Cos'è l'inulina?
Le inuline sono molecole complesse prodotte e conservate dai vegetali (soprattutto nelle radici, nei tuberi e nei rizomi) come riserva energetica.
L'uomo non è in grado di digerire l'inulina, ragion per cui - in ambito nutrizionale - le inuline vengono considerate sia carboidrati non disponibili, sia un tipo di fibra alimentare.
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Caratteristiche
Caratteristiche chimiche dell'inulina
L'inulina è un polimero a base di monomeri di fruttosio, vincolati fra loro da legami β 2-1 glicosidici.
Ha varie caratteristiche chimico fisiche e un impatto metabolico estremamente interessanti, ragion per cui viene attualmente utilizzata sia in ambito alimentare che clinico.
Solubile in acqua, l'inulina trova applicazione come ingrediente/additivo naturale dal potere stabilizzante (al posto dei grassi animali) e in parte come dolcificante (al posto dello zucchero).
In medicina, l'inulina viene impiegata per la valutazione della salute dei reni (test clinico della filtrazione glomerulare) e - sottoforma di integratore per uso orale - come riduttore dell'indice glicemico e come blando ipolipemizzante.
Proprietà dell'inulina
Inulina come ingrediente di alimenti e integratori
- Nel tubo digerente, l'inulina rimane quasi totalmente integra (se ne digerisce circa il 30%) ed apporta una quantità calorica che alcuni definirebbero trascurabile. La sua prima proprietà è quindi l'ipocaloricità, utilissima nelle diete dimagranti
- Grazie alla sua solubilità in acqua, l'inulina rallenta e in parte riduce l'assorbimento dei carboidrati e dei grassi (compreso il colesterolo); lo stesso non avviene per i minerali calcio e magnesio che, al contrario, vengono assorbiti più efficacemente. La sua seconda proprietà è quella di modulatore d'assorbimento dei nutrienti
- Giungendo integra nell'intestino crasso, l'inulina trattiene acqua e viene fermentata dai “batteri buoni”. In questo modo agisce da prebiotico, aumenta l'espulsione delle scorie, previene/cura la stipsi, riduce il rischio di diverticolosi e di diverticolite.
Inulina nella clinica
- L'inulina viene utilizzata per misurare la funzione renale determinando la velocità di filtrazione glomerulare (GFR)
- L'inulina aumenta la crescita e l'attività dei batteri fisiologici del colon e inibisce la crescita e l'attività di molti batteri patogeni
- L'assunzione di inulina ai pasti può favorire la riduzione dei trigliceridi e del colesterolo nel sangue
- La sostituzione degli zuccheri e degli amidi con inulina diminuisce il carico glicemico generale, quindi l'insulinemia complessiva
- L'assunzione di inulina ai pasti può favorire la moderazione dell'impennata glicemico-insulinica, riducendo quindi i cosiddetti indice glicemico ed indice insulinico del pasto.
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L'inulina Fa Bene?
Inulina per il benessere dell'intestino e della flora batterica
Assumere quotidianamente inulina può fare bene alla salute.
Grazie alle sue proprietà di prebiotico e antistitico, introdurre una certa dose giornaliera di inulina con abbondante acqua facilita la prevenzione e il miglioramento della stitichezza. Questo effetto si può considerare diretto, per la capacità di trattenere acqua e mantenere il volume delle feci, ma anche indiretto per l'azione fermentescibile dei batteri buoni nel colon che sollecita le contrazioni intestinali. Inoltre, la crescita della flora fisiologica del colon determina la liberazione di molecole nutrienti per le mucose. Ciò significa che, seppur a dosi inferiori (per evitare l'insorgenza di diarrea), l'introduzione giornaliera di un integratore di inulina (anche per la maggior espulsione delle tossine) può migliorare il disagio del colon irritabile.
Inulina per dimagrire
Arricchire la dieta di inulina può essere un ottimo sistema per combattere il sovrappeso. Sia chiaro, di per sé questa fibra alimentare non provoca alcun dimagrimento; tuttavia, sostituendola allo zucchero aggiunto nelle bevande e negli alimenti può contribuire a ridurre l'energia globale anche del 10% (permettendo un dimagrimento di circa 1 kg al mese). L'inulina può anche rimpiazzare una certa percentuale di grassi. Nel gelato ad esempio, il 4-6% di inulina al posto dei classici lipidi del latte, contribuisce a strutturare un dessert comunque delizioso ma meno calorico.
Inulina per abbassare l'indice glicemico, l'insulina e i trigliceridi
Aggiungendo inulina al regime alimentare consuetudinario, in corrispondenza dei pasti, può contribuire anche a diminuire l'indice glicemico e quello insulinico. Infatti, creando un gel nell'intestino, questa fibra alimentare rallenta il processo di digestione-assorbimento dei carboidrati, moderando l'innalzamento di zuccheri nel sangue (che vengono rapidamente convertiti in grassi determinando ipertrigliceridemia) e anche dell'ormone insulina. Tali reazioni permettono di prevenire complicazioni gravi di lungo termine come il diabete e i disagi cardiovascolari.
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Inulina per abbassare il colesterolo
Per lo stesso principio, aumentare l'inulina nella dieta consente di ostacolare l'assorbimento dei grassi alimentari e della bile, agendo come fattore potenzialmente ipocolesterolemizzante. Anche questa reazione, come la precedente sulla glicemia e sulla trigliceridemia, nel lungo termine dovrebbe essere protettiva contro i disagi cardiovascolari.
Bisogna comunque ricordare che esistono dei casi di ipersensibilità soggettiva e inoltre, anche per le persone comuni, troppa inulina può essere controindicata.
Controindicazioni
Inconvenienti dell'eccesso di inulina e della sensibilità all'inulina
Un eventuale eccesso acuto di inulina può scatenare una sintomatologia gastrointestinale abbastanza importante, caratterizzata da:
- Disagi gastrici, tra cui contrazioni e rumori, eruttazioni e crampi
- Disagi intestinali, tra cui tensione addominale, meteorismo, gonfiore, flatulenza, crampi e diarrea
Nota: nelle persone che soffrono di colon irritabile, la dose minima di inulina capace di aggravare il disturbo è molto bassa.
Nel lungo termine, un eccesso di inulina potrebbe favorire un quadro di malassorbimento generale, con particolare riferimento alla componente vitaminica. Nelle persone sensibili, l'assunzione di inulina scatena una reazione allergica di tipo anafilattico, quindi molto grave.
Fatta salva la presenza di un'allergia specifica (che renderebbe vana tale precauzione), in linea generale è bene iniziare l'integrazione di inulina a piccole dosi (2-3 grammi al giorno), per poi aumentarla gradualmente (fino a 5-10g/die) in modo da dare all'intestino il tempo necessario per "abituarsi".
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