Che Cos'è
La melatonina è un ormone, una sostanza naturale prodotta dall'organismo umano, ma anche dalle piante superiori, dagli animali, dai batteri e dai protozoi.
Nell'uomo e nei vertebrati, la melatonina agisce come un vero e proprio "orologio biologico", sincronizzando i ritmi cellulari con l'alternanza luce-buio.
In particolare, la melatonina è nota per regolare il ciclo sonno-veglia.
La melatonina, infatti, concilia il sonno notturno, aumentando fisiologicamente durante le ore buie e diminuendo con l'esposizione alla luce solare.
Non a caso, la melatonina rappresenta uno dei più efficaci (e conosciuti) "integratori per dormire", attualmente presenti sul mercato.
Le funzioni della melatonina vanno comunque ben aldilà della semplice regolazione dello stato di sonno e di veglia, essendo capace di regolare moltissime funzioni fisiologiche, ad esempio a livello cardiovascolare, sessuale, immunitario, tiroideo, osseo e neuro-psichico.
Ben nota e caratterizzata è anche l'attività anti-ossidante della melatonina, che ha aperto le porte a interessanti (ma ancora tutte da dimostrare) applicazioni in ambito anti-aging.
A Cosa Serve
La melatonina è un ormone naturale prodotto dall'organismo.
La Melatonina contribuisce a ridurre il tempo richiesto per addormentarsi e ad alleviare gli effetti del jet lag. L'integrazione di melatonina aiuta quindi ad addormentarsi prima e a dormire meglio, migliorando il benessere dell'organismo, dato che un buon riposo notturno facilita il recupero di energia fisica e mentale.
Uso come Integratore
Gli integratori di Melatonina (tra i più noti si ricordano i prodotti Melatonin Pura, Pineal Notte, Mag Notte, Aquilea Sonno, Melamil, Pisolino Gocce, Armonia Retard e Melasin UP) sono particolarmente indicati per chi:
- ha difficoltà ad addormentarsi
- e/o si sente già stanco quando si sveglia
- e/o soffre di frequenti risvegli notturni.
In questo senso, quindi, l'integrazione di melatonina si rivelerebbe particolarmente utile:
- per soggetti anziani e per tutti coloro che hanno disturbi del sonno;
- per chi trova difficoltà nel prendere sonno in seguito a situazioni di ansia o stress;
- per chi presenta alterati ritmi del sonno, per esempio chi deve seguire dei turni o lavora di notte;
- per combattere, ad ogni età, l'effetto jet-lag, alleviando notevolmente i sintomi tipici di questa alterazione dei bioritmi, come la perdita di prontezza mentale e la stanchezza durante la giornata.
La melatonina è comune anche in vari prodotti pubblicizzati per le proprietà antiossidanti e antietà (ad es. Melatonina Pierpaoli), per la bellezza dei capelli (ad es. Deltacrin Capsule), contro il reflusso gastroesofageo (Deflux) e per il sostegno alle naturali difese immunitarie (la melatonina ha un effetto stimolante sul sistema immunitario).
Dosaggio
- Per dormire: l'effetto benefico si ottiene assumendo 1 mg di Melatonina poco prima di andare a dormire.
- Per alleviare l'effetto jet lag: l'effetto benefico si ottiene assumendo almeno 0,5 mg di Melatonina, prima di andare a dormire, il primo giorno di viaggio e per qualche giorno a seguire dopo essere arrivati a destinazione.
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Uso come Farmaco
Sottoforma di farmaco (ad es. Circadin®), la melatonina viene usata per il trattamento a breve termine dell'insonnia primaria, in pazienti da 55 anni di età.
L'Insonnia Primaria è intesa come una difficoltà persistente ad addormentarsi o a mantenere il sonno (oppure una qualità del sonno scadente), NON riconducibile a una causa ben definita, ad esempio di natura medica, mentale o ambientale.
Alcuni farmaci, in particolare il tasimelteon, agiscono invece mimando l'azione della melatonina (interagiscono come agonisti con i loro recettori) e si utilizzano per il trattamento della sindrome da ciclo sonno veglia alterato (sindrome “non-24”) negli adulti non vedenti (i quali, non avendo percezione dell'alternarsi del giorno e della notte, possono manifestare disturbi legati allo sfasamento dell'orologio biologico, quali malessere generale, stanchezza, diminuzione dell'appetito e disturbi del sonno).
