Peperoncino | Fa Dimagrire? Proprietà, Effetti Collaterali

In questo articolo parliamo delle numerose Proprietà del Peperoncino Piccante, spiegandone gli Effetti positivi sul Dimagrimento, la Salute del Cuore e dello Stomaco, il Dolore, la Gastrite e il Benessere Sessuale. Principi Attivi ed Effetti Collaterali

Peperoncino
Supervisione Scientifica a Cura del Dottor Gilles Ferraresi - Ultima revisione dell'articolo:

Che Cos'è

I peperoncini sono bacche piccanti prodotte da diverse varietà di piante, tutte appartenenti al genere Capsicum.

La piccantezza del peperoncino dipende dal contenuto di capsaicina e sostanze chimiche ad essa correlate (collettivamente chiamate capsaicinoidi o capsinoidi).

Queste sostanze sono responsabili anche di gran parte delle proprietà salutistiche del peperoncino.

Fa Dimagrire?

L'obesità è una grave condizione di salute che aumenta il rischio di molte malattie croniche, come le patologie cardiache e il diabete.

Alcune prove suggeriscono che la capsaicina può favorire la perdita di peso, riducendo l'appetito e aumentando la combustione dei grassi 1, 2.

  • Diverse ricerche dimostrano che la capsaicina può accelerare il metabolismo, incrementando leggermente il numero di calorie bruciate durante il giorno 3, 4.
  • Il capsiato e il diidrocapsiato hanno dimostrato di poter sostenere il metabolismo corporeo, con un effetto termogenetico e di stimolo sull'ossidazione dei grassi 5, 6, 7.
  • A dosaggi elevati, la capsaicina può aumentare il rilascio di insulina da parte del pancreas e produrre una riduzione dei livelli glicemici 8. Ciò potrebbe favorire il controllo dell'appetito e, indirettamente, il dimagrimento.
  • La capsaicina ha dimostrato di poter ridurre l'assunzione di cibo nei topi, sebbene abbia perso efficacia in tal senso dopo dieci giorni di integrazione orale 9. Studi in vitro e su modelli animali mostrano anche come la capsaicina possa aiutare a contrastare l'adipogenesi e annullare gli effetti obesigeni di una dieta ricca di grassi.
  • L'integrazione di 750 mg di capsaicina in uomini sani (indipendentemente dalla sensazione di piccante percepita) sembra ridurre l'assunzione di cibo nel range dell'8,1-8,5% principalmente attraverso una riduzione dell'apporto di grassi 10.
  • La stimolazione Beta-Adrenergica indotta dalla capsaicina è nota per stimolare il metabolismo. Il consumo di 10 g di peperoncino rosso sembra aumentare il tasso metabolico per 30 minuti dopo un pasto (senza influenza significativa nei successivi 120 minuti) 11.
  • Un piccolo studio su 24 persone ha scoperto che l'assunzione di capsule di capsaicina aumentava i livelli di sazietà e diminuiva l'apporto calorico totale 12.
  • Uno studio su 30 persone ha dimostrato che mangiare un pasto contenente capsaicina ha ridotto i livelli di grelina, l'ormone responsabile della stimolazione della fame 13.
  • Uno studio 14 ha scoperto che le donne che hanno mangiato peperoncino fresco hanno aumentato il loro tasso metabolico fino a 30 minuti dopo averlo consumato.
  • Uno studio ha dimostrato che mangiare 1 grammo di peperoncino rosso riduce l'appetito e aumenta il consumo di grassi nelle persone che non mangiano regolarmente questo alimento 15.

Tuttavia, le persone possono sviluppare una tolleranza agli effetti della capsaicina nel tempo, il che può limitare la sua efficacia dimagrante a lungo termine 2.

Ad esempio, uno studio ha osservato una riduzione significativa dell'appetito e dell'apporto calorico solo in coloro che non consumavano regolarmente peperoncino 3.

Non tutti gli studi, inoltre, hanno confermato l'efficacia dimagrante dei peperoncini piccanti. Diverse ricerche, ad esempio, non hanno riscontrato effetti significativi sull'assunzione di calorie o sulla combustione dei grassi 16, 17, 18.

