Benefici dello Smettere di Fumare

Smettere di Fumare | Tutti i Benefici
Supervisione Scientifica a Cura del Dottor Gilles Ferraresi - Ultima revisione dell'articolo:

Definizione

I benefici di smettere di fumare sono l'insieme delle conseguenze positive che comporta la cessazione definitiva del consumo di tabacco, sulla salute del soggetto fumatore.
Interessano l'organismo nella sua totalità: alcuni organi e tessuti mostrano un miglioramento già dopo poco tempo (nell'ordine di giorni o settimane), mentre altri hanno bisogno di diversi mesi (se non addirittura anni).

BREVE RIEPILOGO DEI DANNI DEL FUMO

Prima di procedere con la descrizione dei benefici di smettere di fumare, è opportuno rivedere brevemente i danni del fumo, cioè le conseguenze nocive del consumo continuativo di tabacco sulla salute dell'organismo.
Fumare sigarette, sigari e pipa è fonte di seri danni per:

  • L'apparato cardiocircolatorio. Il fumo causa: un restringimento dei vasi sanguigni (vasocostrizione), un innalzamento della pressione arteriosa, una spiccata tendenza del sangue a formare coaguli sanguigni, un incremento persistente del battito cardiaco, una predisposizione all'aterosclerosi, una riduzione dei livelli di ossigeno nel sangue, una sofferenza alle arterie coronarie con rischio di angina pectoris o infarto del miocardio.
  • I polmoni e le vie aeree respiratorie. L'inalazione dei “veleni del fumo” pregiudica il tessuto ciliare che protegge le vie aeree respiratorie. Questo fa sì che, all'interno di queste vie e all'interno dei polmoni, si accumulino, senza possibilità di espulsione, le sostanze tossiche dell'aria e dello stesso fumo.
    La presenza di tali sostanze è responsabile di gravi affezioni polmonari quali: tumore al polmone, broncopneumopatia cronica ostruttiva, enfisema polmonare, asma e polmonite.
  • Il tratto digestivo esofago-stomaco. Il fumo induce il deterioramento dello sfintere esofageo inferiore, situato al termine dell'esofago. Tale deterioramento porta all'instaurarsi di una condizione nota come malattia da reflusso gastroesofageo. Caratterizzata dalla cronica risalita nell'esofago delle sostanze acide dello stomaco, la malattia da reflusso gastroesofageo rappresenta un fattore favorente la comparsa di tumori esofagei.
    A livello gastrico, i “veleni” del fumo indeboliscono la parete interna dello stomaco e predispongono l'individuo fumatore allo sviluppo di ulcere peptiche e tumore allo stomaco.
  • La bocca e la gola (tratto orofaringeo).
    A livello di bocca e gola, è causa potenziale di: alito cattivo, denti macchiati, gengivite, calo del senso del gusto, tumori alle labbra, tumori alla lingua, tumori alla laringe, tumori alle corde vocali e tumori alla gola.
    Per avere un'idea di quanto pericoloso sia il fumo per il tratto bocca-gola, si pensi al seguente dato statistico: il 93% dei tumori del tratto orofaringeo è dovuto al fumo.
  • La pelle. Riducendo l'ossigenazione della pelle, il fumo accelera l'invecchiamento cutaneo, inaridisce e rende gialla la cute e favorisce la comparsa di rughe attorno agli occhi e alla bocca. 
  • Il cuoio capelluto. I capelli di un fumatore tendono a essere più spenti e fragili, rispetto ai capelli di un non-fumatore. A provocare tutto ciò, è l'effetto vasocostrittivo del fumo, che riduce l'ossigenazione del cuoio capelluto.
  • L'apparato riproduttivo. Nell'uomo, il fumo può pregiudicare la capacità erettile e la produzione di spermatozoi. Nella donna, favorisce: un calo della fertilità, un calo della capacità di avere un orgasmo, l'insorgenza di tumori alla cervice uterina, le infezioni da Papilloma virus, la menopausa precoce e la comparsa di problemi in gravidanza.
  • Il cervello. Il fumo aumenta il rischio di soffrire di ictus e aneurismi cerebrali.
    Riguardo l'ictus, il lettore tenga presente che fumare aumenta la probabilità di soffrire di ictus di un buon 50% e raddoppia il rischio di morte a seguito di un suo episodio.
  • Le ossa. Diversi studi hanno dimostrato che, rispetto alle persone non fumatrici, i fumatori tendono ad avere le ossa più fragile e a soffrire maggiormente di osteoporosi.
  • Altri organi. A causa del fumo, possono sviluppare neoplasie: i reni, la vescica e il pancreas.