Dosaggio
Nei farmaci, le concentrazioni di melatonina sono generalmente superiori alla dose di 1mg imposta dal Ministero della Salute come dose massima giornaliera ammissibile negli integratori alimentari.
Caratteristiche
Sintesi e Produzione
La melatonina viene prodotta principalmente dalla ghiandola pineale o epifisi (una piccola struttura ghiandolare, situata in profondità alla base del cervello).
Tuttavia, è oggi documentata anche una produzione extrapineale di melatonina; i tessuti più attivi in questo senso sarebbero la retina, la pelle e l'intestino, ma verrebbe prodotta anche da testicoli, piastrine e linfociti (cellule immunitarie). A livello cellulare, le concentrazioni più elevate di melatonina si trovano nei mitocondri, ad avvalorarne il potente ruolo antiossidante.
- La sintesi della melatonina comincia dal triptofano, un aminoacido essenziale: esso viene convertito in 5-idrossitriptofano, poi in serotonina (5-idrossitriptamina), quindi in Nacetilserotonina e infine in melatonina
- La ghiandola pineale si comporta come un trasduttore neuroendocrino, capace di convertire un'afferenza nervosa (proveniente ad esempio dalla retina o dall'ipotalamo a cui è connessa) in un segnale chimico-ormonale mediato dalla melatonina.
In tal senso, la noradrenalina rappresenta il principale neurotrasmettitore implicato nella sintesi di melatonina.
Il ritmo circadiano luce - buio rappresenta il principale fattore che regola la secrezione di melatonina, con valori plasmatici che, tipicamente:
- aumentano tra le ore 20.00 e le ore 24.00
- raggiungono un picco massimo tra le 2.00 e le 4.00 del mattino
- si riducono poi progressivamente nelle ore successive.
Sintesi di Melatonina nelle diverse età
- Molto elevata durate l'infanzia, la melatonina decresce negli anni della pubertà; quest'ormone avrebbe quindi un effetto inibitorio sulla maturazione sessuale durante l'infanzia.
- La capacità di sintesi di melatonina da parte dell'organismo diminuisce ulteriormente con l'avanzare dell'età.
Il declino della secrezione di melatonina con l'età è ritenuto uno principali fattori implicati nei disturbi del sonno riscontrabili in soggetti anziani.
Curiosità
La melatonina è stata isolata per la prima volta da Lerner (1958).
Il nome melatonina le è stato attribuito per la sua capacità di indurre la mutazione dei cromatofori, cioè delle cellule (melanociti) che trasportano il pigmento (melanina) responsabile ad es. della colorazione della pelle. (Melas = nero Tonos = energia).
Melatonina e Ritmi Circadiani
Il cambiamento dei livelli di luce tra il giorno e la notte aiuta a sincronizzare i ritmi interni dell'organismo; tra questi, l'effetto più evidente è quello di avvertire sonnolenza alla notte e sentirsi attivi durante il giorno.
Altrettanto evidenti possono risultare anche i cambiamenti del comportamento alimentare o sessuale, delle performance fisiche e mentali, e della temperatura corporea, sia nell'arco delle 24 ore che durante le stagioni. Ebbene, tali eventi "macroscopici" riflettono cambiamenti "microscopici" nei ritmi biologici delle cellule che compongono il nostro organismo.
Giusto per fare un esempio, ricordiamo come a livello endocrino:
- nel pomeriggio la concentrazione plasmatica del cortisolo (ormone) e del ferro sia la metà di quella del mattino
- l'insulina e le proteine raggiungano la loro concentrazione massima intorno alle ore 15
- l'azotemia sia massima alle 9 della sera
- il testosterone e il TSH raggiungano le massime concentrazioni nelle ore centrali della notte, mentre l'ormone della crescita ha il suo picco massimo poco dopo l'addormentamento.
L'organismo controlla questi ritmi circadiani attraverso molte vie, tra cui l'aumento e la diminuzione della produzione dell'ormone melatonina.
Cos'è un ritmo circadiano?
Per ritmo circadiano si intende un ciclo che si compie all'incirca ogni 24 ore (dal latino circa, intorno, + dies, giorno), con cui si ripetono regolarmente certi processi fisiologici.
I ritmi circadiani sono regolati da fattori esterni (luce, temperatura, ecc.) e da fattori interni (orologio biologico).
La secrezione della melatonina è massima di notte e minima di giorno (il picco massimo si raggiunge intorno alle 02,00 di notte).
