Spotting | Cause e Sintomi | E' un Disturbo Grave? Trattamenti

In questo articolo parliamo dello Spotting, delle sue Cause e dei Sintomi Associati. E' un Disturbo Grave? Quando Consultare il medico? Quali Esami per la Diagnosi? Informazioni sulle Cure e i Rimedi Efficaci per la Cura dello Spotting

Spotting
Supervisione Scientifica a Cura del Dottor Gilles Ferraresi - Ultima revisione dell'articolo:

Introduzione

Si definisce "spotting" un leggero sanguinamento vaginale, irregolare, anomalo e non previsto.

Solitamente di breve durata (1 o 2 giorni), lo spotting tende a manifestarsi:

  • tra due mestruazioni;
  • durante l'ovulazione;
  • durante la gravidanza.

In alcuni casi, lo spotting può nascondere una minaccia d'aborto.

Sintomi

Lo spotting si manifesta, quasi sempre, con piccole perdite vaginali di sangue, spesso di colore marroncino o nocciola.

In alcuni casi, lo spotting può essere accompagnato da sintomi come:

  • crampi addominali;
  • malessere generale;
  • pancia gonfia;
  • lieve alterazione della temperatura basale.

Scopri di più sui Sintomi dello Spotting, Continua a leggere »

Cause e Fattori di Rischio

Le cause che scatenano lo spotting possono essere svariate, e non sempre di facile individuazione.

Lo spotting può causato da:

  • alterazioni ormonali;
  • pillola anticoncezionale;
  • perimenopausa (ovvero il periodo che precede la menopausa);
  • stress;
  • malattie trasmissibili sessualmente;
  • polipi uterini;
  • gravidanza.

Mentre, a volte, lo spotting costituisce un problema risolvibile spontaneamente, in altre occasioni rappresenta solo la punta dell'iceberg, al di sotto della quale si nasconde un problema più serio e grave.

È una Malattia Grave?

Il più delle volte, lo spotting è una condizione facilmente reversibile, e tende a risolversi spontaneamente nell'arco di pochi giorni.

Tuttavia, il disturbo non dev'essere sottovalutato, soprattutto quando si ripresenta spesso.

Infatti, non sempre è facile risalire alla causa che provoca lo spotting: quando la condizione è correlata a un disturbo patologico più serio, è importante riconoscere la causa che produce la malattia di base.

Cure

Non esiste una cura efficace per lo spotting, dato che si tratta di un segno che accomuna svariate condizioni o patologie.

L'unico modo per curare lo spotting è risalire alla causa scatenante, per porvi rimedio all'origine.

Scopri di più sulla Cura dello Spotting, Continua a leggere »

Lo Spotting in Pillole

Di seguito riportiamo i concetti base sullo spotting:

  • Lo spotting è una condizione esclusivamente femminile, che si manifesta con una modesta perdita di sangue uterino, al di fuori del periodo della mestruazione.
  • Lo spotting può essere accompagnato da sintomi come crampi addominali, febbricola e malessere generale; tuttavia, più spesso, lo spotting causa perdite di sangue uterino asintomatiche (senza dolore o altri sintomi).
  • Non sempre le cause dello spotting sono facilmente individuabili.
    Il sanguinamento uterino anomalo può essere causato da: pillola anticoncezionale, malattie sessualmente trasmesse, cancro, traumi sessuali, gravidanza.
  • Non esiste una cura specifica per lo spotting, dato che la condizione è un riflesso di un disturbo più grave. Tuttavia, nella maggior parte dei casi, lo spotting tende a risolversi spontaneamente, dopo aver curato la causa scatenante.

Maggiori dettagli e informazioni sullo spotting saranno illustrati nei prossimi capitoli.

Cos'è lo Spotting

Descrizione

Per "spotting", s'intende un sanguinamento uterino anomalo, inatteso, generalmente di breve durata e di scarsa entità.

Lo spotting è una condizione anomala della donna, che si manifesta come un'imprevista perdita di sangue dalla vagina, tra una mestruazione e l'altra.

Durante lo spotting, le perdite di sangue dalla vagina sono:

  • di colore marroncino o nocciola;
  • di scarsa entità (non si richiede un tampone);
  • solitamente risolvibili nell'arco di un paio di giorni.
Il termine spotting deriva dall'inglese "to spot", che significa macchiare.

Tipi di Spotting

Lo spotting si manifesta sempre allo stesso modo.

Ciò che cambia, è il momento il cui fa la sua comparsa. Per questo, si distinguono:

  • Spotting premestruale;
  • Spotting ovulatorio;
  • Spotting da traumi;
  • Spotting in gravidanza.