Quali sono i benefici di smettere di fumare

I benefici di smettere di fumare sono numerosi.
Infatti, cessare il consumo di tabacco comporta:

  • Un miglioramento delle capacità respiratorie. È frutto di un processo di guarigione del tessuto polmonare, che comincia dopo un mese dall'ultima sigaretta e può durare, nei casi più gravi, anche 9 mesi.
    Durante tale processo, il sistema di ciglia vibratili, che tappezza le vie respiratorie, ritorna alla normalità e riprende a “difendere” le suddette vie dalle sostanze tossiche.
    Gli ex-fumatori avvertono l'avvenuto miglioramento delle proprie capacità polmonari, quando svolgono attività fisica: in tali occasioni, il loro respiro risulta molto più facile, rispetto a quando fumavano.
    La tipica tosse dell'individuo fumatore si risolve progressivamente.
  • Un miglioramento della funzione cardiocircolatoria. Già dopo 20 minuti dall'ultima sigaretta, l'effetto vasocostrittivo della nicotina si riduce e la pressione sanguigna e il battito cardiaco cominciano ad assumere valori più vicini alla normalità.
    Trascorse 12 ore, i livelli di ossigeno nel sangue sono quasi uguali a quelli di una persona che non ha mai fumato.
    Quindi, man mano che trascorrono i giorni, le prestazioni fisiche migliorano a vista d'occhio: risultano gradualmente più semplici attività come camminare a passo spedito, correre ed eseguire sforzi fisici di vario tipo.
  • Un sensibile ringiovanimento della pelle. Se migliora la circolazione sanguigna, migliora anche l'ossigenazione dei tessuti del corpo. A giovarne è ovviamente (anche) la pelle, che ringiovanisce, migliora sotto il profilo delle rughe e perde quel colore giallastro tipico dei fumatori.
  • Un miglioramento dell'aspetto dei denti e della qualità dell'alito. Ci vuole tempo perché i denti tornino ad assumere un colorito quasi normale; l'odore dell'alito, invece, migliora in breve tempo.
  • Una riduzione della predisposizione a neoplasie di vario genere, malattie infettive e patologie polmonari. Studi scientifici hanno dimostrato che dopo 5-10 anni dall'ultima sigaretta, gli ex-fumatori hanno il 50% di probabilità in meno, rispetto a quando fumavano, di sviluppare tumori nelle seguenti sedi anatomiche: bocca, gola, vescica, esofago e polmoni.
    Per quanto concerne le malattie infettive, c'è una riduzione sensibile della tendenza a contrarre il batterio Helicobacter pylori, un agente patogeno che concorre allo sviluppo di ulcere peptiche.
    Infine, la progressiva guarigione del tessuto polmonare e la riformazione delle ciglia riducono il rischio di polmoniti, enfisema polmonare, bronchiti acute, bronchite cronica (broncopneumopatia cronica ostruttiva) e asma.
    Indagini mediche hanno recentemente evidenziato che, dopo 20 anni, i polmoni di un ex-fumatore sono guariti del tutto e sono comparabili a quelli di un individuo che non ha mai fumato.
  • Una riduzione della probabilità di soffrire di attacco di cuore e/o ictus. Il miglioramento della circolazione sanguigna implica anche una maggiore fluidità del sangue e una minore predisposizione al problema dell'aterosclerosi. Tutto ciò si traduce in un minor rischio di occlusione delle arterie coronarie e delle arterie che ossigenano il cervello.
    Secondo diverse ricerche scientifiche, occorrono tra i 5 e 15 anni, perché il rischio di un ex-fumatore di sviluppare una malattia cardiaca o un ictus sia equiparabile a quello di una persona che non ha mai fumato.
  • Un incremento della fertilità. È un beneficio che interessa in particolar modo le donne, le quali hanno maggiori probabilità di rimanere incinte e portare a termine con successo le gravidanze.