Nello specifico, i livelli notturni di melatonina sono circa 10 - 20 volte superiori rispetto a quelli diurni, con ampia variabilità inter- ma non intra-individuale (significa che nello stesso individuo le variazioni cicliche dei livelli di melatonina nel sangue sono piuttosto stabili).
Melatonina negli Alimenti
La melatonina presente nell'organismo può essere, in parte, anche di origine alimentare, essendo contenuta in alcuni cibi come il latte, l'avena, il riso, l'orzo, il mais e le banane.
Meccanismo d'azione
Si ritiene che l'attività della melatonina a livello dei recettori MT1, MT2 e MT3 contribuisca alle sue proprietà di favorire il sonno, in quanto tali recettori (soprattutto MT1 e MT2) svolgono un ruolo nella regolazione del ritmo circadiano e del sonno.
Il suo meccanismo d'azione, soprattutto per quanto riguarda le poliedriche funzionalità biologiche (antiossidanti, endocrine, antinfiammatorie, immunomudolatorie ecc.) non è comunque ancora del tutto chiarito: esso sembra essere ricollegabile soprattutto al suo picco notturno, che agirebbe da orologio circadiano dando origine a una serie di eventi positivi a cascata, che garantirebbero al corpo di rimanere sincronizzato con cicli fisiologici ormonali e cellulari.
Non è quindi la melatonina come tale a essere diretta responsabile delle sue azione biologiche, bensì il cerchio di reazioni che sostiene e promuove, e le relative ripercussioni sulla morfologia e biochimica cellulare.
Melatonina e Telefoni Cellulari
L'attività secretoria della ghiandola pineale può essere influenzata negativamente dall'esposizione acuta o cronica a campi magnetici a frequenza elevata, come ad esempio quelli creati dall'utilizzo dei telefoni cellulari o da ripetitori televisivi o telefonici.
Similmente, per spiegare l'eventualità di un'azione oncogena e/ degenerativa dei campi magnetici, tra i vari meccanismi d'azione proposti, è stata ipotizzata un'interferenza con la sintesi e l'attività della melatonina.
Altre Funzioni e Proprietà della Melatonina
Anti-ossidante
La melatonina possiede un noto e dimostrato effetto antiossidante (perlomeno in vitro),
- sia diretto sui radicali liberi, soprattutto nei confronti del radicale ossidrile, ma anche dell'ossigeno singoletto e dell'ossido nitrico;
- sia indiretto, attraverso:
- un potenziamento dell'attività di alcuni enzimi antiossidanti, come la glutatione perossidasi, la glutatione reduttasi e la superossido dismutasi,
- un'inibizione dell'attività di alcuni enzimi pro-ossidanti come la ossido nitrico sintasi.
La melatonina ha in tal senso dimostrato di essere due volte più attiva della vitamina E, ritenuta il più efficace antiossidante lipofilo.
Nelle piante, la melatonina funziona in sinergia con altri antiossidanti per migliorare l'efficacia complessiva di ciascun antiossidante.
Anti-aging
Poiché gli effetti dei radicali liberi e la riduzione di efficacia del sistema immunitario (immunosenescenza) sono coinvolti anche nei processi di invecchiamento e di cancerogenesi, è stato ipotizzato che elevati livelli di melatonina potrebbero rallentare le alterazioni legate all'età (malattie degenerative) e prevenire i tumori.
Si ritiene infatti che la carenza di melatonina rappresenti un importante segnale di invecchiamento: quando il livello di melatonina diminuisce, si invecchia.
Tali presupposti, unitamente
- all'azione antiossidante, antinfiammatoria e protettiva a livello vascolare,
- al suo importante ruolo in alcune funzioni organiche essenziali
- all'influenza su moltissime funzioni biologiche,
ha contribuito a diffondere l'idea che l'integrazione di melatonina possa rivelarsi particolarmente utile come ausilio anti-aging. In tal senso, notevole successo hanno riscontrato diversi libri (perlopiù importati dagli States) che la dipingono come vero e proprio elisir di lunga vita.
A livello scientifico, i potenziali benefici di un'integrazione di melatonina in tarda età adulta e anziana comprenderebbero soprattutto:
- miglioramento delle condizioni intellettive e psicofisiche
- miglioramento delle capacità di memoria e apprendimento
- minore affaticamento e migliore resistenza all'attività psicofisica.