Da soli, gli effetti dimagranti dei peperoncini possono essere modesti. Tuttavia, il loro contributo può portare a un leggero vantaggio se combinato con altre strategie di potenziamento del metabolismo 19.

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Nonostante le prove contrastanti, sembra che il consumo regolare di peperoncino rosso o integratori di capsaicina possa aiutare a perdere peso se combinato con altre strategie di stile di vita sano 1.

Peperoncino e Salute

La piccantezza del peperoncino è dovuta alle concentrazioni di capsaicina, una sostanza appartenente alla famiglia dei capsinoidi.

I capsinoidi includono anche il capsiato, il diidrocapsiato, e il nordiidrocapsiato.

Molti effetti sulla salute sono stati attribuiti alla capsaicina e ai capsinoidi, sia aneddoticamente, sia attraverso studi scientifici, incluse attività potenzialmente antitumorali, antinfiammatorie, analgesiche, antidiabetiche e anti-ipertensive.

La capsaicina è il principale composto vegetale bioattivo nei peperoncini, responsabile del loro gusto unico e pungente, e di molti dei loro benefici per la salute.

Sollievo dal Dolore

Già nell'antichità, il peperoncino è stato impiegato per il controllo di varie forme di dolore; oggi, la capsaicina viene utilizzata topicamente (quindi applicata sulla pelle tramite creme specifiche) sia nel dolore infiammatorio, sia nel dolore neuropatico.

Oltre a svariati prodotti cosmetici e dispositivi medici, sono stati introdotti sul mercato veri e propri farmaci che sfruttano le proprietà antidolorifiche della capsaicina; è il caso, ad esempio, delle specialità mediche registrate Cerotto Bertelli, Qutenza e Capsolin.

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Usi Terapeutici della Capsaicina

La capsaicina possiede proprietà antidolorifiche e stimola la circolazione, provocando a livello locale un piacevole calore che favorisce il processo di guarigione.

Creme, pomate e cerotti alla capsaicina vengono usati in terapia per alleviare i dolori nevralgici e articolari; risultano quindi utili:

  • nelle lombaggini;
  • nei postumi dolorosi di contusioni e distorsioni;
  • in altri stati dolorosi di origine muscolare o articolare (torcicollo, contratture muscolari della nuca, mal di schiena, dolori intercostali, distrazioni muscolari, postumi dolorosi di distorsioni e contusioni);
  • nei dolori reumatici;
  • per il trattamento del dolore neuropatico nei pazienti non diabetici;
  • per la nevralgia posterpetica;
  • in generale, in tutte quelle condizioni nelle quali trovano applicazione i revulsivi.

La capsaicina produce un'azione stimolante e attivante sulla circolazione cutanea e muscolare, che la rende utile anche

  • per un riscaldamento muscolare profondo e immediato prima della prestazione sportiva
  • per prevenire i dolori muscolari e i crampi dei polpacci.

Creme o Cerotti Medicati?

I prodotti cosmetici a base di capsaicina (spesso supportata da altre sostanze naturali ad azione revulsiva, e/o antinfiammatoria), contengono basse concentrazioni di capsaicina (tra lo 0,025% e l'1%) che richiedono applicazioni multiple giornaliere (3-5) per un periodo prolungato (2/6 settimane).

Nei cerotti medicati a base di capsaicina, invece le dosi di capsaicina sono molto più elevate (fino all'8%) e permettono di ottenere benefici già con una singola somministrazione di 60 minuti. Non a caso, si tratta di veri e propri farmaci, che vanno utilizzati secondo quanto prescritto dal medico seguendo le istruzioni del foglio illustrativo.

Qutenza, ad esempio (capsaicina all'8% peso/peso) è un farmaco per solo uso ospedaliero, mentre Cerotto Bertelli (capsaicina al 3,3%) è un farmaco da banco senza obbligo di prescrizione medica.