  • Un miglioramento della vita sessuale. L'uomo migliora le sue capacità erettili, grazie a una più efficace circolazione sanguigna nei vasi arteriosi che giungono al pene.
    La donna recupera la normale capacità di raggiungere l'orgasmo, durante i rapporti sessuali.
    Da tutto ciò ne deriva un miglioramento della vita di coppia.
  • Un miglioramento del senso del gusto e dell'odorato. Con la progressiva eliminazione dal corpo dei “veleni” del fumo, odorato e gusto cominciano a tornare normali. Questo può rappresentare un piacere per la vita, soprattutto in caso di grandi fumatori, che hanno un senso del gusto quasi del tutto assopito.
    Il miglioramento dell'odorato e del gusto è un beneficio che un ex-fumatore può apprezzare già dopo 48 ore dall'ultima sigaretta.
  • La mancata esposizione di amici, familiari e conoscenti al cosiddetto fumo passivo. Per chi non ne fosse ancora a conoscenza, il fumo passivo ha un impatto devastante sulla salute dell'organismo e può essere letale quanto il fumo attivo.
    Per questo motivo, è doveroso inserirlo tra i benefici di smettere di fumare.
Che cosa succede al suo organismo, quando un fumatore smette di fumare
Dopo…dall'ultima sigaretta Effetti
20 minuti La pressione sanguigna ritorna a livelli normali, così come il battito cardiaco.
2 ore Cominciano a comparire i primi segni dell'astinenza da nicotina.
12 ore Il livello di ossigeno nel sangue torna ad assumere un valore molto vicino alla normalità. Il monossido di carbonio - un “veleno” del fumo che si mescola al sangue - scende a livelli accettabili, per quanto concerne la buona salute dell'essere umano.
48 ore Odorato e gusto migliorano sensibilmente.
72 ore (3 giorni) L'organismo ha eliminato tutta la nicotina presente nei suoi organi e tessuti. È in questo momento che comincia la fase acuta dell'astinenza da nicotina.
I principali sintomi di quest'ultima consistono in: desiderio irrefrenabile di fumare, irritabilità, nausea, crampi allo stomaco, collera, ansia, depressione e difficoltà di concentrazione.
5-8 giorni Le crisi da desiderio di fumare durano più di 3 minuti.
10 giorni Le crisi da desiderio di fumare durano meno di 3 minuti.
2-4 settimane I sintomi dell'astinenza da nicotina sono quasi del tutto scomparsi.
2 settimane - 3 mesi Il rischio di attacco di cuore comincia a scemare.
3 settimane - 3 mesi La funzione cardiocircolatoria mostra i primi sensibili segni di miglioramento. Risulta più facile camminare a passo spedito, correre e fare sforzi.
1 mese Comincia il processo di guarigione del tessuto polmonare, con la riformazione delle ciglia vibratili all'interno delle vie aeree respiratorie.
Nei casi più gravi, occorrono circa 9 mesi perché i polmoni siano comparabili a quelli di una persona che non ha mai fumato.
C'è una progressivo miglioramento della tosse, fino al suo completo esaurimento.
1 - 2 anni Il rischio di malattie di cuore e ictus si è ridotto del 50%.
5 - 15 anni Il rischio di ictus è equiparabile a quello di un individuo che non ha mai fumato in vita.
10 anni Il rischio di tumore alla gola, alla bocca, all'esofago, alla vescica, al pancreas e ai polmoni si è ridotto del 50%.
15 anni Il rischio di ammalarsi di tumore al pancreas è equiparabile a quello di una persona che non ha mai fumato.
20 anni Il rischio di sviluppare un tumore al polmone o una qualsiasi altra grave affezione polmonare è pari a quello di una persona che non ha mai fumato.

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