Ad ogni modo, nonostante la nota riduzione di melatonina correlata all'età, ad oggi non esistono sufficienti evidenze scientifiche per stabilire un'utilità certa della melatonina per migliorare lo stato di benessere durante l'età anziana, sia in condizioni normali che patologiche.
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Immunostimolante
La melatonina ha un noto effetto stimolante sul sistema immunitario.
Studi in vitro dimostrano come la melatonina aumenti l'attività di varie cellule immunitarie, come le T-helper e natural killer (NK), con aumento della secrezione di citochine specifiche.
Gli effetti della melatonina sarebbero in tal senso mediati da specifici recettori, individuati in molti tessuti con funzione immunitaria, come nel timo e nella milza, ma anche in cellule immunocompetenti come linfociti e cellule T-helper.
Anti-tumorale
La melatonina riveste un ruolo sicuramente importante in alcune funzioni organiche essenziali come la regolazione del ritmo sonno-veglia, della temperatura corporea, della maturazione sessuale e della riproduzione. Come abbiamo visto, si è ipotizzata inoltre una competenza di tipo immunologico, anche in corso di malattie neoplastiche, delle quali potrebbe influenzarne l'evoluzione esercitando un effetto oncostatico.
Studi in vitro hanno dimostrato la capacità della melatonina di inibire la crescita di cellule tumorali e di potenziare l'azione di alcuni farmaci, detti citostotici. La melatonina rientra anche nel cocktail di farmaci, ormoni e vitamine previsto dal cosiddetto "metodo di Bella", nota terapia alternativa per il trattamento dei tumori, priva di sufficienti riscontri scientifici circa i suoi fondamenti e la sua efficacia.
Sul piano clinico, alcuni trial hanno dimostrato come la somministrazione di melatonina possa amplificare la risposta ai trattamenti convenzionali, ridurre l'incidenza di alcuni effetti secondari o anche costituire un valido supporto terapeutico nei casi non suscettibili di trattamento chemio- o radio-terapico.
Ciò nonostante, il ruolo antitumorale della melatonina non è stato ancora inconfutabilmente dimostrato, data la diversità degli studi condotti e la contraddittorietà delle varie conclusioni.
Azione Neuroprotettiva e Mal di Testa
La melatonina produce effetti inibitori sul sistema nervoso centrale, con potenziali proprietà anticonvulsivanti e neuroprotettive. Queste ultime dipenderebbero soprattutto dalla sua già ricordata capacità antiossidante.
Prove sperimentali dimostrano anche che la melatonina potrebbe aiutare a ridurre alcuni tipi di mal di testa, tra cui cefalea a grappolo e cefalea ipnica.
Malattia da reflusso gastroesofageo
Una revisione del 2011 ha concluso che la melatonina sarebbe utile nell'alleviare il dolore epigastrico e il bruciore di stomaco, nel trattamento della Malattia da reflusso gastroesofageo. In tal senso, ne segnaliamo la presenza nel prodotto Deflux.
Modo d'uso
Considerando sia il ruolo della melatonina nel sonno e nella regolazione del ritmo circadiano, che la diminuzione della secrezione di melatonina endogena in relazione all'età, la melatonina può migliorare in maniera efficace la qualità del sonno, in particolar modo nei pazienti d'età pari o superiore a 55 anni che soffrono di insonnia primaria.
A tale scopo le dosi normalmente consigliate sono
- Assumere 1 dose da 1mg al giorno, poco prima di coricarsi.
- Per prevenire il jet leg, assumere 1 dose da almeno 0,5mg al giorno poco prima di coricarsi il primo giorno di viaggio e per alcuni giorni dopo l'arrivo a destinazione.
Dosi di melatonina più elevate non sembrano avere un effetto ipnotico più forte, ma sembrano causare sonnolenza per un periodo di tempo più lungo
Melatonina "Lenta" e Melatonina "Veloce"
Per rispondere alle differenziate esigenze dei Clienti, le ditte di integratori hanno immesso in commercio svariate formulazioni di melatonina, come la retard (lenta) e la fast (veloce).
- La melatonina Fast o Veloce è una melatonina ad assorbimento rapido, indicata soprattutto per chi ha difficoltà a prendere sonno; si presenta tipicamente in gocce, spray o compresse orosolubili (l'assorbimento sublinguale assicura una rapida comparsa d'azione);
- La melatonina Slow o Lenta è una melatonina ad assorbimento lento, indicata soprattutto per chi soffre di risvegli ripetuti durante il sonno
Associazioni
Negli integratori alimentari la melatonina si trova spesso in associazione ad altri principi attivi, nell'intento di rafforzarne l'ipotetica utilità nelle destinazioni d'uso del prodotto.
