Che Cos'è
Il tarassaco (Taraxacum officinale) è una piccola pianta erbacea, dai caratteristici fiori color giallo oro.
Conosciuto anche come dente di leone e con moltissimi nomi dialettali, il tarassaco è una pianta commestibile, che può essere usata nelle insalate sfruttandone le proprietà depurative e remineralizzanti.
Il tarassaco è anche una pianta spontanea, frequente nei campi e nei giardini italiani, ma che va raccolta con attenzione, valutando il possibile rischio di contaminazione con inquinanti, pesticidi e metalli pesanti.
Come Alimento
Degno di nota, dal punto di vista nutrizionale, è il suo elevato contenuto di:
- sali minerali (buona fonte di ferro, calcio, magnesio e potassio);
- vitamine (buona fonte di Vitamina C, Vitamina K, Vitamina A, Vitamina E e vitamine del gruppo B);
- inulina, una fibra solubile prebiotica.
Come Integratore
Come ricorda l'epiteto officinale (Taraxacum officinale), il tarassaco è stato tradizionalmente usato nelle officine erboristiche per la produzione di specialità medicinali.
Ancora oggi lo ritroviamo nella formulazione di molti prodotti erboristici ad azione diuretica, depurativa e contro i disturbi gastrointestinali.
L'efficacia del tarassaco in queste condizioni deriva soprattutto dalla lunga tradizione di impiego, dall'esperienza empirica e da studi farmacologici preliminari; gli studi clinici (sull'uomo) presenti in letteratura sono invece molto limitati e insufficienti per attribuirgli proprietà terapeutiche di qualsivoglia natura.
Le maggiori proprietà terapeutiche del tarassaco si ritrovano nella radice.
Controindicazioni
A causa della mancanza di dati, i preparati erboristici a base di tarassaco non possono essere raccomandati per bambini e adolescenti di età inferiore a 12 anni, in gravidanza e allattamento, e non devono essere utilizzati in caso di ostruzioni dei dotti biliari, colangite, malattie del fegato, calcoli biliari, ulcera peptica attiva e qualsiasi altra malattie biliare.
Le controindicazioni si estendono ai casi di ipersensibilità al tarassaco, ai suoi principi attivi o ad altre piante della famiglia delle Asteraceae.
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A Cosa Serve
Uso del Tarassaco nella Medicina Popolare
Tra i tanti nomi dialettali del tarassaco, il termine piscialetto (richiamato anche nei corrispettivi termini esteri, come il francese pissenlit) è un chiaro riferimento alla sua capacità di stimolare la diuresi.
La medicina popolare suggerisce l'impiego del tarassaco come:
- diuretico: utile per eliminare la stasi di liquidi;
- depurativo: capace di stimolare le funzioni di reni, fegato, intestino e vie biliari;
- colagogo e coleretico: capace di stimolare la sintesi e la secrezione biliare;
- eupeptico: capace di favorire la digestione in presenza di dispepsia;
- tonico e remineralizzante;
- lassativo delicato;
- antireumatico.
Uso del Tarassaco nella Fitoterapia moderna
Molte delle proprietà attribuite al tarassaco attraverso la centenaria esperienza empirica, sono state riprese anche dalla moderna fitoterapia, che ancora oggi ne sfrutta le proprietà medicinali nel trattamento coadiuvante di:
- lievi disturbi e disfunzioni del fegato (ad es. steatosi, fegato grasso, levi aumenti delle transaminasi), per esempio dovuti all'abuso di alcool o grassi alimentari;
- disturbi digestivi, soprattutto nella difficoltà di digerire pasti ricchi di grassi e nelle digestioni lente e difficoltose, anche se accompagnate a disagi intestinali o a perdita di appetito;
- alterazioni del flusso biliare e discinesie delle vie biliari;
- condizioni di ritenzione idrica, anche associata a cellulite o a condizioni di sovrappeso e obesità;
- gotta ed eccesso di acidi urici;
- rigidità articolare e reumatismi cronici;
- problematiche riconducibili a un accumulo di tossine e/o a sovraccarico degli organi emuntori (come fegato e reni), ad esempio:
- pelle grassa e opaca;
- capelli e unghie fragili;
- alitosi;
- stipsi;
- cattiva digestione e gonfiori addominali;
- lieve ipercolesterolemia, iperglicemia ed iperazotemia;
- lentezza digestiva (digestione lenta e difficile);
- pigrizia intestinale.
L'efficacia del tarassaco nei disturbi minori sopra menzionati è da considerarsi plausibile sulla base dell'esperienza empirica, dei dati farmacologici e dell'ampia documentazione nei manuali di erboristeria e medicina naturale; tuttavia, non sono stati eseguiti studi clinici in grado di confermare la reale utilità terapeutica del tarassaco. Consultare il medico.
