Sigaretta Elettronica

Sigaretta Elettronica
Supervisione Scientifica a Cura del Dottor Gilles Ferraresi - Ultima revisione dell'articolo:

Che cos'è la sigaretta elettronica?

La sigaretta elettronica è un dispositivo a batteria, che imita i sistemi tradizionali per fumare (quindi sigarette, sigari, pipa ecc), senza però la combustione del tabacco, processo notoriamente dannoso per la salute dell'organismo umano.
Come si vedrà più avanti, per poter apprezzare le potenzialità di una sigaretta elettronica, occorre inserirvi un liquido apposito, contenente nicotina in quantità variabili e altre sostanze, capace di trasformarsi in fumo-vapore.
I liquidi per sigaretta elettronica sono noti anche con il nome di e-Liquid.

Forse i lettori non sanno che...

La combustione di una sigaretta tradizionale (ma lo stesso vale per un sigaro o la pipa) produce ben 4.000 sostanze circa. Tra queste 4.000 sostanze, ce ne sono tantissime di tossiche/irritanti per il nostro organismo e almeno 70 dal comprovato potere cancerogeno sull'essere umano e sugli animali (N.B: tossico e cancerogeno non significano, esattamente, la stessa cosa).

SCOPO DELLA SUA INVENZIONE

Chi ha progettato la sigaretta elettronica voleva mettere a disposizione dei fumatori un metodo per fumare che fosse meno dannoso dei metodi tradizionali, ma ugualmente appagante.
Oggi, la sigaretta elettronica rientra anche tra i supporti che aiutano a smettere di fumare o a superare gradatamente la cosiddetta astinenza da nicotina, cioè la tipica serie di sintomi che manifestano i consumatori accaniti di tabacco quando smettono di fumare.

CHI L'HA INVENTATA?

La messa a punto del primo modello rudimentale di sigaretta elettronica risale al 1965, per opera dello statunitense Herbert A. Gilbert. L'invenzione di Gilbert riscosse poco successo all'epoca, probabilmente perché il fumo di sigaretta, ai tempi, affascinava ancora troppo. L'insuccesso dell'invenzione di Gilbert comportò la mancata commercializzazione del prodotto (non era conveniente proporlo sul mercato) e la rinuncia a progettare modelli migliori, più efficienti ecc.
Un impatto estremamente diverso, invece, lo ha avuto il prototipo di sigaretta elettronica, proposto dal farmacista cinese Hon Lik circa 38 anni dopo, precisamente nel 2003.
Considerato l'inventore della sigaretta elettronica moderna, Hon Lik sviluppò il suo progetto, dopo la morte del padre, accanito fumatore, per tumore al polmone.
A sostenere Lik nei suoi lavori sulla sigaretta elettronica fu un'azienda di Hong Kong, la Golden Dragon Holdings, che intuì, prima di altre compagnie simili, il potenziale successo commerciale dell'invenzione del farmacista cinese.
Le esportazioni della Golden Dragon Holdings ebbero inizio tra il 2005 e il 2006: in questi anni, i responsabili della suddetta compagnia pensarono che, per pubblicizzare meglio il prodotto “sigaretta elettronica”, fosse opportuno assumere il nome aziendale di Ruyan. Ruyan è una parola cinese che in italiano può tradursi con “quasi simile al fumo”.
A conclusione di questa breve panoramica sull'invenzione della sigaretta elettronica, riteniamo opportuno informare il lettore che il dispositivo di Lik si basava sull'utilizzo di un congegno a ultrasuoni, mentre i dispositivi moderni funzionano mediante un elemento riscaldante chiamato atomizzatore.
Questo significa che, in questi 10-12 anni, un'evoluzione c'è stata (e neppure trascurabile).

Componenti di una sigaretta elettronica

Sebbene possano variare nella forma e nelle caratteristiche specifiche, le sigarette elettroniche presentano tutte 4 componenti essenziali che sono: un filtro con cartuccia, un atomizzatore (o vaporizzatore), una batteria e un circuito elettronico interno.