Sono ad esempio comuni le associazioni con:
- passiflora e melissa, quando si richiede una maggiore azione sedativa contro l'insonnia associata a stati di agitazione e nervosismo
- teanina e magnesio, sempre nell'ottica di favorire il sonno e il rilassamento
- biancospino, nei quadri di stress e agitazioni intense associate a insonnia e palpitazioni cardiache
- zinco e selenio, o altri antiossidanti vitaminici (Vitamine A, C ed E) e non vitaminici (acido lipoico, resveratrolo, superossido disumtasi, N-Acetil Cisteina, Polifenoli ecc.), per promuoverne l'azione antiossidante
- alginati e antiacidi, nei prodotti contro i sintomi della malattia da reflusso gastroesofageo
Avvertenze
- Per l'utilizzo di melatonina nei bambini è consigliabile rivolgersi al proprio pediatra.
- L'assunzione di Melatonina in presenza di situazioni particolari o se si sta seguendo una terapia farmacologica è consigliata sotto controllo del medico che, conoscendo approfonditamente il quadro clinico del Paziente, saprà dare i migliori consigli.
- Non superare la dose giornaliera raccomandata in etichetta e/o nel foglio illustrativo
- Tenere fuori dalla portata dei bambini al di sotto dei 3 anni.
- La melatonina è sensibile alla luce e alle alte temperature; si consiglia pertanto di conservare il prodotto in luogo fresco e al riparo dalla luce solare diretta
- Gravidanza e Allattamento al seno: non ci sono sufficienti studi scientifici a disposizione per stabilire l'assoluta sicurezza dell'assunzione della melatonina durante la gravidanza e l'allattamento al seno. Pertanto, le donne incinte o che allattano dovrebbero usare la melatonina con cautela e sotto controllo medico.
Guida di veicoli e utilizzo di macchinari
La melatonina può provocare sonnolenza. In tale caso, chi la assume non deve guidare o utilizzare macchinari. Se il paziente manifesta sonnolenza prolungata durante la giornata, dovrebbe rivolgersi al medico.
L'uso di melatonina può causare sonnolenza; faccia attenzione se avverte sonnolenza, poiché ciò può compromettere le sue capacità di controllo durante attività che richiedono alti livelli di assunzione, come guidare veicoli.
Interazioni Farmacologiche
Le seguenti interazioni farmacologiche sono estrapolate dal foglio illustrativo del farmaco Cicrcadin, che ricordiamo avere una concentrazione di melatonina per compressa doppia (2 mg) rispetto a quella comunemente presente negli integratori alimentari (1mg).
Informi il medico o il farmacista se sta assumendo, ha recentemente assunto o potrebbe assumere qualsiasi altro medicinale. Tali medicinali comprendono:
- Fluvoxamina (usata per trattare la depressione e il disturbo ossessivo-compulsivo), psoraleni (usati per trattare malattie della pelle, ad es. la psoriasi (chiazze rossastre e squamose della pelle), cimetidina (usata per trattare problemi di stomaco, come ulcere), chinoloni e rifampicina (usati per trattare le infezioni batteriche), estrogeni (usati nei contraccettivi o nella terapia ormonale sostitutiva) e carbamazepina (usata per trattare l'epilessia).
- Agonisti/antagonisti adrenergici (come alcuni tipi di medicinali usati per controllare la pressione del sangue restringendo i vasi sanguigni, decongestionanti nasali, medicinali per ridurre la pressione del sangue), agonisti/antagonisti degli oppiacei (come i medicinali usati per trattare la tossicodipendenza), inibitori delle prostaglandine (come i farmaci antinfiammatori non steroidei), antidepressivi, triptofano e alcool.
- Benzodiapine e ipnotici non benzodiazepinici (medicinali usati per indurre il sonno, come zaleplon, zolpidem e zopiclone).
- Tioridazina (per il trattamento della schizofrenia) e imipramina (per il trattamento della depressione
Il fumo può ridurre l'efficacia della melatonina, in quanto i componenti del fumo di tabacco sono in grado di aumentare la trasformazione della melatonina da parte del fegato.