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Tarassaco in Cucina
Il tarassaco è tra le più antiche e popolari insalate selvatiche, e introdurlo nell'alimentazione potrebbe essere una scelta auspicabile e benefica per le sue interessanti virtù nutrizionali.
Come alimento, il tarassaco può essere considerato un gustoso depurativo per il fegato, utile - quando consumato nel contesto di una dieta globalmente equilibrata - anche per il mantenimento di normali valori di pressione e colesterolo nel sangue, e della regolarità intestinale.
Le giovani foglie possono essere consumate crude nelle misticanze. Quando le foglie diventano più dure e coriacee sono da cuocere, e possono essere lessate da sole o con altre specie dal sapore più dolce.
La pianta è anche ottima come verdura cotta, passata in padella (dopo averla fatta bollire) con olio, aglio e pancetta. È molto adatta anche per frittate, ripieni, salse e minestre gradevolmente amare e depurative.
Principi Attivi
Il tarassaco contiene una grande quantità di molecole biologicamente attive, sebbene queste non siano per la maggior parte né uniche né presenti in quantità superiori ad altre piante officinali.
A livello generale:
- l'azione diuretica dei preparati erboristici a base di radici di tarassaco può essere associata all'alto contenuto di potassio e di alcuni flavonoidi.
- I principi amari (sesquiterpenoidi) possono invece essere responsabili della stimolazione della secrezione digestiva nello stomaco e della stimolazione del flusso biliare.
Tra i principi attivi più significativi e caratterizzanti del tarassaco si ricordano:
- Eudesmanolidi e germacranolidi (lattoni sesquiterpenici): sono sostanze amare che nella letteratura meno recente si trovano indicate come tarassacina; a queste sostanze va probabilmente imputata l'attività diuretica del tarassaco, a cui concorre anche la presenza di flavonoidi.
- Tarassasterolo (taraxasterolo) ed altri terpeni: sembrano agire soprattutto a livello di fegato e cistifellea, stimolando la produzione e l'escrezione biliare.
- Inulina: agisce a livello intestinale, fornendo un substrato nutritivo a specie batteriche probiotiche, amiche della salute, che la fermentano producendo sostanze preziose per il benessere dell'intestino.
Il contenuto di inulina è più alto nel tardo autunno, concentrandosi nella radice dove può raggiungere il 40% del peso a secco. - Polisaccaridi chiamati Taraxicum officinale 1 e Taraxicum officinale 2 (TOP 1 e TOP2), ad azione epatoprotettiva e antiossidante.
- Steroli, quali sitosterolo, stigmasterolo, taraxosterolo, possono avere un'azione utile nel mantenimento di normali livelli nel sangue.
- Carotenodii, xantofille e flavonoidi (tra cui apigenina, acido clorogenico, acido caffeico), con proprietà antiossidanti.
- Potassio: contribuisce all'effetto diuretico, rimpiazzando abbondantemente quello perso nelle urine, tanto da produrre un guadagno netto del minerale (a differenza di molti farmaci diuretici convenzionali).
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Valori Nutrizionali
Valore nutrizionale per 100 g (3,5 once) | |
Energia | 188 kJ (45 kcal) |
Carboidrati | 9,2 g |
Zuccheri | 0,71 g |
Fibra alimentare | 3,5 g |
Lipidi | 0,7 g |
Proteine | 2,7 g |
Vitamine | Quantità (%RDA)* |
Vitamina A equiv. | 508 μg (64%) |
beta carotene | 5854 μg (54%) |
luteina zeaxantina | 13610 μg |
Tiamina (B1) | 0,19 mg (17%) |
Riboflavina (B2) | 0,26 mg (22%) |
Niacina (B3) | 0,806 mg (5%) |
Acido pantotenico (B5) | 0,084 mg (2%) |
Vitamina B6 | 0,251 mg (19%) |
Acido Folico (B9) | 27 μg (7%) |
Colina | 35,3 mg (7%) |
Vitamina C | 35 mg (42%) |
Vitamina E | 3,44 mg (23%) |
Vitamina K | 778,4 μg (741%) |
Sali minerali | Quantità (%RDA)* |
Calcio | 187 mg (19%) |
Ferro | 3,1 mg (24%) |
Magnesio | 36 mg (10%) |
Manganese | 0,342 mg (16%) |
Fosforo | 66 mg (9%) |
Potassio | 397 mg (8%) |
Sodio | 76 mg (5%) |
Zinco | 0,41 mg (4%) |
Altri costituenti | Quantità |
Acqua | 85,6 g |
* Le percentuali sono state calcolate approssimativamente usando le raccomandazioni statunitensi per gli adulti (DRI). Fonte: Database di nutrienti dell'USDA | |
Studi
Come anticipato, gli studi clinici sulle proprietà medicinali del tarassaco sono estremamente rari, tanto che le sue attività sono state indagate quasi esclusivamente in vitro e su modelli animali.
