Abuso di Cocaina | Effetti, Rischi | Pericoli per la Salute

Tutti i pericoli legati all'utilizzo acuto e cronico della Cocaina

Abuso di Cocaina | Effetti, Rischi, Pericoli
Supervisione Scientifica a Cura del Dottor Gilles Ferraresi - Ultima revisione dell'articolo:

Generalità

In Europa l'abuso di cocaina è aumentato marcatamente negli ultimi anni. Secondo stime attuali, nell'Unione Europea ci sono almeno 3-3,5 milioni di consumatori di cocaina e circa 1,5 milioni di coca-dipendenti. Quest'ultimo dato sicuramente è sottostimato in quanto i consumatori regolari sono di più difficile individuazione. Inoltre, un altro fenomeno su cui indagare in termini epidemiologici è l'uso di cocaina da parte di professionisti e politici, fenomeno che risulta in crescita e che suscita molto interesse da parte dei mass-media. Nella fascia giovanile tra i 15 e i 34 anni si sono registrati i consumi più alti di cocaina, in particolar modo tra i giovani maschi che risiedono nelle aree urbane e che frequentano contesti ricreativi come ad esempio street-bar, discoteche e night clubs.

Tra i consumatori che richiedono un trattamento clinico per problemi di abuso di droghe, la cocaina si colloca al terzo posto per frequenza, dopo eroina e cannabinoidi.

Il problema della cocaina appare in crescita perché comunemente si ritiene - a torto - che sia una sostanza psicoattiva non dannosa, che provoca euforia e aumenta le prestazioni fisiche, e che sia compatibile con la vita quotidiana.

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Cos'è la cocaina?

La cocaina è un potente stimolante psicoattivo che colpisce direttamente il cervello. Si dice che la cocaina sia la droga degli anni '80-90 per la sua diffusione e popolarità nate in quel periodo. Ma la cocaina non è in realtà una nuova droga. Infatti, è una delle sostanze psicoattive più conosciute. Le foglie di coca (pianta Erythroxylon coca Lam.), la fonte da cui si estrae la cocaina, sono state masticate ed ingerite per anni, mentre la cocaina purificata attraverso procedimenti chimici è conosciuta da un centinaio di anni. Ad esempio agli inizi del 1900, la cocaina purificata era uno degli ingredienti principali di elisir e tonici, utilizzati per una vasta gamma di disturbi. Secondo recenti ritrovamenti archeologici, sembrerebbe che fosse usata in Equador già prima della nascita dell'impero Incas. Fino al 1903 la cocaina era contenuta nella Coca-Cola (60 mg/200ml).
La cocaina pura era inizialmente estratta dalle foglie della pianta Erythroxylon coca, che cresceva prevalentemente in Bolivia e Perù. Dopo il 1990, la Colombia divenne la nazione con la più vasta quantità di piantagioni di coca coltivata. Oggi la cocaina è considerata una sostanza con un elevato potenziale d'abuso, ma può essere somministrata dal medico per cure legittime, ad esempio come anestetico per alcune operazioni agli occhi, orecchie e gola.
La cocaina è generalmente venduta per strada come polvere fine, di colore bianco e cristallino ed è normalmente nota come "coca", "neve", "fiocco" o "soffio". Generalmente i venditori di strada diluiscono la cocaina con sostanze inerti come ad esempio amido di mais, polvere di talco o zucchero, oppure con droghe attive come ad esempio la procaina (una sostanza chimica collegata agli anestetici locali) o l'amfetamina (un altro stimolante). Alcuni consumatori di cocaina, combinano la cocaina con l'eroina, ottenendo un mix detto "speedball".
Ci sono due forme chimiche della cocaina da abuso, il sale cloridrato solubile in acqua o la cocaina sotto forma di base, insolubile in acqua. Quando utilizzata come sostanza da abuso, la cocaina cloridrata o sotto forma di polvere può essere iniettata o sniffata. La cocaina basica è stata invece trattata con ammoniaca o sodio bicarbonato (baking soda) e acqua, poi scaldata per rimuovere l'idrocloride e produrre una sostanza che si può fumare. Il termine "crack", che è il nome di strada dato alla cocaina privata della base, si riferisce al suono scoppiettante che si sente quando viene fumata.

