Generalità
Inizialmente introdotta come un rimedio non farmacologico per il trattamento dell'epilessia farmaco-resistente, la dieta chetogenica si è gradualmente ritagliata un posto di assoluto rilievo in diversi ambiti clinici, tra i quali spicca il trattamento dell'obesità e del sovrappeso.
La dieta chetogenica è così diventata, negli ultimi anni, una delle strategie dietetiche più utilizzate, commercialmente più sfruttate e biologicamente più studiate.
Cenni di fisiologia della chetosi
Periodi di digiuno prolungati, piuttosto che importanti restrizioni nell'assunzione dietetica di carboidrati, contribuiscono al depauperamento delle riserve glucidiche del nostro organismo.
Il decadimento di tali riserve, oltre a compromettere il normale funzionamento dei processi ossidativi, espone il sistema nervoso centrale a un reale deficit nutrizionale.
Le cellule nervose, infatti, al contrario delle altre, non possono sfruttare il metabolismo ossidativo degli acidi grassi, dovendo pertanto ricorrere a fonti “nutrizionali” differenti.
In assenza di glucosio, le cellule nervose devono necessariamente nutrirsi di piccole molecole, note come corpi chetonici, derivate dall'overproduzione di Acetil-CoA (molecola in grado di attraversare la barriera emato-encefalica). In simili condizioni di carenza glucidica, i tre corpi chetonici - l'aceto-acetato, il beta-idrossibutirrato e l'acetone - principalmente prodotti dal fegato, salvaguardiano dunque il funzionamento del sistema nervoso centrale.
Gli stessi corpi chetonici possono essere utilizzati a scopi energetici dagli altri tessuti, mentre la glicemia viene mantenuta costante dalla gluconeogenesi sostenuta dagli aminoacidi e dal glicerolo derivato dall'ossidazione dei trigliceridi, che provvederà all'omeostasi glicemica, in soggetti obesi, per oltre l'80%.
Evidentemente, questo nuovo assetto metabolico incide sensibilmente sugli equilibri organici, garantendo un sensibile abbassamento dei livelli insulinemici, generalmente proporzionale all'incremento ematico dei corpi chetonici.
NOTA BENE: La chetosi fisiologica è da distinguere dalla chetoacidosi diabetica, francamente patologica.
Valori ematici | Dieta normale | Dieta chetogenica | Chetoacidosi Diabetica |
Glicemia mg/dL | 80 - 120 | 65 - 80 | +300 |
Insulinemia mcU/L | 6-23 | 6,6 - 9,4 | 0 |
Chetonemia mmol/L | 0,1-0,4 | 4/8 | +25 |
pH ematico | 7,4 | 7,4 | 7,0 - 7,3 |
Indicazioni
Perché si usa la dieta chetogenica? A cosa serve?
Le variazioni metaboliche indotte dalla dieta chetogenica, sono attualmente impiegate in ambito clinico per:
- Trattare l'epilessia farmaco-resistente;
- Trattare l'obesità e il sovrappeso complicato;
- Trattare dismetabolismi e dislipidemie.
I numerosissimi studi pubblicati in letteratura, tuttavia, attribuirebbero a questo regime dietetico delle attività biologicamente importanti anche nel trattamento del dolore, di diversi disordini neuro-muscolari e di alcune patologie psichiatriche.
Seppur ancora sperimentali, particolarmente accattivanti sono alcune evidenze che vedrebbero la dieta chetogenica come supporto non farmacologico nella terapia del cancro.
Proprietà ed Efficacia
Quali benefici ha dimostrato la dieta chetogenica, nel dimagrimento, nel corso degli studi?
Negli ultimi anni, il modello dietetico chetogenico ha suscitato molto interesse nella comunità scientifica.
Tantissimi sono stati infatti i trials clinici e gli studi pubblicati in materia.
Le evidenze attualmente consultabili in letteratura, sottolineano in particolare:
- La capacità della dieta chetogenica di promuovere un calo ponderale, nel breve periodo, più intenso rispetto classiche diete ipocaloriche;
- La migliore tollerabilità e compliance della dieta chetogenica rispetto diete ipocaloriche;
- La capacità della dieta chetogenica di garantire un miglioramento più importante dei principali parametri metabolici, nei soggetti obesi, diabetici e dismetabolici;
- La capacità di migliorare sensibilmente e in tempi brevi, la composizione corporea di soggetti obesi, opportunamente trattati.
In cosa consiste la dieta chetogenica
La dieta chetogenica è un particolare regime dietetico, caratterizzato da una stretta restrizione nell'assunzione di carboidrati e da un incremento apprezzabile della quota lipidica.
Senza scendere troppo nei dettagli dietetici, che dovrebbero evidentemente essere definiti da un nutrizionista esperto, nel tempo sono stati proposti diversi rapporti tra i nutrienti, per l'appunto definiti chetogenici, in grado di indurre più rapidamente e più intensamente la chetosi fisiologica.
In ambito neurologico, ad esempio, il rapporto tra Carboidrati + Proteine e Grassi dovrebbe essere di 1 a 3 o 4 a favore dei lipidi, rapporti meno stringenti in ambito dietologico.
Nel trattamento dell'obesità, la scelta preferenziale è quella di scendere al di sotto dei 50 grammi di carboidrati complessivi giornalieri, aumentando parallelamente la quota lipidica e garantendo l'opportuna quota proteica.
La scelta calorica e l'adeguata ripartizione dei nutrienti dovranno essere definite più nel dettaglio dal nutrizionista.
Effetti Collaterali
Non è semplice descrivere i potenziali effetti collaterali di una dieta chetogenica, in quanto dipendono dalle modalità con le quali si è impostata, dalla durata della stessa e dall'eventuale presenza di comorbidità.
Tuttavia, in linea del tutto generale, gli effetti collaterali più frequentemente descritti sono stitichezza, dolori addominali crampiformi, disidratazione, nausea, emicrania e alitosi.
Ancora da indagare adeguatamente, sono invece gli effetti a lungo termine di questa tipologia di dieta, soprattutto sulla funzionalità epatica e renale.
Controindicazioni
Quando non dev'essere usata la dieta chetogenica
L'applicazione della dieta chetogenica presenta diversi limiti, dettati generalmente dallo stato di salute dell'utente.
Nefropatie, epatopatie, diabete di primo tipo, cachessia e sarcopenia, gravidanza e allattamento rappresentano le principali controindicazioni all'uso della dieta chetogenica.
Interazioni Farmacologiche
Quali farmaci o alimenti possono modificare l'effetto della dieta chetogenica?
Terapie ipoglicemizzanti e terapie farmacologiche con diuretici potrebbero compromettere gli adattamenti metabolici indotti dalla dieta chetogenica e aggravare gli effetti collaterali.
Al contrario, il paziente sottoposto a dieta chetogenica, sempre con la supervisione del nutrizionista o del medico, potrebbe giovare dall'integrazione con acidi grassi omega 3, sali di potassio e magnesio e trigliceridi a media catena.
Precauzioni per l'uso
Cosa serve sapere prima di iniziare una dieta chetogenica?
Regimi dietetici come quelli chetogenici devono necessariamente essere supervisionati dal nutrizionista o dal proprio medico.
Bibliografia
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