- Al momento della realizzazione di questo articolo, in letteratura è reperibile soltanto uno studio clinico, peraltro di scarsa valenza scientifica (senza placebo, aperto, di breve durata e con un numero limitato di soggetti arruolati).
In questo studio pilota, un estratto idroacetanolico di foglie fresche di tarassaco è stato somministrato a 17 volontari sani in dosi di 8ml per tre dosi al giorno, valutandone l'effetto diuretico a breve termine.
Gli Autori hanno registrato un aumento della frequenza urinaria e del volume urinario rispetto ai valori basali (registrati il giorno precedente e in quello successivo all'integrazione). Tale evidenza suggerisce quindi una rapida insorgenza e una breve durata d'azione dell'effetto diuretico. - In questo studio sui ratti, sono stati studiati gli effetti di sette piante con una possibile applicazione per prevenire e trattare la formazione dei calcoli renali (Verbena officinalis, Lithospermum officinale, Taraxacum officinale, Equisetum arvense, Arctostaphylos uva-ursi, Arctium lappa e Silene saxifraga).
La valutazione dei principali fattori di rischio di urolitiasi (calciuria, citraturia, fosfaturia, pH urinario e diuresi) ha mostrato un generico effetto benefico, probabilmente da attribuirsi a una blanda azione diuretica, disinfettante e di riduzione del pH urinario. Tuttavia, gli Autori sottolineano come per tutti i citati effetti benefici, esistano sostanze più efficaci e altrettanto innocue. - Questo studio sui roditori ha confermato l'attività diuretica di un estratto fluido ottenuto dalle foglie di tarassaco (somministrato attraverso un tubo gastrico a topi maschi alla dose di 50ml per kg di peso corporeo), evidenziando che esso possiede un'attività maggiore di quello ottenuto dalla radice.
I più alti indici diuretici e saluretici corrispondevano a 8 g di erba essiccata per kg di peso corporeo.
Indici diuretici e saluretici comparabili sono stati raggiunti somministrando furosemide a 80 mg/kg di peso corporeo.
L'altissimo indice saluretico relativo all'escrezione di potassio è stato messo in potenziale relazione all'alto (4,25%) contenuto di potassio - In questo studio è stata valutata l'azione agonista del tarassaco nei confronti delle lipasi pancreatiche in vitro e in vivo (su topi); tale azione determina un ridotto assorbimento dei lipidi alimentari, utile nel controllo del peso corporeo.
A tal proposito, è stato usato un estratto alcolico al 95% di Taraxacum officinale, confrontato con Orlistat (un famoso farmaco anti-obesità).
Seppur leggermente meno attivo rispetto a quest'ultimo, il tarassaco è riuscito a inibire l'attività delle lipasi (in vitro) e l'area sotto la curva dei trigliceridi plasmatici dei roditori misurata a 90 e 180 minuti (nei topi).
Questo studio mette quindi in luce le potenziali (e tutte da dimostrare) azioni anti-obesità del tarassaco. - In questo studio è stata dimostrata l'attività epatoprotettiva di due polisaccaridi del dente di leone (Taraxicum officinale 1 e Taraxicum officinale 2 - TOP 1 e TOP2), in animali con epatite sperimentalmente indotta, che si è realizzata attraverso la riduzione dei markers dell'infiammazione e dello stress ossidativo.
- In questo studio, la somministrazione di estratti acquosi e alcolici di tarassaco per sei settimane ha prodotto una significativa riduzione dello stato infiammatorio e un miglioramento del profilo lipidico e della protezione antiossidante in topi alimentati con una dieta aterogenica.
Si è inoltre notato un aumento della concentrazione fecale di lipidi, trigliceridi e colesterolo, soprattutto nel gruppo di topi a cui era stato somministrato l'estratto acquoso.
Questi risultati supportano che il Taraxacum officinale può ridurre il rischio di aterosclerosi attraverso l'attenuazione dei processi antiossidanti, antinfiammatori e ipolipememici.
Due vecchi studi su animali hanno rilevato come:
- un decotto di radice fresca di Tarassaco (corrispondente a 5 g di pianta essiccata), somministrato per via endovenosa nel cane, ha raddoppiato il volume di bile secreta dal fegato durante un periodo di 30 minuti
Chabrol E, Charonnat R, Maximin M, Waitz R, and Porin J. 1931. L'action choleretique des Composees. - La somministrazione intraduodenale di un estratto di Tarassaco nel ratto ha prodotto un rilevante effetto coleretico, mentre un estratto alcolico della pianta intera, somministrato sempre per via intraduodenale al ratto, ha aumentato, nelle 2 ore successive, la secrezione di bile del 40%.