Esistono altre forme di spotting, correlate a patologie o condizioni più gravi (es. polipi uterini, endometriosi, cancro vaginale, malattie veneree ecc.).

Epidemiologia: Chi Colpisce? Quante Persone Soffrono di Spotting?

Lo spotting è un fenomeno esclusivamente femminile, che tende a colpire le donne durante l'età fertile.

Normalmente, lo spotting indica piccole perdite di sangue uterino: tuttavia, alcune donne, lamentano una perdita di sangue vaginale più abbondante.
Lo spotting pesante colpisce il 14-25% delle donne durante l'età riproduttiva 1.

Spotting Durante la Gravidanza

Alcune donne in gravidanza osservano episodi di spotting, soprattutto durante il primo trimestre.

Su 4.539 donne in gravidanza (tra i 18 e i 45 anni) sottoposte allo studio 2, solo 1.207 hanno riferito spotting, di cui solo l'8% ha lamentato sanguinamento vaginale grave. Inoltre, di tutti gli episodi di spotting ed emorragia vaginale leggera, il 28% era associato anche a dolore, mentre tra gli episodi di emorragia grave, il dolore era associato nel 54% dei casi.

Nella maggior parte dei casi, lo spotting ha avuto una durata inferiore ai 3 giorni.

Inoltre, è stato osservato che il sanguinamento vaginale gravidico era associato alla presenza di fibromi e a precedenti aborti spontanei.

Spotting in Cina

Lo spotting sembra colpire le donne di tutto il mondo; tuttavia, sembra che rappresenti uno dei sintomi più comuni tra le donne cinesi, affliggendo almeno il 30% della popolazione femminile 3.

Sintomi

Segni e Sintomi dello Spotting

Lo spotting non passa inosservato, dato che il fenomeno è caratterizzato proprio dalla presenza di perdite vaginali evidenti.

Solitamente, le perdite non sono abbondanti, dunque non è richiesto un tampone (come invece accade durante le mestruazioni).

Il sangue tipico dello spotting è di colore marroncino o nocciola; raramente, appare di un colore rosso acceso.

Il colore delle perdite vaginali tipiche dello spotting assume una colorazione più scura a causa dell'ossidazione dell'emoglobina.

Altri Sintomi

Solitamente asintomatico, lo spotting può generare ansia e malessere nella donna che ne soffre, soprattutto quando la condizione tende a ripresentarsi più volte.

Solo raramente, lo spotting provoca dolore.

Malattie Correlate

Nella maggior parte dei casi, lo spotting rappresenta una condizione facilmente risolvibile.

Tuttavia, quando gli episodi di spotting sono ricorrenti, è importante sottoporsi ad approfondimenti per scongiurare il rischio di patologie, quali:

  • endometriosi;
  • alterazioni ormonali gravi;
  • polipi cervicali;
  • carcinoma cervicale/vaginale/endometriale/ovarico;
  • infezioni sessualmente trasmissibili;
  • emofilia;
  • malattie infiammatorie pelviche;
  • gravidanza extrauterina;
  • aborto spontaneo;
  • gravidanza.

Quando Consultare il Medico

Solitamente, una manifestazione isolata di spotting non è preoccupante.

Tuttavia, è consigliabile rivolgersi al medico quando:

  • lo spotting è ricorrente;
  • lo spotting si ripresenta dopo la menopausa;
  • si aspetta un bambino;
  • il sanguinamento anomalo è accompagnato da dolore pelvico, vertigini e affaticamento;
  • lo spotting è accompagnato da febbre;
  • l'emorragia vaginale è pesante.

Complicazioni

Nei soggetti sani, lo spotting non degenera in complicazioni.

Tuttavia, lo spotting non dev'essere sottovalutato, poiché è un segnale che l'organismo invia per far capire che qualcosa non va.

Infatti, a volte, lo spotting ricorrente e grave può nascondere patologie serie.

Cause

Cause e Fattori di Rischio

I motivi che si nascondo alla base dello spotting sono svariati, dunque prima di un trattamento, è bene individuare la causa che provoca una simile condizione.