Controindicazioni
Non prenda prodotti a base di melatonina
- se è allergico alla melatonina o ad uno qualsiasi degli altri componenti del prodotto
Effetti Collaterali
La melatonina non dà assuefazione e, di norma, non ha effetti collaterali. E' comunque importante non superare le dosi di assunzione consigliate, in quanto un sovradosaggio può dare effetti collaterali anche importanti.
Revisioni sistematiche non hanno rilevato effetti avversi della melatonina in diversi studi clinici, mentre studi comparativi hanno rilevato che i presunti effetti collaterali più comuni - come mal di testa, vertigini, nausea e sonnolenza - sono stati segnalati in ugual misura sia per la melatonina che per il placebo
I seguenti effetti collaterali sono estrapolati dal foglio illustrativo del farmaco Cicrcadin. Chiaramente, non è dato sapere quali di questi effetti collaterali siano frutto della melatonina e quali abbiano invece un'origine psicosomatica.
Se soffre di uno dei seguenti effetti collaterali gravi, interrompa l'assunzione del medicinale e si rivolga immediatamente al medico:
Effetti Collaterali Non Comuni
Possono interessare fino a 1 persona su 100:
- Dolore toracico
Effetti Collaterali Rari
Possono interessare fino a 1 persona su 1.000:
- Perdita di conoscenza o svenimento
- Forte dolore toracico causato da angina
- Battiti cardiaci avvertibili
- Depressione
- Alterazione (inclusa riduzione) della vista
- Offuscamento della vista
- Disorientamento
- Vertigine (sensazione di capogiro)
- Presenza di globuli rossi nell'urina
- Ridotto numero di globuli bianchi nel sangue
- Riduzione delle piastrine, con conseguente aumento di sanguinamenti o comparsa di lividi
- Psoriasi (chiazze rossastre e squamose della pelle)
Se insorge uno dei seguenti effetti indesiderati non gravi, si rivolga al medico e/o richieda un consiglio medico:
Effetti Collaterali Non Comuni
Possono interessare fino a 1 persona su 100:
Irritabilità, nervosismo, irrequietezza, insonnia, sogni anomali, incubi, ansia, emicrania, mal di testa, letargia (stanchezza, mancanza di energie), irrequietezza associata ad un'aumentata attività, capogiri, stanchezza, ipertensione, dolore addominale superiore, indigestione, ulcerazione della bocca, secchezza della bocca, nausea, alterazione della composizione del sangue che può provocare una colorazione gialla della pelle o degli occhi, infiammazione della pelle, sudorazione notturna, prurito, rash, secchezza cutanea, dolori alle estremità, sintomi di menopausa, sensazione di debolezza, presenza di glucosio nelle urine, eccesso di proteine nelle urine, anomalie dei test di funzionalità del fegato ed aumento del peso corporeo.
Effetti Collaterali Rari
Possono interessare fino a 1 persona su 1.000:
Herpes zoster (fuoco di Sant'Antonio), aumento dei livelli di grassi nel sangue, bassi livelli del calcio sierico, bassi livelli di sodio nel sangue, alterazioni dell'umore, aggressività, agitazione, pianto, sintomi da stress, risveglio precoce mattutino, aumento della libido (aumentato desiderio sessuale), depressione dell'umore, deficit della memoria, disturbi dell'attenzione, stato sognante, sindrome delle gambe senza riposo, sonno di qualità scadente, sensazione di formicolio, aumentata lacrimazione, vertigine posturale (vertigine nell'assunzione della posizione eretta o seduta), vampate di calore, reflusso acido, disturbi allo stomaco, ulcerazioni nella bocca, ulcerazioni sulla lingua, fastidi allo stomaco, vomito, rumori intestinali, aria intestinale, produzione eccessiva di saliva, alito cattivo, dolore addominale, disturbi di stomaco, infiammazione della mucosa gastrica, eczema, rash cutaneo, dermatite alle mani, rash pruriginoso, disturbi a carico delle unghie, artrite, spasmi muscolari, dolore al collo, crampi notturni, erezione prolungata che può essere dolorosa, infiammazione della prostata, stanchezza, dolore, sete, aumentata produzione di urina, minzione notturna, aumentati enzimi del fegato, anomalie dei test degli elettroliti nel sangue ed anomalie nei risultati dei test di laboratorio.
Effetti Collaterali a Frequenza non Nota
La frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili:
Reazione di ipersensibilità, gonfiore a carico di bocca o lingua, gonfiore cutaneo e secrezione anomala di latte.
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