucchero nel sangue 28.
    Ricche fonti di fibra solubile sono rappresentate da avena, semi di psillio, pectina (che abbonda nella buccia delle mele), alginati e carragenine (entrambi presenti nelle alghe)
  • Bere molta acqua e mantenersi ben idratati: uno studio osservazionale 29 ha dimostrato che coloro che hanno bevuto più acqua avevano un rischio più basso di sviluppare alti livelli di zucchero nel sangue.
    Bere acqua mantiene correttamente idratato il sangue e l'intero organismo, abbassa i livelli di zucchero nel sangue e riduce il rischio di diabete 30, 31, 32, 33.
    Da evitare invece le bevande zuccherate, in quanto aumentano la glicemia, favoriscono l'aumento di peso e aumentano il rischio di diabete 34, 35.
  • Controllare lo stress. Le situazioni fortemente stressanti determinano un aumento di alcuni ormoni, come glucagone e cortisolo, che fanno aumentare i livelli di zucchero nel sangue.
    Uno studio ha dimostrato che l'esercizio, il rilassamento e la meditazione riducono significativamente lo stress e abbassano i livelli di zucchero nel sangue negli studenti 36.
    Esercizi e metodi di rilassamento come lo yoga e la riduzione dello stress basata sulla consapevolezza possono anche correggere i problemi di secrezione dell'insulina nel diabete cronico 37, 38, 39, 40.
  • Dormire il necessario: Le cattive abitudini del sonno e la mancanza di riposo influenzano anche i livelli di zucchero nel sangue e la sensibilità all'insulina. Possono aumentare l'appetito e promuovere l'aumento di peso 41, 42.
    La privazione di sonno diminuisce il rilascio di ormone della crescita e aumenta i livelli di cortisolo. Entrambi questi ormoni svolgono un ruolo importante nel controllo della glicemia.
  • Aceto di mele: se ti piace, usalo. Abbiamo già accennato come l'aggiunta di aceto o succo di limone a un pasto possa ridurre l'indice glicemico del pasto.
    Si ritiene che l'aceto promuova bassi livelli glicemici a digiuno, possibilmente diminuendo la produzione di glucosio da parte del fegato o aumentandone l'uso da parte delle cellule 43, 44.
    Inoltre, gli studi dimostrano che l'aceto influenza in modo significativo la risposta del corpo agli zuccheri e migliora la sensibilità all'insulina 45, 46, 47, 48, 49.
  • Preferire il consumo di frutti immaturi e con la buccia (se sei sicuro della loro provenienza biologica).
    L'indice glicemico della frutta aumenta in maniera significativa con la maturazione, mentre la buccia ne diminuisce l'indice glicemico grazie all'alto contenuto di fibre.
    Un ampio studio del 2013 50 ha rilevato che le persone che consumavano frutta intera, in particolare mirtilli, uva e mele, avevano rischi significativamente più bassi di sviluppare il diabete di tipo 2.
    Lo studio ha anche evidenziato come l'elevato consumo di succhi di frutta sia associato a un aumentato rischio di diabete.
  • Preferisci l'avena ad altri cereali. Nonostante l'indice glicemico elevato e l'alto carico glicemico, l'avena è una ricca fonte di fibre solubili.
    Questa revisione sistematica 51, analizzando i dati di quattordici studi controllati e di due studi osservazionali non controllati, ha concluso che il consumo di avena in pazienti diabetici di tipo 2 riduce significativamente i valori di glicemia a digiuno (riduzione media -7mg/dl).
  • Legumi e Frutta secca oleosa (noci, nocciole, mandorle ecc.).
    Uno studio del 2012 52 ha rilevato che l'incorporazione di legumi nella dieta ha migliorato il controllo glicemico e ridotto il rischio di malattia coronarica nelle persone con diabete di tipo 2.
    Una revisione sistematica del 2014 53 ha concluso che mangiare frutta a guscio potrebbe aiutare le persone con diabete
  • Yogurt e Aglio. Gli autori di una meta-analisi del 2014 54 hanno concluso che lo yogurt può essere l'unico prodotto caseario che riduce il rischio di sviluppare il diabete. Hanno anche notato che altri prodotti lattiero-caseari non sembrano aumentare il rischio di una persona.
    In uno studio del 2013 55, 60 persone con diabete di tipo 2 e obesità hanno assunto metformina da sola o una combinazione di metformina e aglio due volte al giorno dopo i pasti per 12 settimane. Le persone che hanno assunto metformina e aglio hanno avuto una riduzione più significativa dei loro livelli di zucchero nel sangue a digiuno e post-pasto.
  • Utilizza dei rimedi naturali, se il medico lo ritiene utile. Alcune sostanze naturali, perlopiù disponibili come integratori alimentari, possono aiutare nel controllo della glicemia; tra questi si ricordano i semi di fieno greco, la berberina, la cannella, il cromo picolinato, il ginseng e l'acido alfa lipoico. L'utilizzo di questi integratori alimentari deve avvenire su specifico suggerimento e controllo specialistico, quindi soltanto nei casi in cui il medico lo ritenga necessario.
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