Modalità d'assunzione

In che modo si abusa della cocaina?

Le principali vie di somministrazione della cocaina sono orale, intranasale, intravenosa e per inalazione.

Via di somministrazione:

  • per os
  • per via intranasale (snorting)
  • per via parenterale (sottocute, intramuscolo, endovena)
  • per inalazione (fumo)

Assorbimento:

  • rapido dopo somministrazione intranasale
  • più lento dopo somministrazione parenterale a causa della vasocostrizione
  • rapidissimo dopo assunzione con il fumo

Per via endovenosa la cocaina raggiunge immediatamente il suo picco plasmatico, mentre per assorbimento attraverso la mucosa nasale il picco ematico viene raggiunto dopo 30-45 minuti. L’emivita della sostanza è assai breve e a seconda della via di somministrazione il tempo di dimezzamento è di circa 45-90 minuti, ma negli utilizzatori il desiderio di ripetere l’uso compare dopo appena 10-30minuti.

La cocaina è in grado di attraversare la barriera placentare e compare anche nel latte.

La via intranasale (snorting) è il processo di inalazione della polvere di cocaina attraverso le narici, dove viene assorbita dal tessuto nasale attraverso il circolo sanguigno. La droga può anche essere strofinata sulle mucose dei tessuti. La somministrazione per iniezione o per via intravenosa, permette alla droga di passare direttamente nel sangue aumentando così l'intensità dei suoi effetti. Il fumo prevede invece di inalare i vapori di cocaina o il fumo nei polmoni, dove l'assorbimento nel circolo sanguigno è rapido come un'iniezione e gli effetti quasi immediati (l'euforia che produce è una delle ragioni per cui il crack è diventato particolarmente popolare a metà degli anni 80). L'uso di cocaina va da un utilizzo occasionale ad un utilizzo ripetuto o compulsivo.

Eccetto che per l'uso di cocaina in campo medico, non c'è sicurezza nell'uso di questa sostanza. Qualsiasi via di somministrazione può portare all'assorbimento di quantità tossiche di cocaina, con possibili situazioni critiche di emergenza per problemi cardiovascolari acuti o cerebrovascolari o attacchi epilettici. Tutte queste situazioni possono portare rapidamente alla morte improvvisa.

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Meccanismo d'azione

Come produce i suoi effetti la cocaina?

Numerose ricerche scientifiche sono state condotte per cercare di capire in che modo la cocaina produce i suoi effetti piacevoli e perché diventi poi una sostanza d'abuso. E' emerso dagli studi che nel cervello esistono delle aree che sono stimolate da tutti i tipi di stimoli "da rinforzo", come ad esempio il cibo, il sesso e molte droghe d'abuso.

Azioni della cocaina

  • azione anestetica locale 
  • vasocostrizione
  • azione psicostimolante
  • azione euforigena

Un sistema neuronale che sembra essere particolarmente influenzato dalla cocaina origina nell'area ventrale tegmentale (VTA). Le fibre nervose che originano nella VTA si estendono poi in un'altra regione cerebrale chiamata nucleo accumbens, una delle aree chiave del cervello coinvolte nel piacere. Studi condotti sugli animali hanno mostrato che il piacere fa aumentare il livello di un neurotrasmettitore (sostanza chimica del cervello), la dopamina. Essa a sua volta fa aumentare l'attività nervosa nel nucleo accumbens. Quindi le droghe d'abuso possono interferire con il normale processo di comunicazione a livello del sistema nervoso centrale, nello specifico aumentando il segnale della dopamina, responsabile dell'iniziale euforia in seguito all'uso di cocaina.