Peperoncino, Diabete e Ipertensione

Studi sugli animali hanno dimostrato che la capsaicina contenuta nei peperoncini può ridurre la pressione alta. Ad esempio, uno studio su topi con ipertensione arteriosa ha mostrato che il consumo a lungo termine di spezie contenenti capsaicina ha contribuito a ridurre la pressione sanguigna 20.

Un altro studio ha dimostrato che la capsaicina ha aiutato a rilassare i vasi sanguigni nei suini, portando a una riduzione della pressione sanguigna 21.

  • Mangiare 5 grammi di peperoncino prima di un pasto ricco di carboidrati ha aiutato a stabilizzare i livelli glicemici e a prevenire i grandi picchi della glicemia che si verificano dopo i pasti 14, 8.
  • La capsaicina ha anche dimostrato di abbassare i livelli di colesterolo e lipidi negli animali, ma non sono stati condotti studi sull'uomo 22, 23.

Peperoncino contro la Gastrite

Le spezie dietetiche e i loro componenti attivi possono offrire benefici per lo stomaco.

Il peperoncino può aiutare a rafforzare le difese dello stomaco contro le infezioni e aumentare la produzione di succhi digestivi, favorendo la digestione 24.

  • Uno studio ha rilevato che quando 2,5 grammi di peperoncino rosso venivano somministrati quotidianamente a persone con bruciore di stomaco, il dolore peggiorava all'inizio del trattamento di 5 settimane ma migliorava nel tempo 25.
  • Un altro piccolo studio di 6 settimane mostra che 3 grammi di peperoncino al giorno migliorano il bruciore di stomaco nelle persone con reflusso acido 26.
  • Mentre alcuni credono che il cibo piccante possa causare ulcere allo stomaco, un documento di revisione ha dimostrato che la capsaicina nei peperoncini può effettivamente aiutare a ridurre il rischio di ulcere allo stomaco 27.

Afrodisiaco Naturale?

Aumento del Testosterone e Azione Afrodisiaca

Gli studi osservazionali 28 hanno suggerito che gli uomini che consumano cibi piccanti presentano livelli di testosterone superiori alla media.

Tuttavia, mancando in questo tipo di studi una "relazione causa-effetto", questo non significa automaticamente che il cibo piccante aumenti il testosterone.

Quando il peperoncino viene ingerito, espleta un'azione dilatante sui vasi sanguigni, permettendo al flusso sanguigno di aumentare in tutte le aree del corpo, in particolare agli organi principali. Anche il flusso agli organi sessuali potrebbe quindi trarre grande beneficio dall'ingestione di peperoncino 29.

È opinione diffusa che il peperoncino possa portare a erezioni più durature, con eiaculazioni più forti e orgasmi più intensi 30.

Valori Nutrizionali

Valore nutrizionale per 100 g di peperoncino piccante
Peperoncini piccanti rossi crudi 31 Peperoncino piccante in polvere 32
Energia (Calorie) 166 kJ (40 kcal) 1.179 kJ (282 kcal)
Carboidrati 8,8 g 49,70 g
zuccheri 5,3 g 7,19 g
Fibra alimentare 1,5 g 34,8 g
Grassi 0,4 g 14,28 g
Proteine 1,9 g 13,46 g
Vitamine Quantità (%RDA)* Quantità (%RDA)*
Vitamina A equiv. 48 μg (6%) 1.483 μg (185%)
beta carotene 534 μg (5%) 15.000 μg (140%)
Vitamina B 6 0,51 mg (39%) 2,094 mg (160%)
Vitamina C 144 mg (173%) 0,7 mg (1%)
Sali minerali Quantità (%RDA)* Quantità (%RDA)*
Ferro 1 mg (8%) 17,3 mg (138%)
Magnesio 23 mg (6%) 149 mg (39%)
Potassio 322 mg (7%) 1.950 mg (42%)
Altri componenti Quantità Quantità
acqua 88 g 10,75 g

* Le percentuali sono state calcolate approssimativamente usando le raccomandazioni statunitensi per gli adulti (DRI). Fonte: Database di nutrienti dell'USDA