Le cause e i fattori di rischio legati allo spotting si sovrappongono, e possono includere:

  • assunzione della pillola contraccettiva;
  • utilizzo della spirale contraccettiva;
  • ovulazione 4;
  • presenza di polipi uterini o fibromi;
  • malattie sessualmente trasmissibili (es. clamidia o gonorrea);
  • malattia infiammatoria pelvica;
  • sindrome dell'ovaio policistico;
  • infiammazione della cervice (cervicite);
  • endometrite (infiammazione dell'endometrio);
  • gravidanza extrauterina;
  • aborto spontaneo;
  • complicazioni da gravidanza di varia natura;
  • menopausa;
  • stress;
  • disturbi del comportamento alimentare (es. bulimia, obesità, anoressia);
  • scarsa funzionalità tiroidea;
  • traumi vaginali (causati ad esempio da abusi, o dalla presenza di verruche genitali, ulcere genitali, biopsia cervicale, esame pelvico ecc.);
  • cancro della cervice o dell'utero (raro);
  • fumo di sigaretta;
  • assunzione di farmaci anticoagulanti.
Anche se raramente, lo spotting può essere associato ad alcune condizioni mediche, come ad esempio malattie renali, disturbi epatici, celiachia e diabete.

Diagnosi

Visita Medica

La diagnosi di spotting non è difficile da stabilire.

Tuttavia, è probabile che il medico ponga una serie di domande, specifiche per il disturbo osservato, per indagare sulla causa:

  • In quale periodo avete osservato perdite vaginali anomale?
  • L'emorragia vaginale è leggera o grave?
  • Di che colore sono le perdite vaginali osservate?
  • Le perdite sono associate a dolore addominale?
  • Avvertite altri sintomi, come ad esempio dolore durante la minzione (ovvero l'atto di urinare) o durante i rapporti sessuali?
  • Le perdite vaginali anormali sono un fenomeno ricorrente?

Ulteriori Accertamenti

Di per sé, lo spotting non rappresenta una condizione preoccupante.

Tuttavia, quando il fenomeno è ricorrente, o associato ad altri disturbi, è importante sottoporsi a indagini diagnostiche più approfondite per scoprire la causa che provoca lo spotting:

  • esame del sangue, utile per verificare la funzionalità tiroidea e ovarica;
  • biopsia cervicale o colposcopia*;
  • biopsia dell'endometrio;
  • pap test;
  • isteroscopia**;
  • test di gravidanza;
  • colture cervicali, utili per accertare la presenza di un'infezione.

Terminologia

*La colposcopia è un esame ginecologico che consiste nell'osservazione del collo dell'utero mediante il colposcopio: questo strumento permette la visione ingrandita della cervice uterina, dunque di studiare eventuali cellule anomale in sede.

** L'isteroscopia è un esame ginecologico che permette di diagnosticare eventuali malformazioni uterine, e di osservare la presenza di polipi, tumori o fibromi dell'utero.

Cura e Trattamenti

Il trattamento per lo spotting è correlato alla causa che l'ha provocato.

Farmaci

Nella maggior parte dei casi, lo spotting non richiede l'assunzione di farmaci: nelle persone sane, il disturbo tende a regredire spontaneamente nell'arco di pochi giorni.

Solo quando lo spotting è correlato a patologie accertate, l'assunzione di farmaci è utile per curare la causa che si nasconde all'origine, di conseguenza per risolvere il problema delle perdite vaginali anormali.

Ad esempio:

  • farmaci antibiotici, in presenza di infezioni batteriche accertate;
  • pillola anticoncezionale con un dosaggio differente, più tollerabile per la donna.

Attenzione

Talvolta, lo spotting è proprio causato dall'assunzione della pillola contraccettiva: in questo caso, l'interruzione della cura anticoncezionale - o la sostituzione con un farmaco nuovo - può risolvere il problema. Ad ogni modo, è importante discuterne sempre con il proprio ginecologo, prima di sospendere/modificare la cura.

Chirurgia

La chirurgia non è una pratica utilizzata per curare lo spotting.

Attenzione

Quando lo spotting è correlato a forme cancerose, è opportuno seguire l'iter per la cura del tumore diagnosticato.

Prevenzione

Non esiste un modo per prevenire efficacemente lo spotting.

Dieta e Stile di Vita

La correzione delle abitudini alimentari e dello stile di vita non può risolvere il problema dello spotting.

Tuttavia, la messa in pratica di determinati accorgimenti dietetici e comportamentali può essere utile per prevenire alcune forme di spotting, soprattutto quando la condizione è legata ad alimentazione scorretta e stress:

  • Seguire un'alimentazione regolare e leggera;
  • evitare di eccedere con grassi e zuccheri;
  • assumere alimenti ricchi di omega 3;
  • non fumare;
  • praticare attività fisica costante per ridurre lo stress;
  • iscriversi in palestra o seguire corsi di yoga o pilates;
  • assicurare all'organismo almeno 7 o 8 ore di sonno.

Integratori e Altri Rimedi

L'assunzione di alcuni integratori specifici può essere utile per prevenire lo spotting o per ridurre i sintomi legati a una simile condizione:

Bibliografia e Letture Consigliate

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