Effetti a breve termine

Gli effetti della cocaina compaiono quasi subito dopo una singola dose e scompaiono da un minimo di pochi minuti ad un massimo di un'ora. Presa in piccole quantità la cocaina generalmente rende il consumatore euforico, pieno di energia, loquace, mentalmente vigile soprattutto per quanto riguarda le sensazioni di suono, vista e tatto, e può anche temporaneamente spegnere il bisogno di cibo e di riposo. Alcuni degli utilizzatori sostengono che la cocaina aiuti loro a migliorare determinate abilità fisiche ed intellettuali, mentre altri sostengono effetti contrari. La durata degli effetti euforici della cocaina dipende dalla via di somministrazione utilizzata. Tanto più velocemente la cocaina viene assorbita, più intenso sarà l'effetto derivante, ma di durata più breve. Se si utilizza la via di somministrazione per inalazione nasale, servirà più tempo per ottenere l'effetto, ma esso potrà durare da 15 minuti fino a 30 minuti. Nel caso in cui invece si preferisca il fumo, gli effetti saranno più rapidi, ma avranno una durata che va dai 5 ai 10 minuti. Gli effetti fisiologici a breve termine dell'uso di cocaina possono comprendere vasocostrizione dei vasi sanguigni, dilatazione delle pupille, ed aumento della temperatura corporea, del battito cardiaco e della pressione sanguigna. Grandi quantità di cocaina possono intensificare tali effetti, ma possono anche portare a comportamenti bizzarri o violenti. Alcuni consumatori riportano un senso di irrequietezza, irritabilità, ansia, panico e paranoia. Altri possono manifestare tremori, vertigini e contrazioni muscolari.

Possono insorgere anche severe complicazioni mediche associate all'abuso di cocaina. Alcune tra le più frequenti riguardano gli effetti cardiovascolari che includono disturbi del battito cardiaco e attacchi di cuore veri e propri, ma anche disturbi neurologici inclusi mal di testa, attacchi epilettici e coma, e complicazioni gastrointestinali come dolore addominale e nausea. Raramente si può andare incontro a morte improvvisa se è la prima volta che si prova a fare uso di cocaina. La morte correlata all'uso di cocaina spesso è il risultato di un arresto cardiaco o di attacchi epilettici seguiti da arresto respiratorio.
Inoltre, è stato anche dimostrato che vi è un'interazione potenzialmente dannosa tra l'uso di cocaina in associazione all'uso di alcol. L'associazione di queste due sostanze è la più comune combinazione che può portare a morte.

Effetti a lungo termine

La cocaina è una potente droga d'abuso. E' improbabile che un individuo sia in grado di decidere o predire quando smetterà di utilizzarla, o quando non vorrà più utilizzarla. Questo perché la cocaina crea dipendenza, pertanto, se l'abuso di cocaina prende il sopravvento sulla volontà, il rischio di ricadute è molto alto anche dopo un lungo periodo di astinenza. Recenti studi hanno dimostrato che anche durante il periodo di astinenza, la memoria dell'esperienza dell'uso di cocaina o l'esposizione a stimoli ad essa associati, può indurre un forte desiderio di assumerla, fomentando il rischio di ricadute. Esposizioni ripetute alla cocaina inducono il cervello ad un fenomeno noto nome adattamento: in pratica, il sistema naturale di rinforzo diventa piano piano meno sensibile alle normali sostanze di rinforzo e alla droga stessa. Si può quindi sviluppare tolleranza, il che significa che sono necessarie dosi sempre più alte di cocaina, o somministrazioni più ravvicinate, per provare lo stesso piacere che si era provato durante il primo periodo di utilizzo della cocaina. Allo stesso tempo i consumatori possono diventare anche molto più sensibili agli effetti tossici che la droga stessa induce, come ad esempio maggiore ansia, convulsioni e altri effetti collaterali. Con l'aumento delle dosi o della frequenza, il rischio di effetti psicologici e fisiologici avversi aumenta. Le diverse vie di somministrazione possono indurre conseguenze differenti; ad esempio, se si utilizza la via per inalazione attraverso le narici, l'effetto collaterale a cui si può andare incontro è la perdita del senso dell'olfatto, con sangue da naso, problemi di deglutizione, raucedine e soprattutto irritazione del setto nasale, che potrebbe tradursi in una infiammazione cronica caratterizzata da naso che cola.
La cocaina ingerita invece può portare a cancrena dell'intestino dovuta alla riduzione del flusso sanguigno.
Le persone che invece si iniettano la cocaina per via intravenosa, sono caratterizzate dalle tracce che lascia la puntura soprattutto a livello degli avambracci. Questa via di somministrazione può provocare reazioni allergiche sia per la droga che per le sostanze aggiunte nella cocaina da strada, che in casi molto severi possono portare a morte.
Molti utilizzatori cronici di cocaina perdono il loro appetito andando incontro a veri e propri cali di peso e fenomeni di malnutrizione.

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