Principi Attivi

Tra i principali composti vegetali bioattivi contenuti nei peperoncini si ricordano 33, 34, 35, 36, 37, 38, 39:

  • Capsaicina. Uno dei composti vegetali più studiati nei peperoncini; è responsabile del loro sapore pungente e di molti dei loro effetti sulla salute.
  • Capsantina. Rappresenta il principale carotenoide contenuto nei peperoncini rossi (costituisce fino al 50% del contenuto totale di carotenoidi) ed è responsabile del loro colore rosso. Le sue potenti proprietà antiossidanti possono combattere il cancro.
  • Violaxantina. Rappresenta il principale carotenoide antiossidante nei peperoncini gialli, costituendo il 37-68% del contenuto totale di carotenoidi.
  • Luteina. Più abbondante nei peperoncini verdi (immaturi), si riduce con la maturazione. L'alto consumo di luteina è legato al miglioramento della salute degli occhi.
  • Acido sinapico. Conosciuto anche come acido sinapinico, questo antiossidante ha una varietà di potenziali benefici per la salute.
  • Acido ferulico. Analogamente all'acido sinapico, l'acido ferulico è un antiossidante che può aiutare a proteggere contro varie malattie croniche.

Nel complesso, il contenuto di antiossidanti dei peperoncini maturi (rossi) è molto più elevato di quello dei peperoni immaturi (verdi) 40.

Piccantezza e Varietà

La capsaicina è responsabile della “piccantezza” dei peperoncini; un contributo importante in tal senso è dato anche dalla diidrocapsaicina, a cui si aggiungono gli altri capsaicinoidi meno piccanti.

La capsaicina e gli altri capsaicinoidi sono presenti in diverse concentrazioni nelle varie piante del genere Capsicum, con ampie variabilità anche in base alla specie di peperoncino coltivata.

La capsaicina e i capsaicinoidi sono alcaloidi particolarmente stabili; restano inalterati per lungo tempo, anche dopo cottura e congelamento.

Quale parte del peperoncino è più piccante?

I capsaicinoidi vengono prodotti da ghiandole situate tra la parete del frutto e la placenta (tessuto bianco che sorregge i semi); è dunque la placenta la parte più piccante del peperoncino.

I semi, invece, sono sì ricoperti in superficie da capsaicinoidi, ma ne sono internamente privi; per questo, a dispetto di quanto si ritiene comunemente, non sono la parte più piccante del frutto.

Varietà Piccanti

La piccantezza di un peperoncino si misura utilizzando la scala di Scoville (SHU), basata sulla quantità di capsaicina contenuta (16 unità di Scoville sono equivalenti a una parte di capsaicina per milione)


Varietà Piccantezza 41
Peperone dolce 0 SHU
New Mexico 0-70 SHU
Fresno, jalapeño 3.500-10.000 SHU
Peperoncino di Cayenna 30.000-50.000 SHU
Piri piri 50.000-100.000 SHU
Habanero, Scotch Bonnet 100.000-350.000 SHU

Capsaicina ed Evoluzione della Specie

La produzione di capsaicina come metabolita secondario da parte delle piante del genere Capsicum rappresenta un meccanismo di difesa, per scoraggiare l'ingestione da parte dei mammiferi.

Curiosamente, gli uccelli sono invece per gran parte insensibili all'azione irritante della capsaicina, essendo sprovvisti dei nocicettori “termici” sensibili ad essa.

Si ritiene che la pianta del peperoncino si sia evoluta in questo modo (selezionando la capacità di sintetizzare capsaicina) poiché il sistema digestivo degli uccelli non rovina i semi (consentendone la propagazione), a differenza di quello dei mammiferi.

Perché Fa Lacrimare?

Una volta ingerita, la capsaicina scatena una serie di reazioni di protezione - con lacrime e secrezioni nasali - che hanno lo scopo di eliminare la sostanza irritante dall'organismo.

Perché l'Acqua è Inutile contro la Capsaicina?

Solitamente un fuoco viene spento con l'acqua, ma nel caso del peperoncino bere acqua non serve a spegnere l'incendio!