  • Filtro con cartuccia interna: il filtro è generalmente in plastica e funge da contenitore per la cartuccia. La cartuccia è il serbatoio per il liquido.
    Esistono tante variabili per questa componente. Infatti, in commercio, ci sono: filtri con cartuccia monouso; filtri con cartuccia ricaricabile più volte (cartuccia multiuso); filtri-cartuccia ricaricabili (filtri tank).
    La durata di una cartuccia dipende dalla sua capienza (sul mercato, ci sono cartucce di capacità diversa) e da quanto si utilizza la sigaretta elettronica.
  • Atomizzatore (o vaporizzatore): l'atomizzatore rappresenta la componente centrale della sigaretta elettronica. Dal punto di vista tecnico, è una piccola resistenza che genera calore. Il calore serve a surriscaldare il liquido e a trasformare quest'ultimo in fumo-vapore.
    Esistono vari tipi diversi di atomizzatore: l'atomizzatore-tank a testina integrata, l'atomizzatore-tank a testina intercambiabile e il cosiddetto cartomizzatore.
    Gli atomizzatori-tank funzionano riscaldando il liquido presente in un filtro-cartuccia esterno (filtri tank): il liquido entra in contatto con l'atomizzatore attraverso un forellino, situato tra le due componenti. I modelli a testina integrata richiedono il ricambio di tutto l'elemento riscaldante, mentre i modelli a testina intercambiabile richiedono il ricambio della sola testina.
    Passando quindi ai cartomizzatori, questi sono vaporizzatori progettati per l'inserimento all'interno di una cartuccia. In altre parole, sono atomizzatori integrati alla cartuccia.
    A permettere la loro azione riscaldante è un connettore filettato che proviene dalla batteria.
    L'unità di misura che indica l'attività di resistenza di un atomizzatore è l'Ohm.
  • Batteria: la batteria è la componente della sigaretta elettronica che fornisce energia (o potenza) all'atomizzatore e ne permette il riscaldamento. In genere, è un elemento agli ioni litio, ricaricabile.
    Esistono batterie dotate di un sensore dell'aspirazione e batterie che funzionano soltanto tramite interruttore. Nel primo caso, ad attivare la batteria è l'aspirazione del fumatore; nel secondo caso, è la pressione dell'interruttore.
    Le batterie presenti oggi sul mercato hanno potenze variabili: ci sono quelle da 350mA, 650mA, 900mA e 1.100mA e le cosiddette Big battery con potenza assai elevata.
    Com'è facilmente intuibile, più è potente una batteria e più è elevato l'effetto riscaldante. L'entità dell'effetto riscaldante è importante perché, da essa, dipendono la vaporizzazione del liquido (a temperature più alte, c'è una maggiore produzione di fumo) e la soddisfazione nel fumare.
    Una generica batteria per sigaretta elettronica dura circa 200-300 ricariche; dopodiché va cambiata.
  • Circuito elettronico interno: il circuito elettronico interno è ciò che collega la batteria all'atomizzatore e a tutte le altre componenti elettroniche, che possono caratterizzare un particolare modello di sigaretta.

UNA COMPONENTE TIPICA, MA NON ESSENZIALE: IL LED

Molte sigarette elettroniche possiedono, sulla loro sommità, un LED rosso. Questa luce si attiva al momento dell'aspirazione e serve a simulare il rosso indotto dalla combustione delle sigarette tradizionali.
Il LED rientra nell'elenco delle componenti non essenziali, che ricevono energia dalla batteria, attraverso il circuito elettronico interno.

E-Liquid: cosa può contenere?

Un classico liquido per sigaretta elettronica contiene: glicole propilenico, glicerolo, acqua, aromi e nicotina in quantità variabili.
Usati anche in campo farmaceutico, cosmetico e alimentare, il glicole propilenico e il glicerolo sono due composti organici dalla bassa tossicità, che garantiscono al liquido per sigaretta elettronica la sua caratteristica fumosità.
Gli aromi sono sostanze profumate di origine naturale o artificiale, che servono a dare un certo sapore a ogni cosiddetto “tiro” (o “svapo”) di sigaretta elettronica. In commercio, esistono tantissimi aromi diversi, rispondenti alle esigenze più disparate dei consumatori.
Infine, la nicotina è la sostanza ricercata dai fumatori e che crea, in loro, dipendenza dal consumo di tabacco. Appartenente alla categoria degli alcaloide, è tossica per l'organismo umano, ma non cancerogena. I suoi effetti tossici principali sono: innalzamento della pressione sanguigna e aumento del battito cardiaco.

QUANTA NICOTINA C'È IN LIQUIDO PER SIGARETTA ELETTRONICA?