Böhm K. Untersuchungen über choleretische Wirkungen einiger Arzneipflanzen. Arzneim-Forsch/Drug Res 1959; 9:376-8.
Modo d'uso
Come Alimento
- Circa 100 grammi di tarassaco (peso a fresco) possono essere utilizzati in insalata per fornire il 10-15% del fabbisogno giornaliero di potassio, insieme a ottime quantità di molti altri minerali e diverse vitamine.
- Consumare dente di leone selvatico non è raccomandabile, specialmente per le piante cresciute in contesti urbani e suburbani o in vicinanza a frutteti o campi coltivati, poiché sono potenzialmente esposte a inquinanti e pesticidi.
Si consideri anche che il tarassaco è una pianta nota per accumulare metalli presenti nel terreno, come piombo, rame, cadmio e zinco, tanto da essere nota come pianta bioindicatrice della contaminazione di metalli pesanti nei suoli.
Come Integratore - Preparato Erboristico
- Si consiglia di seguire le indicazioni del medico, del farmacista o quelle segnalate dal produttore nell'etichetta o nel foglio illustrativo del prodotto.
Tra le preparazioni erboristiche tradizionali, indicate contro i disturbi digestivi nella monografia dell'EMA, si segnalano:
- Radice essiccata sminuzzata con parti aeree: 3-4 g come decotto o 4-10 g come infuso fino a 3 volte al giorno
- Compresse rivestite contenenti estratto secco: 1 compressa da 300mg 2 volte al giorno oppure 1-2 compresse rivestite da 150 mg 3 volte al giorno
- Estratto liquido 90 gocce (90 gocce = 3,15 ml = 3,31 g), 3 volte al giorno
- Estratto liquido 35 gocce (35 gocce = circa 1 ml = 1 g), 3 volte al giorno
- Succo espresso delle parti aeree di radici di tarassaco appena fiorite: singola dose da 10 ml, 3 volte al giorno
Tra le preparazioni erboristiche tradizionali, indicate nella monografia dell'EMA per l'azione diuretica contro distubi minori del tratto urinario, si segnalano:
- Radice essiccata sminuzzata con parti aeree, 3-4 g come decotto o 4-10 g come infuso fino a 3 volte al giorno. In questo modo, si sfrutta l'azione naturalmente diuretica dell'acqua contenuta nel preparato.
Avvertenze
- Non superare la dose giornaliera consigliata in etichetta o nel foglio illustrativo del prodotto.
- Il Tarassaco e gli altri integratori non vanno intesi quali sostituti di una dieta variata, equilibrata e di un sano stile di vita.
- Tenere fuori dalla portata dei bambini di età inferiore ai 3 anni.
- Se durante l'uso del prodotto dovesse notarsi un peggioramento dei sintomi o l'insorgenza di disturbi o sintomi come febbre, disuria, spasmi o sangue nelle urine, consultare un medico o un operatore sanitario qualificato.
- L'assunzione di tarassaco in presenza di situazioni particolari o se si sta seguendo una terapia farmacologica è consigliata sotto controllo del medico che, conoscendo approfonditamente il quadro clinico del Paziente, saprà dare i migliori consigli.
Controindicazioni
Il Tarassaco Fa Male?
- Non esistono controindicazioni all'uso di Tarassaco in soggetti adulti in buono stato di salute, salvo la presenza di reazioni di ipersensibilità individuale ai suoi componenti.
Non somministrare in caso di allergia accertata alle Asteraceae. - Il tarassaco è inoltre controindicato nell'occlusione delle vie biliari, come in presenza di calcoli epato-biliari, e in caso di colecistite (infiammazione della cistifellea), colangite (infiammazione dei dotti biliari) o altre condizioni di sofferenza della cistifellea.
- L'uso in pazienti con insufficienza renale e/o diabete e/o insufficienza cardiaca dovrebbe essere evitato a causa di possibili rischi dovuti a iperkaliemia.
- L'utilizzo in gravidanza, allattamento e al di sotto dei 12 anni deve ritenersi generalmente controindicato, a meno che il medico non lo ritenga strettamente necessario.
Effetti Collaterali
- In base ai dati di letteratura, il Tarassaco risulta essere un integratore molto ben tollerato, anche ad alte dosi.
- Data la capacità della droga di aumentare la secrezione clorido-peptica dello stomaco, possono comparire disturbi gastrici da iperacidità.
Cautela quindi nell'utilizzo di Tarassaco in soggetti affetti da ulcera peptica o gastrite.
Prezzo e Offerte
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