La capsaicina, infatti, è una sostanza lipofila, affine con i grassi e non con l'acqua; di conseguenza, è inutile bere acqua quando si consuma un cibo piccante. Tale gesto non farebbe altro che distribuire meglio la molecola nella bocca.

Per contrastare il forte bruciore, si possono invece usare stratagemmi più efficaci, come:

  • mangiare latticini, grazie alla caseina (una proteina) che agisce efficacemente come solvente ed elimina la capsaicina rimuovendola dai recettori. Non a caso gli indiani aggiungono yogurt per “ammorbidire” i loro piccantissimi curry;
  • masticare un pezzetto di pane all'olio per la sua azione fisica di rimozione della capsaicina dai recettori;
  • effettuare sciacqui orali con una bevanda alcolica, in quanto la capsaicina ha una buona solubilità nell'alcool.

Effetti Collaterali

Sensazione di bruciore

I peperoncini sono ben noti per il loro sapore caldo e bruciante.

La sostanza responsabile è la capsaicina, che si lega ai recettori del dolore e provoca un'intensa sensazione di bruciore.

Per questo motivo, l'oleoresina di capsico estratta dai peperoncini è l'ingrediente principale degli spray urticanti al peperoncino 42.

In quantità elevate, il peperoncino provoca forte dolore, infiammazione, gonfiore e arrossamento, sia per via topica che per via orale 43.

Nel tempo, l'esposizione regolare alla capsaicina può desensibilizzare alcuni recettori del dolore, rendendo la sostanza meglio tollerata.

Mal di Stomaco e Diarrea

Mangiare peperoncino può causare disagi intestinali ad alcune persone.

I sintomi possono includere dolore addominale, sensazione di bruciore nell'intestino, crampi e diarrea dolorosa.

Questo effetto collaterale è più comune nelle persone con sindrome dell'intestino irritabile (IBS).

Il peperoncino potrebbe dunque peggiorare temporaneamente i sintomi di questa condizione, soprattutto in coloro che non sono abituati a mangiarlo regolarmente 44, 45, 46.

Per questo motivo, le persone con IBS dovrebbero consumare peperoncino e altri cibi piccanti in quantità moderate, iniziando con piccole dosi.

Rischio di Cancro

Le prove scientifiche sugli effetti del peperoncino sul cancro sono contrastanti.

Studi in vitro e su animali indicano che la capsaicina potrebbe sia aumentare che ridurre il rischio di cancro 47.

Studi di laboratorio hanno ad esempio dimostrato che la capsaicina ha forti proprietà anticancro ed è in grado di uccidere oltre 40 tipi di cellule tumorali senza danneggiare le cellule normali 48, 49, 50.

La capsaicina potrebbe combattere il cancro 51, 52, 53, 54:

  • arrestando la crescita e la divisione delle cellule tumorali;
  • rallentando la formazione di nuovi vasi sanguigni attorno ai tumori;
  • prevenendo la diffusione del cancro in altre aree del corpo.

Tuttavia, gli studi sull'uomo non hanno replicato i benefici anti-cancro trovati negli studi di laboratorio.

Studi osservazionali collegano il consumo di peperoncino a un aumentato rischio di cancro, in particolare della cistifellea e dello stomaco 55, 56.

Inoltre, il peperoncino rosso in polvere è stato identificato come un fattore di rischio per il cancro alla bocca e alla gola in India 57.

Diversi studi sull'uomo hanno scoperto che mangiare regolarmente peperoncino è collegato a un rischio più elevato di cancro. Tuttavia, non tutti gli studi hanno mostrato questa connessione 58, 59, 60, 61.

Si tenga inoltre presente che gli studi osservazionali non possono dimostrare che i peperoncini causano il cancro, ma solo che le persone che mangiano grandi quantità di peperoncino hanno maggiori probabilità di ammalarsi (i due fattori non sono necessariamente collegati).

Sembra anche che il dosaggio sia importante. Mentre alte dosi di capsaicina sembrano rallentare la diffusione del cancro, basse dosi potrebbero favorirne la diffusione 62.

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