I liquidi per sigaretta elettronica possono contenere da 4 a 24 milligrammi per millilitro (mg/ml) di nicotina.
La quantità di nicotina presente all'interno di un e-Liquid incide, ovviamente, sulla quantità di nicotina inalata dal fumatore, durante ogni “svapo”.
Ciò spiega per quale motivo i liquidi ad alto contenuto di nicotina soddisfino meglio le esigenze dei fumatori più bisognosi di nicotina, mentre i liquidi a basso contenuto di nicotina siano ideali per i fumatori meno accaniti e per coloro che intendono superare gradatamente la sindrome d'astinenza da nicotina.

LIQUDI SENZA NICOTINA O NICOTINA-FREE

Gli utilizzatori della sigaretta elettronica hanno la possibilità di acquistare anche liquidi privi di nicotina (detti anche e-Liquid nicotina-free), ma contenenti tutti gli altri sopraccitati ingredienti.
I preparati senza nicotina rispondono alle esigenze di coloro che vogliono smettere di fumare e assumere nicotina.

Funzionamento

Ecco qual è, per punti schematici, il meccanismo di funzionamento di una sigaretta elettronica con batteria a sensore di attivazione e di una sigaretta elettronica con batteria a interruttore.

Quando la batteria presenta il sensore di attivazione:

  • Ad attivare l'intero disposizione è l'inalazione da parte del fumatore. Il sensore di attivazione, infatti, è in grado di avvertire il flusso d'aria che si crea quando il fumatore inala attraverso il filtro.
  • Una volta attivata, la batteria eroga energia all'atomizzatore, il quale comincia a riscaldarsi.
  • Il calore emesso dall'atomizzatore trasforma il liquido in vapore (o aerosol).
    Mentre avviene ciò, il LED presente sulla sommità della sigaretta elettronica si accende, simulando la combustione di una sigaretta tradizionale.
  • Dopo la trasformazione del liquido in vapore (vaporizzazione), il fumatore riceve uno sbuffo di gas caldo, che inala come fosse fumo di tabacco.
  • Durante la fase di espirazione, il glicole propilenico e il glicerolo fanno sì che il vapore emesso abbia l'aspetto del fumo di una sigaretta tradizionale.

Quando la batteria presenta l'interruttore:

  • Ad attivare l'intero dispositivo è la pressione dell'interruttore. Per poter “tirare” con la sigaretta elettronica, il fumatore deve premere l'interruttore, prima dell'aspirazione.
  • Premuto il pulsante ed eseguita l'aspirazione, i restanti passaggi sono gli stessi descritti per la sigaretta elettronica con batteria a sensore di attivazione.

Tossicità

Nessuna delle numerose ricerche condotte finora ha dimostrato che la sigaretta elettronica e il liquido in essa inserito sono assolutamente sicuri per la salute dell'essere umano; allo stesso modo, nessuno studio ha dimostrato il contrario, cioè la loro assoluta pericolosità.
Al momento, una delle poche certezze di medici e ricercatori è che il consumo di nicotina, mediante sigaretta elettronica, non comporta la produzione e l'inalazione delle stesse sostanze tossiche e cancerogene derivanti dalla combustione del tabacco di una sigaretta tradizionale.

SOLO PRODOTTI REGOLAMENTATI ED ETICHETTATI

Nel 2009, la FDA (cioè l'ente governativo americano per la regolamentazione dei prodotti alimentari e farmaceutici) analizzò alcuni liquidi per sigaretta elettronica, prodotti da due marchi leader del settore, e scoprì che contenevano glicole dietilenico, una sostanza altamente tossica per l'essere umano.
Parallelamente, individuò anche dei liquidi venduti come e-Liquid nicotina-free, ma contenenti tracce di nicotina.
Questi due spiacevoli scoperte indussero l'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) a regolamentare ogni prodotto per sigaretta elettronica e a imporvi un'etichettatura.

Consiglio per i consumatori: i prodotti privi di etichettatura sono poco sicuri!

I principali punti da chiarire sulla sigaretta elettronica

  • Quali sono gli effetti a lungo termine?
  • Il riscaldamento dei liquidi alla nicotina genera sostanze nocive/cancerogene sempre o solo a determinate temperature/condizioni?
  • I componenti metallici della sigaretta elettronica possono risultare fonte di tossicità?
  • La quantità di nicotina inalata è veramente inferiore a quella inalata quando si fuma una sigaretta tradizionale?
  • Il glicole propilenico, il glicerolo e gli aromi sono veramente privi di danni rilevanti sull'essere umano?
  • Le emissioni passive della sigaretta elettronica sono dannose, innocue o meno dannose di quella di una sigaretta elettronica?

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